Le voci da San Siro

È affidata a Mister Massimiliano Allegri e a Federico Bernardeschi l’analisi della finale della Supercoppa Frecciarossa contro l’Inter.

MASSIMILIANO ALLEGRI

«Quella di questa sera è stata una partita vera. Per noi era un buon test per vedere a che punto fossimo. Non è mai bello perdere, per di più così, nei secondi finali. Penso, però, che abbiamo giocato una buona gara, creando diverse occasioni interessanti e concedendo poche situazioni pericolose all’Inter. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo affrontato la squadra detentrice del titolo in Serie A e attualmente capolista. Nel complesso, dunque, si può dire che la squadra abbia giocato con una buona intensità per tutta la partita. Soltanto l’approccio è stato un po’ timido, ma dopo i primi dieci minuti abbiamo preso coraggio giocando con grande spirito di sacrificio. Questa sconfitta ci dovrà dare la giusta carica per arrivare pronti alla prossima sfida di campionato che sarà sabato sera contro l’Udinese, una squadra fisica e difficile da affrontare».

“Bravi i ragazzi. La rabbia ci servirà in campionato”

È stata una battaglia vera contro una squadra forte. Oggi, la Juve ha combattuto con carattere e, nonostante evidenti limiti, ha perso con onore. Mister Allegri, quanta delusione?

“È stata una partita vera, una bella partita. A 5 secondi dalla fine abbiamo commesso un’ingenuità. Abbiamo giocato contro la squadra più forte del campionato, potevamo evitare di prendere i due goal ma abbiamo tutto sommato concesso poco. Sconfitta che brucia, ma deve darci la giusta rabbia da riversare in campionato e Champions” – Perdere così fa male, non ci si può fare nulla. Soffrire, leccarsi le ferite e prepararsi bene: ora ci sono Champions e Campionato su cui riversarsi.

“C’è unità d’intenti da parte del gruppo e di tutti i ragazzi: vogliono fare. Sono contento di Rugani. Anche Alex Sandro, ingenuità a parte, è tornato sui suoi livelli” – Su Sandro, Mister Allegri, non si può più chiudere gli occhi: prestazione opaca, ennesima, culminata con un errore imperdonabile. Non è più un giocatore da Juve, inutile tentare di rianimarlo: sarebbe accanimento terapeutico. Rugani, invece, ha dato buoni segnali ed inanellato buone prestazioni contro avversari ostici: bravo!

“Paulo deve crescere fisicamente. Abbiamo rischiato precedentemente di farlo giocare più partite, ma dopo l’infortunio non può. Oggi aveva 60 minuti nelle gambe” – Paulo è indietro, indietrissimo. Con l’infortunio di Chiesa, molte delle pressioni e speranze si sono riversate su di lui. Lui, che fisicamente sembra stare in piedi per miracolo. Per fortuna che ci sono Morata e McKennie…

“Ho fatto i complimenti ai ragazzi per stasera, non era semplice. Ora ci serve rabbia su ogni partita di campionato” – Vero, nella difficoltà del momento, i ragazzi hanno messo l’anima in campo e dimostrato grande dedizione. È il punto migliore per ripartire, sperando in qualche aiutino dal mercato.

FEDERICO BERNARDESCHI

«C’è tanto rammarico, il dispiacere è davvero grande per avere visto sfumare la possibilità di andare a giocarci il trofeo ai rigori a dieci secondi dalla fine dei tempi supplementari. Anche questa sera, nonostante la sconfitta, abbiamo dimostrato ancora una volta di avere tutte le carte in regola per giocare alla pari contro qualsiasi avversaria. Noi siamo la Juventus e non dobbiamo dimenticarcelo. Spostando l’attenzione al campionato, dovremo affrontare il girone di ritorno senza commettere gli errori visti in quello di andata, errori che ci hanno fatto perdere punti per strada. A maggio, poi, tireremo le somme per valutare complessivamente questa stagione».