L’ultimo ballo finisce 2-2

Ci sono serate in cui il risultato del campo passa in secondo piano. Non tanto e non solo perché la Juve ha acquisito da due settimane la certezza matematica della qualificazione alla prossima Champions League, quanto per le emozioni che il campo regala fin da prima del fischio d’inizio. L’Allianz Stadium si fa trovare vestito a festa, c’è un clima che – a costo di essere ripetitivi – è mancato per troppi mesi e ci sono tanti motivi per cui spellarsi le mani e asciugarsi gli occhi. Spellarsi le mani per le fantastiche (anzi, in inglese, Fanta5tic) Juventus Women che alzano al cielo di Torino il trofeo per il quinto Scudetto consecutivo, con tanto di celebrazione sotto la curva e stadio in piedi ad applaudirle. Asciugarsi gli occhi perché gli oltre 40 mila fortunati presenti, questa sera, hanno assistito all’ultimo ballo, in casa, di Paulo Dybala e Capitan Chiellini, questa sera The Gr3at Chiello.

ORA POSSIAMO PARLARE DELLA PARTITA

Che inizia forte sponda laziale: gli ospiti sono ancora alla ricerca della matematica certezza della qualificazione in Europa League, e dopo solo 5 minuti colpiscono una traversa con Cataldi che dal limite non ci pensa due volte e calcia verso la porta di Perin. Risponde nel giro di poco la Juve con Morata, che fa da sponda di testa per Vlahovic: Dusan cerca di farsi largo per il tiro ma un rimpallo lo sfavorisce. Sono le prove generali: al decimo DV7 segna a modo suo: in tuffo, di testa, su cross perfetto da sinistra di Alex Sandro. Un minuto dopo è Bernardeschi a provarci a giro dal vertice destro, palla fuori di poco: la Juve ora  diverte e si diverte.

IL MOMENTO DI GIORGIO IL GRANDE

Al minuto 18 la cronaca si interrompe di nuovo: è il momento della sostituzione del Capitano. Dell’immenso Giorgio, che si gode l’affetto dei compagni, il bel saluto degli avversari e l’applauso di tutti noi che siamo in piedi a tributargli quello che si merita. Mentre Chiello fa il giro di campo, la partita prosegue: la Lazio non ci sta a perdere e, dopo un’altra bella occasione di Bernardeschi, con un tiro da buona posizione che non ha però la giusta potenza, alza i giri e soprattutto il baricentro del gioco.

SUPER GOL DI ALVARO

Nel momento migliore dei biancocelesti, è la Juve a passare di nuovo. Morata lavora una gran palla in area di rigore, riesce a trovare lo spazio per girarsi e la piazza nell’angolo lontano, imparabile per Strakosha. Allo scadere del primo tempo ci prova Cataldi, dalla distanza, ma Perin è reattivo e blocca. Ed è l’ultimo episodio di una prima frazione emozionante, in campo e non solo. + 12

RIPRESA: LA LAZIO ACCORCIA MA LA JUVE C’E’

Nella ripresa, il caldo comincia a farsi sentire: la partita cala di ritmo ma resta godibile, anche perché la Lazio ha il merito di riaprirla, con Patric che al 51′ salta più in alto di tutti su un corner da destra. La traiettoria diventa imparabile per Perin, complice la deviazione di Alex Sandro. La Juve resta li, e anzi al 70′ Kean sfiora il golaço, ricevendo palla da Bernardeschi e piazzando una girata al volo che esce di niente. Al 78′ c’è di nuovo spazio per emozioni e applausi: quelli per Paulo Dybala, la Joya, che saluta l’Allianz Stadium, alla sua ultima presenza. Un altro grande abbraccio, in campo e sugli spalti. Proprio nel finale, anzi, in pieno recupero, la beffa: la Lazio riparte dopo un contrasto nella sua metà campo con Cuadrado, Perin si  distende su una conclusione insidiosissima, sulla respinta c’è Milinkovic-Savic che segna da posizione molto defilata. Due a due il finale, ma davvero, questa sera conta poco. Contano i sorrisi, gli applausi e le emozioni.

Juventus-Lazio 2-2

Reti: 10′ Vlahovic (J), 36′ Morata (J), 51′ Aut. Alex Sandro (J), 90’+6 Milinkovic-Savic (L) 

Juventus: Perin; Cuadrado, Bonucci, Chiellini (18′ de Ligt), Alex Sandro; Miretti, Locatelli (62′ Aké); Bernardeschi, Dybala (78′ Palumbo), Morata (62′ Pellegrini); Vlahovic (62′ Kean). A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Rabiot. All. Allegri 

Lazio: Strakosha; Lazzari (84′ Radu), Patric, Acerbi, Marusic; Milinkovic-Savic, Luis Alberto (76′ Basic), Felipe Anderson; Cataldi (77′ Lucas Leiva), Cabral (52′ Pedro), Zaccagni. A disposizione: Leiva, Adamonis, Luiz Felipe, Akpa Akpro, Kamenovic, Romero, Hysaj, Prescoli. All. Sarri. 

Arbitro: Ayroldi 

Ammoniti 41′ Acerbi (L), 45’+2 Bernardeschi (J), 68′ Cuadrado (J), 80′ Aké (J), 89′ Patric (L)