«Se dovessi dire qual è il mio ruolo preferito direi che mi sento sia un mediano che un playmaker, ma sono pronto a giocare dovunque mi chieda l’allenatore, anche in difesa se serve»
Si presentò così ai tifosi bianconeri Mario Lemina all’inizio della stagione che gli avrebbe riservato il primo trofeo della carriera: lo Scudetto 2015/16 vinto con la Juventus.
Il grintoso ed energico centrocampista, che aveva già dimostrato personalità da vendere nell’amichevole estiva giocata con la maglia dell’Olympique Marsiglia, si è ambientato subito alla grande e ha dimostrato di essere da Juve fin dalle prime apparizioni.
Ebbene, oggi il cartellino del duttile e giovane playmaker è tutto di proprietà della Juventus, che lo ha riscattato dall’Olympique Marsiglia, stipulando con il giocatore un contratto valevole sino al 30 giugno 2020.
Torino, 29 aprile 2016 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver esercitato in data odierna il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore Mario Lemina dall’Olympique de Marseille SASP. Il contratto prevede un corrispettivo di € 9,5 milioni pagabile in quattro rate: € 3,5 milioni da versare entro il 20 maggio 2016, € 1,5 milioni entro il 30 novembre 2016, € 1,5 milioni entro il 28 febbraio 2017 e € 3 milioni entro il 30 luglio 2017.
Il valore di acquisto potrebbe incrementarsi di € 1 milione al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della durata contrattuale.
Il contratto con il calciatore ha durata fino al 30 giugno 2020.
Dalla parte del mediano franco-gabonese stanno i numeri di una stagione di quantità e qualità, almeno in quelle 11 occasioni in cui è stato chiamato in causa: in media, a partita, il numero di palle recuperate (5.22), contrasti vinti (2), palloni intercettati (1.56) sono superiori rispetto alla media ruolo del campionato (4.69, 1.22, 1.33), così come i dribbling riusciti (2.11 vs 0.91), i passaggi positivi (40.56 vs 28.38) e, in fase offensiva, la percentuale realizzativa.
Quella di Mario è infatti la migliore della squadra (80%), e inoltre vanta il centrocampista anche la miglior precisione al tiro (40%). Delle cinque conclusioni effettuate, infatti, due hanno centrato il bersaglio, contro Napoli e Atalanta. Si ispira a Nedved, d’altronde, come lui stesso ha dichiarato.
Dopo un anno di Juve, Lemina è maturato nel ruolo, coniugando sia le qualità di un uomo da metà campo vecchio stile (prezioso in fase di interdizione), sia quelle di un centrocampista moderno, mai timido nella fase di impostazione del gioco ed efficace in quella offensiva e oggi è una preziosa pedina tattica al servizio della Signora.