La Juventus centra un altro successo, il terzo su altrettante partite, di questa tournée americana, superando l’MLS All Star ai calci di rigore. Nello splendido Mercedez-Benz Stadium di Atlanta, lo spettacolo è più godibile nel primo tempo, quando, non a caso, arrivano le reti di Favilli e di Martinez che fissano il punteggio sull’1-1 con cui si chiuderanno i tempi regolamentari. La ripresa è condizionata dalle tante sostituzioni, ma permette comunque di apprezzare una condizione degli uomini di Allegri in crescita, oltre alla personalità dei giocatori più giovani, che in queste gare stanno mostrando qualità notevoli non solo dal punto di vista tecnico.
MARTINEZ RISPONDE A FAVILLI
Lo spettacolo che introduce la gara, con l’enorme maxischermo circolare sul quale si alternano i volti dei giocatori all’annuncio delle formazioni, vale da solo il prezzo del biglietto, ma anche la partita si fa apprezzare. Tra i bianconeri, che sfoggiano per la prima volta la terza maglia di questa stagione, il più attivo nei primi minuti è Bernardeschi, che impegna Guzan con due tentativi dalla distanza, il più letale è ancora una volta Favilli: dopo la doppietta rifilata al Bayern Monaco ecco al 21′ il perfetto stacco di testa sul cross di Pereira che vale il suo terzo gol di questa tournée. Il vantaggio dura poco però perché gli americani attaccano, magari senza troppo ordine, ma con buona intensità e al 28′, dopo l’ottimo intervento di Szczesny sulla sventola da fuori di Almiron, Piatti rimette in pezzo il pallone che Martinez deve solo spingere nella porta ormai sguarnita.
GIOVINCO, CHI SI RIVEDE!
L’autore del gol del pareggio fa parte del primo giro di sostituzioni deciso da Tata Martino alla mezz’ora e lascia il posto a una vecchia conoscenza: Sebastian Giovinco regala maggior velocità e più tecnica all’attacco degli americani ed è dal suo piede che parte il cross per Braco, messo in angolo da Szczesny con un tuffo spettacolare che permette ai bianconeri di chiudere il primo tempo sull’1-1.
ANCORA RIGORI, BIANCONERI INFALLIBILI
La ripresa è meno brillante, anche perché iniziano le sostituzioni e Tata Martino esaurisce addirittura i cambi al quarto d’ora. Tra i bianconeri si mette in luce il giovanissimo Fagioli, con due conclusioni dalla distanza, entrambe neutralizzate da Steffen, mentre tra gli americani il più pericoloso è Valeri, che viene però “murato” per due volte, la seconda addirittura sulla linea, dall’ottimo Benatia. Il punteggio non si sblocca più e si va, come contro il Benfica qualche giorno fa, ai calci di rigore. E come contro i portoghesi dal dischetto i bianconeri sono infallibili, mentre Wright-Phillips spedisce il suo tiro sul palo. E così De Sciglio, con il suo gol, può regalare alla squadra di Allegri la terza vittoria su altrettante gare.
MLS ALL STAR-JUVENTUS 4-6 (1-1 d.t.r)
RETI: Favilli 21′ pt, 26′ pt
SEQUENZA RIGORI: Fagioli gol , Zusi, gol Beltrame gol, Yotun gol, Kastanos gol, Valeri gol, Fernandes gol, Wright Phillips palo, De Sciglio gol
MLS ALL STAR
Guzan (1′ st Steffen); Murillo (1′ st Zusi), Ciman (1′ st Hedges), Calvo (32′ pt Davies, 16′ st Yotun), Long (16′ st Parkhurst); Adams (32′ pt Dos Santos, 16′ st Zahibo), Ring (1′ st Sanchez); Piatti (32′ pt Barco, 16′ st Quintero), Almiron (1′ st Valeri), Vela (1′ st Elis); Martinez (32′ pt Giovinco, 16′ st Wright-Philllips)
Allenatore: Martino
JUVENTUS
Szczesny (1′ st Perin); Cancelo (28′ st Di Pardo), Rugani, Barzagli (1′ st Benatia), Alex Sandro (1′ st De Sciglio); Khedira (1′ st Fernandes), Pjanic (1′ st Kastanos), Emre Can (1′ st Clemenza); Bernardeschi (1′ st Fagioli), Favilli (1′ st Beltrame), Pereira (16′ st Beruatto)
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Chiellini, Marchisio, Macek
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Sibiga
AMMONITI: 43′ pt Pjanic, 43′ st Fernandes
Yes we Cancelo: Mls All Stars – Juve 4-6 d.c.r.
Stavolta quello schierato da mister Allegri è davvero un 4-3-3, con Barzagli e Rugani al centro e Cancelo e Alex Sandro ai lati a protezione di Szczesny, Pjanic in cabina di regia con Emre Can e Khedira ai lati e un tridente leggero formato da Bernardeschi, Matheus Pereira e Favilli, età media inferiore ai 22 anni. La formazione bianconera, sulla carta offensiva, si appiattisce inizialmente in un guardingo 4-5-1 con gli esterni alti molto larghi a fianco delle mezzali, con l’avanzare dei minuti tali fasi di difesa posizionale sono intervallate da tentativi di recupero palla in posizione avanzata, tendenza già abbozzata nell’ultima uscita contro il Benfica.
Dopo un primo quarto d’ora ai limiti del soporifero, un tiro dalla distanza di Bernardeschi (in crescita, meno anonimo rispetto alle altre due amichevoli) e un colpo di testa deviato da Szczesny sulla traversa fanno sì che la partita si accenda progressivamente, con Favilli in stile Mandzukic che al secondo tentativo mette in buca il pallone di testa (buono sia il primo cross di Cancelo che l’assist dell’altro giovane Matheus Pereira). La rete dell’1-1 è un’azione da Benny Hill, il classico gol rocambolesco da amichevole estiva che puoi perdonare più che facilmente, mentre il successivo ingresso di Giovinco mette a risalto i problemi di mobilità della mediana bianconera nell’arginare le ripartenze. Anche a stagione in corso, servirà un Emre Can in versione deluxe per sopperire alle difficoltà in non possesso di Khedira e in parte di Pjanic, posto che il rientro di Matuidi e la crescita di Bentancur rientrano al momento tra le condizioni assolutamente necessarie.
Qualche osservazione proprio sul centrocampista turco-tedesco: al netto di una condizione fisica che non può ancora essere nemmeno vicino alla migliore, non per un giocatore di 182cm per 84kg reduce da un lungo infortunio, iniziano ad emergere alcune delle sue doti. Can appare come un giocatore al quale è difficilissimo portare via palla, bravo a recuperare la sfera in posizione arretrata, a proteggerla con il corpo e capace anche di progressioni di potenza impressionanti, in maniera decisamente più coordinata e ficcante di Matuidi, torreggiante ma confusionario.
Come sempre capita in queste occasioni, la ripresa è decisamente più povera di spunti. Da segnalare la personalità dei vari Kastanos, Clemenza e Fagioli, giocatori che, senza la squadra B tuttora in fase di creazione, risulterebbe fin troppo rischioso mandare in prestito in chissà quale categoria in squadre che potrebbero non comprenderli. Attento come al solito Perin, ancora (?) col 19 sulle spalle, subentrano anche Benatia e De Sciglio, impiegato ora a destra ora a sinistra a seconda del trend della girandola delle sostituzioni.
Per la terza volta consecutiva siamo costretti a parlare di Cancelo, che nei 74 minuti disputati ci ha davvero fatto vedere tutto il suo arsenale. Terzino puro nel primo tempo, diligente in fase di chiusura e arrembante quando c’è da spingere, con tanto di cioccolatino messo sulla testa di Favilli, il portoghese si trasforma in uomo ovunque nella ripresa, ora a destra ora a sinistra con una licenza di offendere e strafare impossibile da concedergli quando viene impiegato da esterno basso. Un giocatore totale, abile nel dribbling e nel cross con entrambi i piedi, un esterno che i più definirebbero semplicemente “moderno” e pronto a rubare gli occhi a ogni azione.
Un paio d’interventi provvidenziali di Benatia, che non daremmo per riserva di Bonucci con tanta leggerezza, permettono al match di chiudersi sull’1-1; ai rigori è la Juventus ad aggiudicarsi l’Mls All Star Game, coi tanti giovani andati sul dischetto rivelatisi freddi e precisi. Tanti segnali positivi, in attesa dell’ultima gara sul suolo statunitense, in programma per la mezzanotte tra sabato e domenica contro il Real Madrid.
Alex Campanelli.