La Juve ritrova il pubblico dell’Allianz Stadium, ma anche un Empoli tosto, organizzato, tenace, che capitalizza al massimo il gol di Mancuso del primo tempo, chiudendo nella ripresa ogni possibilità di rimonta ai bianconeri e strappa per la prima volta i tre punti in casa dei bianconeri.
DUELLO CHIESA-VICARIO
E dire che la Juve parte bene, con Alex Sandro che lancia Chiesa in profondità e Vicario compie il primo notevole intervento della serata, mettendo in angolo il destro dell’azzurro. Il pressing è altissimo e la palla corre veloce. Cuadrado parte da dietro, ma di fatto è un attaccante aggiunto e sulla corsia di destra è una spina nel fianco della difesa empolese. E poi c’è Chiesa… semplicemente una scheggia quando parte palla al piede a metà campo, salta due uomini e indirizza il diagonale nell’angolino, costringendo Vicario a un altro tuffo. + 11
L’EMPOLI PASSA CON MANCUSO
L’Empoli però ha carattere, dimostra subito di volersela giocare, cercando di sfruttare gli spazi che i bianconeri, giocando a ritmi tanto elevati, inevitabilmente concedono. E così, quando Bajrami allarga per Bandinelli, riceve il passaggio di ritorno in area e calcia di destro, il pallone, solo sporcato, finisce sui piedi di Mancuso che, da due passi, non ha problemi a portare gli ospiti in vantaggio. La Juve prova a reagire subito ancora con Chiesa, che per la terza volta viene fermato da Vicario, ma l’Empoli ora prende coraggio e arriva ancora al tiro con Cutrone, che spara una sventola da fuori area, a lato di poco. I bianconeri continuano a tenere il ritmo alto, ma ora peccano di precisione e lucidità e l’Empoli non rischia più nulla fino all’intervallo.
LA JUVE CI PROVA, GLI OSPITI RESISTONO
La Juve inizia la ripresa con Morata al posto di McKennie e l’Empoli con il sinistro di Haas bloccato da Szczesny. Dybala risponde con un rasoterra da fuori area, ma Vicario è ancora piazzato. I ribaltamenti di fronte sono continui, gli ospiti giocano bene palla a terra e Bajrami impegna Szczesny dal limite, quindi Allegri interviene ancora inserendo Bernardeschi al posto di Rabiot, quindi Locatelli e Kulusevski per Bentancur e Chiesa. Gli ultimi due entrati confezionano una buona occasione con il cross rasoterra dello svedese, messo di poco a lato dall’ex Sassuolo, ma la Juve non riesce a costruire molto altro. Anche dopo l’ingresso di De Sciglio per Cuadrado, la manovra appare frenetica e l’Empoli ha il gran merito di mantenere lucidità, di tenere gli avversari lontano dalla propria area non appena può ripartire e di difendere su ogni pallone quando la pressione si fa più insistente. L’ultima opportunità è un diagonale di Locatelli che si spegne sul fondo, così come le speranze della Juve di riagguantare la gara.
JUVENTUS-EMPOLI 0-1
RETI: Mancuso 21′ pt
JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado (37′ st De Sciglio), de Ligt, Bonucci, Alex
Sandro; Bentancur (21′ st Locatelli), Danilo, Rabiot (1’ì st
Bernardeschi); McKennie (1′ st Morata); Dybala, Chiesa (21′ st
Kulusevski)
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Chiellini, Pellegrini, Rugani, Fagioli, Ranocchia
Allenatore: Allegri
EMPOLI
Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Marchizza; Haas, Ricci,
Bandinelli (35′ st Zurkowski); Bajrami (25′ st Stulac); Mancuso (28′ st
Pinamonti), Cutrone (35′ st Henderson)
A disposizione: Brignoli, Furlan, Romagnoli, Lamntia, Fiamozzi, Tonelli, Viti, Parisi
Allenatore: Andreazzoli
ARBITRO: Ghersini
ASSISTENTI: De Meo, Rocca
QUARTO UFFICIALE: Marcenaro
VAR: Guida, Ranghetti
AMMONITI: 32′ pt Mancuso, 44′ pt Cutrone, 11′ st Ismajli, 36′ st Bernardeschi, 44′ st Danilo
Juve in “bianco” senza CR7: flop in casa, allo Stadium vince l’Empoli
Va in bianco la Juve del dopo CR7, rimediando una clamorosa sconfitta in casa contro l’Empoli: la legge del “7” colpisce al contrario con Mancuso che segna il gol per la vittoria corsara degli ospiti. Juve inconcludente e a lungo impalpabile, spuntata davanti e tramortita dopo la rete subita al 21′ del primo tempo. Per chi si aspettava una prova di maturità dopo l’addio del fuoriclasse portoghese, solo tanta delusione. E intanto la “cura Allegri bis” confeziona 1 punto in due gare per un campionato subito in salita.
La Juve, orfana di Ronaldo, riparte dalla sfida interna contro l’Empoli, dopo il pareggio di Udine: i bianconeri ritrovano il pubblico allo Stadium in una gara ufficiale. Gli ospiti, agli ordini di mister Andreazzoli, schierano un 4-3-1-2 con Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Marchizza; Haas, Ricci, Bandinelli; Bajrami; Mancuso, Cutrone; Allegri risponde col 4-3-3 e Szczesny confermato tra i pali, nonostante gli errori alla Dacia Arena, Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Danilo, Rabiot; Chiesa, Dybala, McKennie.
La Juve prova subito a muovere rapidamente la palla su entrambi i lati del campo. Al 4’ primo pericolo con un’azione sulla sinistra: Alex Sandro pesca Chiesa che elude la copertura e s’invola verso la porta, trovandosi a tu per tu con Vicario, ma centra il portiere dell’Empoli che gli chiude lo specchio. All’8 Cuadrado, sulla destra, si libera bene dalla linea di fondo e mette dentro un pallone pericoloso che taglia tutta l’area senza che nessuno riesca a deviare. Al 10’ Mancuso trova Bandinelli tra le linee in campo aperto: Szczesny esce altissimo e spazza via.
Al 12’ Chiesa si mette in proprio: dalla sua metà campo, prende palla, salta il primo centrale e s’invola verso la porta, sterza evitando il ritorno di un secondo calciatore avversario e dal limite dell’area calcia in diagonale ma trova Vicario che si allunga e devia in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner tiro da fuori senza pretese di Danilo. L’Empoli, un minuto dopo, crei i presupposti per un’azione pericolosa con Cutrone, che ha la meglio su De Ligt e mette in mezzo dove Bonucci anticipa in angolo Mancosu ben posizionato.
Al 20’ Empoli in vantaggio, grazie a un’azione che si sviluppa sulla sinistra: Bajrami per Bandinelli che serve ancora in area Bajrami che calcia. Serie di rimpalli che agevola Mancosu che sotto porta anticipa l’uscita di Szczesny per lo 0-1 (sedicesima partita consecutiva in cui la Juve subisce gol).
Immediata la reazione della Juve col solito Cuadrado che serve al centro Chiesa, che di prima intenzione tenta il rasoterra nell’angolo ma trova ancora Vicario pronto. Al 24’ Luperto strappa pallone a Dybala e serve Cutrone che dalla distanza prova subito la conclusione, che finisce fuori. Empoli che ha preso coraggio, Juve che ha accusato il colpo. Gli ospiti, con un buon pressing, mettono in difficoltà la Juve e la trovano spesso sbilanciata: i padroni di casa vanno a folate, ma sono frenetici e imprecisi, incapaci di rendersi pericolosi praticamente per tutto il resto del primo tempo. Allegri prova dei correttivi tattici ma la squadra non ritrova le giuste distanze.
Al 45’ la Juve rischia il 2-0 con Chiesa che, in ripiegamento difensivo, colpisce di testa verso la propria porta con una traiettoria che diventa insidiosa e costringe Szczesny a mettere sopra la traversa. Fischi dallo Stadium dopo il primo tempo.
Si riparte con Morata al posto di McKennie. L’Empoli prova subito a sfondare con Haas; sul ribaltamento, Dybala tenta la stoccata dalla distanza senza fortuna. Al 48’ ancora Bajrami pericoloso con un tiro che costringe Szczesny alla deviazione in angolo: sugli sviluppi Cutrone manca l’appuntamento col possibile 2 a 0 da pochi passi. Al 50’ Rabiot su cross di Chiesa in area tenta di avvitarsi ma spedisce alto la sfera. Al 54’, dopo due situazioni di pericolo su corner da parte dell’Empoli, fuori Rabiot per Bernardeschi. Al 57’ Dybala controlla palla e si gira, tentando il tiro a giro dalla distanza senza fortuna. Al 58’ Dybala mette in mezzo per Morata, Vicario smanaccia in anticipo.
Al 65’ iniziativa di Cuadrado con Vicario che chiude e mette in angolo. Dentro anche Kulusevski e Locatelli al posto di Chiesa e Bentancur. L’Empoli mette dentro Stulac per Bajrami. Al 71’ spunto di Kulusevski che mette dentro, Locatelli non riesce ad anticipare al meglio. Al 72’ dentro Pinamonti nell’Empoli al posto dell’autore del gol Mancuso. Qualche minuto dopo fuori anche Cutrone e Bandinelli, dentro Henderson e Zurkowski. Allegri sostituisce Cuadrado con De Sciglio.
Juve inconcludente, nonostante i cambi, con l’Empoli che chiude ogni spazio e tiene bene il campo. Al 91’ ci vuole un grande De Ligt per bloccare Pinamonti ed evitare il possibile 0-2. Al 93’ Locatelli va vicino al pari, servito da Morata: il diagonale non trova fortuna. Finisce così con la sconfitta interna e i fischi dello stadio alla squadra.
Juve-Empoli 0-1: Grazzie, Graziella e grazie al CAZOO
Siamo tutti più poveri da ieri pomeriggio, di almeno 30 gol a stagione: la mossa Kean però è buona, ma non aspettiamoci miracoli: l’anno scorso era in lizza per fare il quarto attaccante, quest’anno non può venire a sostituire uno dei più grandi di sempre.
C’è un
filo sottile che lega la partita di Udine a quella di stasera: l’inizio
arrembante, le occasioni create (che stavolta non entrano), la crisi
alle prime difficoltà, l’avversario che prova (e stavolta ci riesce
pure), la buca in cui si infila la Juve che sembra quella dove sta
Tracey Thorn nel video di When All’s Well. Qua però non va niente bene.
È un calcio episodico e quindi sempre in balia del centimetro,
dell’episodio, della fortuna, del colpo di bravura del singolo, il gol
del fenomeno (che da ieri non abbiamo più). Aver scherzato col fuoco
l’anno scorso non è servito da lezione.
Gli ultimi 2 anni non sono stati quasi mai un bel vedere, diciamo la verità, questa sera però per capire lo schieramento in campo serviva un cartomante bravo. Un disastro che tolleravo a fatica con Pirlo, che almeno aveva la scusante dell’inesperienza, ma faccio fatica a comprendere con Allegri in panchina, uno che è una volpe e sapeva bene l’importanza di non rimediare magre figure in casa.
Gestire non è ricostruire: buona fortuna mister, ne avrà molto bisogno.
Ed ora alcuni appunti sparsi raccolti durante la partita:
L’Empoli non è la Juve, infatti una volta in vantaggio non si abbassa e continua a giocare.
Bentancur l’abbiamo perso, Bernardeschi invece ritrova sempre la strada di casa come un gatto.
Giusto fare qualche esperimento stasera: se non lo fai in casa con l’Empoli, quando? Ma cosa gli è saltato in testa ad Allegri di fare esperimenti?
Agnelli pensava di fare una stagione di Extreme Makeover Home Edition, invece era meglio affittare una ruspa e chiamare una squadra di muratori bergamaschi.
La Juve è una banda musicale composta da 11 solisti, ma molti di questi non sanno suonare.
Il cambio De Sciglio per Cuadrado l’avevo già letto da qualche parte, era una delle 10 piaghe d’Egitto.