Modena esulta dopo 14 anni

Lo Juventus Club Modena fa i complimenti alla DHL MODENA VOLLEY  per essersi aggiudicata lo scudetto 2015/2016, il 12° della propria storia che si va ad aggiungere alla conquista della Coppa Italia e della Supercoppa, coronando quindi per noi tifosi Juventini modenesi una stagione ricca di successi. Ricordando che il Volley è per tanti di noi il secondo sport del cuore…….

Modena esulta dopo 14 anni
Lorenzetti rivince e se ne va… scudetto! Bentornato

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Domata Perugia, il tecnico degli ultimi 2 titoli gialloblù conferma l’addio: «Il dado è tratto». La presidentessa Pedrini: «Dhl sarà ancora con noi»

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Ngapeth e Bruno si abbracciano. Grandi, grossi, potenti nel volley. Nella festa hanno gli occhi lucidi. Come quelli di Angelo Lorenzetti, che un minuto dopo avere vinto lo scudetto, il secondo sotto questa curva a 14 anni di distanza dal primo, corre verso la tribuna dove ci sono i genitori ultra ottantenni e consegna loro la medaglia di questa annata fantastica dei tre trionfi. Intorno il PalaPanini esplode, le ragazzine esultano e vanno a caccia di un selfie che entrerà nella storia. Il campo appena calpestato da Perugia (avversario degno fino all’ultima palla dell’ultima partita) e Modena adesso è terra di conquista per un ricordo una immagine.

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GENITORI Come in molte altre feste, forse più di tante altre feste c’è anche qualcosa di triste. E di vero, autentico. Perché arrivare a questo trionfo è costato a tutti sangue, muscoli, giunture (e soldi, a cominciare da quelli messi da Catia Pedrini). Per cui questa terza vittoria su Perugia, capace di combattere fino in fondo, ma anche consapevole di avere chiuso la stagione senza neppure una vittoria nei confronti degli emiliani, è il coronamento di questa stagione. Modena è stata più forte di tutto, delle pressioni, delle paure, della piazza che spingeva e che chiedeva e soprattutto è stata più forte degli avversari. Perché nel momento più difficile, dopo l’eliminazione in Champions, con Petric e Piano ko, ha saputo ritrovarsi e reagire. Ripartire. Ecco che quelle lacrime, autentiche, nascondono i mesi di sofferenze. Anche quelli personali di Angelo Lorenzetti che alla fine, dopo tutti i ringraziamenti possibili, sibila: «Il dado è tratto. Non si lascia perché si ha. Si lascia e poi si trova». Lui, prima dei playoff aveva detto che avrebbe lasciato Modena, con o senza scudetto. Da uomo ha voluto chiudere il cerchio e il lavoro, per chi c’è ancora e per chi non c’è più (l’amata sorella). «Questa esperienza mi ha insegnato ad essere un padre e un figlio migliore».

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STREMATA Poco più in là appunto Catia Pedrini per la curva di Modena la donna della provvidenza, senza di lei questo scudetto non ci sarebbe. Senza di lei Modena forse adesso sarebbe un santino nella bacheca dei ricordi del volley. Non ha più voce quando legge una lettera a metà fra il ringraziamento e il testamento. «Dhl sarà ancora con noi», anche se non si sa per quale importo. Doveva/poteva essere un contratto triennale, ma sono cambiate tante cose. Se ne andranno i brasiliani, che tornano a casa, gli altri dovrebbero restare, ci sono già nomi importanti sulla porta (Le Roux o Stankovic), ma servono nuovi euro. Per questo oggi verrà lanciata «un crowfunding, perché questa squadra va mantenuta, va salvata, va difesa».

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CHE PARTITA Come in campo le due squadre, Perugia e Modena, hanno difeso l’impossibile per oltre due ore di battaglia in una delle gare più incredibili degli ultimi anni, con un Earvin Ngapeth semplicemente straordinario (29 punti e 57% in attacco!) che come uno stregone della schiacciata , si è fatto guidare in una danza mistica dal suo infinito talento. Dietro lui tutta Modena concreta e spietata. Più cinica di un anno fa. Che riemerge dalle sue ceneri: come nel tiebreak quando stava sotto 4-0, ancora 8-3. Sembrava sul punto di capitolare, prima di infilare l’angolo vincente. Quello che la consacra fra i grandissimi (solo tre volte si è realizzato il triplete nella storia). Domani ne inizierà un’altra. Forse senza Lorenzetti. Da queste parti non sarà mai banale.

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