Arbitro: Nicola Rizzoli
Sezione: Bologna
La sensazione è che la partita sia stata mal preparata dal pur esperto arbitro di Mirandola. Con buona probabilità Rizzoli sottovaluta il match non tenendo in considerazione il momento che sta attraversando il Milan, pieno di giovani che sulle ali dell’entusiasmo sentono di poter provare a giocarsela alla pari con i più esperti bianconeri. Questa enfasi si nota come sin dall’inizio i rossoneri impostino la partita decisamente su un piano fisico.
Al di là degli episodi che andremo ad analizzare, Rizzoli sembra rincorrere la partita e distribuisce cartellini senza coerenza: ammonisce Bonucci per un braccio appoggiato sul collo di Bacca (ok il fallo, eccessiva l’ammonizione), non fa lo stesso con il colombiano che restituisce il fallo al bianconero nel prosieguo del match, impensabile poi che Kucka prenda lo stesso provvedimento di Bonucci solo 14′ dopo per un intervento configurabile come grave fallo di gioco su Hernanes e che Pjanic (già ammonito) non subisca nemmeno una reprimenda per il piede alto con cui colpisce la tempia di Donnarumma. C’è spazio anche per un possibile rigore per il Milan (siamo già sull’1-0) al 77′ per una trattenuta prolungata di Hernanes su Locatelli che però sembra accentuare la caduta.
Male insomma il miglior arbitro del mondo, non solo negli episodi dove non ne azzecca mezza.
Una serata storta può capitare a tutti e la si deve accettare perchè fa parte del gioco e gli arbitri sono esseri umani e non deve essere un alibi per nessuno. Certo, è un peccato che questo accada in uno scontro al vertice. La fortuna di Rizzoli è che gli errori più grandi di questa partita non li abbia commessi a favore della Juventus, in caso contrario avrebbe rischiato di subire lo stesso trattamento di Rocchi dopo il famoso Juve-Roma di 3 anni fa…
Gli errori di gestione sono simili, differente invece il peso mediatico riservato agli stessi, ma si sa, l’Italia è il Paese dei 2 pesi e delle 2 misure…
8′ – Manata sul viso di Paletta a Bonucci
Le immagini
Il regolamento
A pag. 91 del regolamento, all’interno della Regola 12 (Falli e scorrettezze) sono definiti i parametri che gli arbitri devono utilizzare per definire l’entità di una sanzione disciplinare a seguito di un’infrazione. Più nello specifico si delineano i concetti di negligenza (nessuna sanzione), imprudenza (ammonizione) e vigoria sproporzionata (espulsione).
Nel caso di specie è utile prendere nota anche della definizione a pag 98 della Condotta violenta.
La posizione e la visuale dell’arbitro
Rizzoli (sulla sinistra dell’immagine successiva) è correttamente posizionato secondo quanto previsto dalle linee guida agli arbitri per i tiri d’angolo e si trova a una dozzina di metri dai due giocatori, in possesso di una visuale scoperta e ottimale. Il suo sguardo è rivolto proprio al centro dell’area, mentre il suo addizionale Massa (sulla destra) è concentrato sullo sviluppo dell’azione.
Il mio giudizio
Il direttore di gara lascia proseguire e non fischia nulla in questa occasione, ma le immagini danno la certezza che Paletta in evidente ritardo su Bonucci si disinteressi del pallone e dapprima sposti Hernanes, quindi vada a colpire con un braccio sul petto il difensore bianconero.
Mancano quindi un provvedimento tecnico e uno disciplinare: la manata di Paletta avrebbe dovuto essere punita con un calcio di rigore in favore della Juventus e un cartellino.
Se la prima (provvedimento tecnico) è una decisione oggettiva e non vi siano dubbi in merito , la seconda (disciplinare) è soggettiva e dipende dalla percezione del fatto da parte dell’arbitro.
L’intervento a mio avviso è borderline (o da arancione come si sente dire spesso): il fatto che la mano vada sul petto fa propendere per la non volontarietà di colpire il volto dell’avversario e quindi per un comportamento più imprudente che non con vigoria sproporzionata, ma allo stesso tempo non può essere esclusa la condotta violenta, poichè appare comunque rilevante la forza utilizzata per fermare l’avversario colpito sul volto, seppur in modo colposo.
Rizzoli in questo caso pare aver visto e giudicato (male) l’accaduto lasciando proseguire l’azione senza prendere alcun provvedimento.
Se fosse stato già operativo, il VAR avrebbe potuto segnalare all’arbitro il contatto falloso, lasciando poi a lui la decisione qualora avesse visto e valutato diversamente l’accaduto.
35′ – Gol annullato a Pjanic
Le immagini
La posizione e la visuale dell’assistente
Le immagini non consentono di verificare la posizione del primo assistente Cariolato, ma trattandosi di un assistente esperto (uno dei migliori in Italia) e di un azione che parte da calcio piazzato è lecito supporre che sia posizionato in linea con l’ultimo difensore rossonero. L’attenzione sia di Rizzoli che del suo primo addizionale Massa sono rivolte verso il centro dell’area.
Il fermo immagine al momento del calcio di Pjanic (al netto di un errore di pochi centimetri sul posizionamento della linea, il piede di Paletta è infatti più verso la porta rispetto a quanto evidenziato dalla linea), mostra come vi sia un solo giocatore oltre la linea e sia Benatia, che però non prende di fatto parte all’azione.
Il mio giudizio
Partiamo dall’inizio: il calcio di punizione è diretto e pertanto è possibile realizzare una rete calciando direttamente verso la porta, senza che nessun altro debba toccare il pallone.
Per capire invece l’origine dei dubbi e della decisione presa dalla terna Rizzoli-Massa-Cariolato ci avvaleremo di alcuni filmati amatoriali e non.
Il primo è quello dell’utente Pagno72, spesso al seguito della Juventus che sulla sua pagina Youtube posta video amatoriali sempre molto interessanti sulle partite dei bianconeri.
Le immagini ci consentono di vedere ciò che accade subito dopo il gol e non è visibile su alcun media tradizionale: Cariolato tiene la bandierina abbassata (sintomo del fatto che non abbia rilevato alcuna irregolarità nell’azione), così come Rizzoli si avvia verso il centrocampo e Massa che rimane fermo sulla linea di fondo e non richiama in alcun modo l’attenzione del direttore di gara.
Mentre i giocatori bianconeri esultano (e successivamente si riposizionano nella propria metà campo), buona parte di quelli rossoneri accerchiano l’arbitro bolognese protestando per un eventuale posizione irregolare di Bonucci. Quasi tutti ad eccezione di Donnarumma che per primo rivolge invece le sue proteste verso l’assistente Cariolato rimasto fermo all’altezza di Rizzoli, percependo che da lì a poco l’arbitro lo avrebbe consultato.
Dalle immagini si coglie che Rizzoli, forse condizionato dalla reazione dei giocatori del Milan, ferma la sua corsa e si dirige verso il suo primo assistente.
il video successivo, linkate direttamente dal sito di Premium Sport e mostrate subito dopo il match da Graziano Cesari, consentono di dare una lettura ancor più di insieme dell’accaduto e permettono di ricostruire con un certo grado di precisione le comunicazioni avvenute fra Rizzoli, Massa e Cariolato.
Cariolato invita Donnarumma a riprendere la propria posizione in porta, sintomo che ha certezza verso la decisione appena presa di convalidare il gol. Il portiere del Milan si avvicina quindi al primo addizionale Massa e a più riprese gli dice “Non parli? Non parli? eh? E’ gol? E’ gol?”.
Fuori campo Rizzoli presumibilmente chiede chiarimenti prima a Cariolato e poi a Massa.
Il primo dubbio che si instaura nella terna è se Bonucci fosse o meno in fuorigioco e se per caso avesse toccato il pallone (cosa peraltro ininfluente ai fini della decisione perchè Bonucci partiva da posizione regolare nda).
Dal labiale di Massa si legge chiaramente “No, non l’ha toccato…” cui aggiunge però “…ma c’è un altro però che è sulla visuale…” a questo punto (visibile nelle immagini prodotte dalle TV in testa a questo pezzo) Cariolato si avvicina e dice qualcosa a Rizzoli, probabilmente indicando Benatia che gli sembrava davanti ma che non aveva considerato in fuorigioco perchè per lui non partecipava all’azione.
Rizzoli chiede conferma: “E’ lui? E’ Benatia?”, ricevendo per tutta risposta da Massa “Sì, è quello!”.
A quel punto l’arbitro bolognese risponde con un “Ok” e decide di annullare la rete.
Errore molto grave, perchè come mostrano le immagini da dietro la porta, con una prospettiva di poco diversa da quella dell’addizionale Massa, si nota come Benatia sia molto lontano dal pallone e non salti nè tenti la giocata.
La presenza del VAR (o della moviola in campo) avrebbe permesso all’arbitro di non commettere questo errore.
Spiace che siano accaduti due errori importanti come questi in un match così importante soprattutto a due internazionali come Rizzoli e Massa, ma come si dice gli errori (pur gravi come quest’ultimo) fanno parte del gioco e bisogna accettarli, anche perchè nei restanti 65′ a disposizione la Juventus avrebbe comunque potuto segnare ma non lo ha fatto. Lo ha fatto invece il Milan.
L’importante è cercare di analizzare i fatti con serenità per far sì che non accadano più fatti del genere.
Grave cambiare la propria decisione di primo impatto solo sulla spinta delle proteste dei giocatori, gravissimo che a farlo sia l’arbitro dell’ultima finale Mondiale considerato (a mio modo di vedere a torto) il miglior arbitro del mondo. Così si legittimano le proteste smodate a ogni gol dubbio: ne è stato un chiaro esempio il comportamento dei giocatori del Cagliari domenica scorsa in occasione del pareggio della Fiorentina.
Maurizio Romeo