È stato il primo acquisto dell’estate e ha iniziato la preparazione fin dai primi di luglio. Giorno dopo giorno ha conosciuto i nuovi compagni e visto la rosa rinforzarsi e ora Miralem Pjanic scalpita: «Lavoriamo da un mese, il campionato si avvicina e ci stiamo preparando bene – spiega ai microfoni di Sky Sport e Mediaset – Abbiamo ancora qualche giorno per perfezionare alcuni dettagli e non vedo l’ora di iniziare. Questa era già una bella squadra, che ha vinto per cinque anni di fila e ancora una volta la società ha costruito una rosa forte, ma dovremo dimostrarlo sul campo fin dalla prima di campionato, anche se affronteremo una avversario come la Fiorentina. Ogni anno la Juve ha la pressione di raggiungere certi obiettivi, ma la squadra e il mister sanno come gestirla e noi nuovi arrivati li seguiremo, mettendoci a disposizione».
E Miralem l’ha fatto immediatamente, dimostrandosi subito duttile e pronto a soddisfare le richieste di Allegri: «Finora ho giocato sia da trequartista che davanti alla difesa. Ovviamente sono ruoli diversi, ma mi piacciono entrambi Contro il West Ham ho giocato da regista e mi trovo bene, anche se dobbiamo affinare ancora i meccanismi e proveremo a farlo già dalla prossima gara. Il paragone con Pirlo? È un giocatore eccezionale che ho sempre ammirato. Raggiungere il suo livello è uno dei miei obiettivi».
Rispetto al Maestro, il bosniaco ha caratteristiche differenti, ma li accumuna il talento sui calci piazzati. E da questo punto di vista sarà interessante vedere chi sarà di volta in volta il tiratore prescelto: «Non è una gara, l’importante è che chi batte se la senta e sia convinto di poter segnare. Per me è importante che vinca la squadra, anche se naturalmente spero di poter segnare molto su punizione».
Le doti balistiche di Pjanic saranno una preziosa arma in più anche in Champions, dove «l’obiettivo è andare il più lontano possibile. In questi anni la Juve ha dimostrato di essere al livello delle più forti. Intanto pensiamo alla fase a gironi, poi dagli ottavi in avanti può succedere di tutto e spesso sono i dettagli a fare la differenza».
Inevitabile la domanda su Pogba, il cui trasferimento al Manchester United è stato fficializzato nelal notte: «Paul qui ha fatto molto bene – sottolinea Miralem – lasciando un bel ricordo alla società, ai tifosi e ai compagni. A volte arriva il momento in cui un giocatore sente di dover cambiare aria e gli faccio un grande in bocca al lupo».
Da Paul a Paulo… L’intesa con Dybala sembra sia stata cementata negli anni, quando invece è appena un mese che Miralem e la Joya giocano insieme: «Con Paulo mi trovo molto bene, legge le mie giocate in anticipo ed è facile giocare con uno come lui, ma tutti gli attaccanti sono fortissimi e non sarà facile scegliere per il mister. Cercherò di dare loro palloni buoni, perché loro sapranno come sfruttarli».
Intanto dei “palloni buoni”, durante il precampionato, li ha scodellati per il suo amico Benatia, con cui Pjanic ha un legame molto stretto «fin dai tempi di Roma. Lui è rimasto un solo anno, ma siamo rimasti in contatto e sapevo che sarebbe voluto tornare in Italia. Sono contento che sia qui, perché ha qualità e ci darà una grande mano durante la stagione».
Per entrambi tornare all’Olimpico e affrontare i giallorossi sarà un’emozione particolare: «Mi aspetto una partita difficilissima – conclude il centrocampista – contro una squadra molto forte, guidata da un ottimo tecnico. A Roma ho passato cinque anni bellissimi e sarà una partita speciale per me, ma ora indosso un’altra maglia e farò di tutto per vincere».