C’è un giocatore che mentre le punte battagliavano davanti per cercare di bucare la rete difesa da Leali, e mentre i difensori tenevano alla larga le punte ciociare, faceva da diga frangiflutti per ogni azione dei padroni di casa. Conquistava palla, impostava, ripartiva. A testa alta, con la classe consueta. E tanta, tanta sostanza.
Parliamo di Claudio Marchisio, autore di una partita maiuscola al Matusa con più passaggi positivi di tutti (70), più lanci positivi (14) e più palle recuperate (12, solo per citare qualche dato… per gli altri, dovrete aspettare fino a domattina).
«La nostra forza è nella consapevolezza che prima o poi il gol sarebbe arrivato. Sì lo sapevamo: abbiamo avuto occasioni nel primo tempo e ad inizio secondo tempo, ma l’importante era vincere per arrivare allo scontro diretto contro il Napoli con gli con stessi punti di prima. Ora vivremo una settimana tranquilla per prepararci al meglio», sono state le prime parole del Principino dalla zona mista dello stadio laziale.
Il caso vuole che la sua prima partita in B con la maglia bianconera sia stata proprio contro il Frosinone (in casa), ed il suo primo big match da titolare con la Juve al San Paolo contro il Napoli. Dieci anni dopo, a campi invertiti, è tutto un altro Marchisio. È tutta un’altra Juventus, e sarà tutta un’altra squadra partenopea.
«Quella del 2006 fu una bellissima serata, era la mia prima partita importante da professionista: si pareggiò [1-1, gol di Del Piero] ma ho un bellissimo ricordo. Sono sempre belle le sfide con Marek», ha aggiunto Marchisio, in collegamento Sky proprio con il centrocampista slovacco. «Se mi riguardassi da bambino non mancherebbe nulla per considerare la mia carriera perfetta: sono riuscito a realizzare il sogno più grande di tutti, ovvero essere calciatore. Se guardo invece la mia carriera, direi che mi manca la Champions League: è un trofeo importante per i tifosi e per noi, e sappiamo che non è facile tornare a giocarci la finale».
Contro il Napoli ci si giocherà il 50% dello Scudetto, la domanda da studio per ritornare all’attualità. «Arriviamo tutte due da un ottimo momento», la risposta del nostro numero 8. «Loro sono avanti e noi abbiamo perso lo scontro dell’andata, quindi per noi sarà più decisivo: non possiamo sbagliarla»
“Sabato sarà importante essere al 200%”
Il gol al Torino, quello contro la Fiorentina, la mezza rete contro il Genoa ed ora quella, pesantissima, che ha aperto definitivamente il lucchetto del Matusa. Ogni qual volta segna, ci prendiamo tre punti. Fondamentali. Parliamo della scheggia colombiana Juan Cuadrado, che direttamente da bordo campo a Frosinone ha commentato così la partita:
«Sono contentissimo per la partita che ha fatto la squadra. Prima c’era molta euforia da parte della gente, pensavano fosse facile anche senza giocare e invece il Frosinone ha fatto una grande partita e ci ha messo in difficoltà. Stavano difendendo molto bene ma quello che conta è il risultato»
«La sfida contro il Napoli la si prepara tranquilli e calmi: sarà importante essere al 200% in questa sfida»
Qualche dato su Juan.
Durante Frosinone-Juve l’esterno destro ha messo a verbale due tiri nello specchio e due fuori, 6 cross, 8 dribbling positivi e 7 falli subiti. Numeri che confermano la sua utilità in fase di affondo, nel mettere i compagni in condizione di segnare e cercando la soluzione che può sparigliare le carte (da qui l’alto tasso di giocate funamboliche e falli commessi dagli avversari).