Mario stende la Roma, la Juve è campione d’inverno

Una rete di Mandzukic nel primo tempo regala ai bianconeri, che riabbracciano Marchisio prima della partita, una vittoria meritata e pesante

APPALUSI PER MARCHISIO… E PER LA JUVE

Prima della partita gli applausi sono tutti per Claudio Marchisio, che torna all’Allianz Stadium a salutare i tifosi, mentre dopo un minuto di gioco sono per la Juve, subito vicina al gol con la punizione di Dybala toccata di testa da Alex Sandro e rimessa a centro area da Mandzukic, che non trova Ronaldo davanti alla porta sguarnita solo per l’intervento in anticipo di Manolas. Cinque minuti dopo l’occasione è ancora più clamorosa: il destro di Bentancur dal limite viene deviato e termina sui piedi di Alex Sandro, liberissimo in area. Il brasiliano cerca il  primo palo e Olsen ha un riflesso prodigioso e riesce a mettere in angolo. Alex Sandro, fresco di rinnovo, è senza dubbio il più pericoloso dei bianconeri e cerca la porta ancora due volte, trovando ancora Olsen in un caso, e il muro della difesa giallorossa nell’altro.

MARIO CERTIFICA IL DOMINIO

La Roma si vede al 20′, con un sinistro debole di Under bloccato da Szczesny, ma è la Juve a dominare, fisicamente e tecnicamente. Ronaldo cerca di stregare ancora lo Stadium con una rovesciata e mette alto, mentre alla mezz’ora è Olsen a togliere dall’angolino il suo destro a giro. La supremazia bianconera è figlia non solo di una qualità enorme, ma anche di un atteggiamento più convinto e aggressivo e la dimostrazione è tutta nell’azione del gol: al 35′ De Sciglio ruba palla in zona d’attacco a Florenzi e pennella un cross delizioso sul secondo palo, dove arriva come una furia Mandzukic, che sovrasta Cristante e schiaccia in rete di testa un vantaggio strameritato.

VICINI AL RADDOPPIO

Di Francesco cerca di spronare i suoi inserendo a inizio ripresa inserendo Kluivert al posto di Florenzi, ma è sempre la Juve a impressionare maggiormente, sia che si tratti di manovrare, sia che si cerchi la verticalizzazione immediata. Ronaldo continua a cercare il gol come un assatanato e dopo due colpi di testa, uno alto, l’altro messo in angolo da Olsen, sugli sviluppi del corner arriva a deviare il colpo di testa di Bonucci e trova ancora pronto il portiere a respingere.

CAMPIONI D’INVERNO

La gara si fa spigolosa e Allegri prova a dare più fisicità al centrocampo, inserendo Emre Can al posto di Pjanic, ma ora è la Roma a tenere in mano il gioco, anche perché i bianconeri abbassano troppo il baricentro. Per una decina di minuti, anche se Szczesny non rischia nulla, i giallorossi costringono la Juve nella propria metà campo, quindi Allegri interviene nuovamente sostituendo Dybala con Douglas Costa. Il brasiliano aiuta la squadra con qualche accelerazione e metterebbe anche con la zampata decisiva nel recupero correggendo in rete da due passi l’assist di Ronaldo, ma il signor Massa annulla dopo il aver consultato il Var per un intervento irregolare di Matuidi nello sviluppo dell’azione. Orami comunque la gara è finita e la Juve si regala uno splendido Natale. Sotto l’albero c’è il titolo, virtuale, ma sempre piacevole, di campione d’inverno, con due giornate d’anticipo.

JUVENTUS-ROMA 1-0

RETI: Mandzukic 35′ pt

JUVENTUS
Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (25′ st Emre Can), Matuidi; Dybala (35′ st Douglas Costa); Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Benatia, Spinazzola, Rugani, Khedira, Bernardeschi, Kean
Allenatore: Allegri

ROMA

Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi (34′ st Dzeko); Florenzi (1′ st Kluivert), Zaniolo, Under (26′ st Perotti); Schick
A disposizione: Fuzato, Mirante, Karsdorp, Juan Jesus, Pellegrini, Marcano, Pastore
Allenatore: Di Francesco

ARBITRO: Massa
ASSISTENTI: Tegoni, Vuoto
QUARTO UFFICIALE: Maresca
VAR: Giacomelli, Lo Cicero

AMMONITI: 40′ pt Nzonzi, 36′ st Schick 50′ st Zaniolo

Juventus-Roma 1-0: non avete pietà di noi

La Vecchia Signora vince contro la Roma, decide un’inzuccata di Mandzukic, ma ancora una volta le coronarie dei tifosi della Juventus vengono messe a dura prova: si può andare avanti così sempre e comunque? No, non è corretto, anche se poi si vince. O forse si, l’importante è portare a casa i tre punti: scusate la confusione, Massa ha appena fischiato, c’è ancora una buona dose di nervosismo a muovere le dita durante la scrittura di questo pezzo. A proposito di Massa, arbitri pro-Juve, VAR a comando e altre baggianate varie, qualcuno, magari più a freddo, ci spieghi come ha fatto il buon Nzonzi a concludere senza il rosso questa partita, e soprattutto ci spieghi perché nel primo tempo è vantaggio concretizzato quando Ronaldo tira alto dopo fallo su Dybala, mentre non lo è quando Zaniolo, toccato da Matuidi, dopo qualche secondo sbaglia il tocco che poi Ronaldo e Douglas Costa hanno trasformato in 2-0. Lasciamo stare le polemiche, siamo a Natale.

Per lo meno le polemiche di questa natura, perché poi c’è da tirare le orecchie a questa Juventus tanto bella nel primo tempo, concluso SOLAMENTE 1-0, tanto in difficoltà nella ripresa pur senza concedere particolari occasioni ai capitolini. Chiudere una serata del genere con l’acqua alla gola lascia un po’ d’amaro in bocca, sembra incredibile quando Ronaldo ripetutamente spreca a due passi da Olsen, si fatica a capire anche cosa venga fischiato quando il portiere avversario smanaccia nella propria porta, ma abbiamo detto che è meglio evitare questo tipo di polemiche. Allora tiratina d’orecchie, dopo quella fra le righe a CR7, la dedichiamo al mister: Dybala a 40 metri dalla porta diventa uno qualunque, diventa una squadra qualunque una squadra che gestisce rischiando e non chiudendo. Aspettiamo il solito marzo? Se stavolta ne varrà la pena, andrà bene così: vedremo.

Chiusura dedicata a Davide Santon: sta diventando uno di noi! Ve lo ricordate a San Siro a maggio scorso? Oggi ha replicato all’Allianz sul gol di Mandzukic: salta con noi, Daviduccio, il cielo è bianconero sopra Torino.