#OppositionWatch: il Torino

Conosciamo meglio i nostri avversari nel Derby della Mole

La Signora torna in campo domani alle 15 allo Stadio Olimpico “Grande Torino” per il 143° Derby della Mole della propria storia in Serie A: andiamo a conoscere meglio la formazione granata di Sinisa Mihajlovic, aiutandoci con l’impiego delle statistiche.

I PRECEDENTI

Su 142 precedenti, la Juve è nettamente avanti con 66 successi, 41 pareggi e sole 35 vittorie granata. Nei 71 derby giocati in casa del Torino, le vittorie bianconere sono 29, oltre a 23 pareggi.

Il Torino ha perso quattro degli ultimi sei derby giocati in dicembre (oltre a due pareggi) realizzando complessivamente una sola rete e non batte la Juve in questo mese dal 1976. Nel complesso, i granata sono usciti sconfitti in sei degli ultimi sette derby disputati in casa nella massima serie; ne avevano persi altrettanti nelle precedenti 17 stracittadine nel massimo campionato.

Il punteggio che si è ripetuto con maggior frequenza nei precedenti nel massimo campionato tra le due squadre è il pareggio a reti bianche (19 volte, l’ultimo dei quali nel febbraio 2008). Da allora, i Bianconeri sono andati a segno in tutte le ultime 10 stracittadine in Serie A, realizzando 18 gol (1,8 di media a gara) con un parziale di nove successi ed una sola sconfitta.

COME ARRIVA ALLA SFIDA IL TORINO

Dopo 15 giornate, il Torino è in settima posizione con 25 punti, frutto di sette vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte. La squadra di Mihajlovic è rimasta a secco nell’ultima contro la Sampdoria dopo aver segnato per nove giornate consecutive, con un totale di 23 reti, in media 2,6 a partita.

I granata, con cinque vittorie e due pareggi, sono ancora imbattuti in casa in questa stagione, ma hanno mantenuto la porta inviolata una sola volta in sette incontri all’Olimpico, in occasione dello 0-0 con l’Empoli.

Il Toro è molto prolifico nei primi tempi, con 14 gol realizzati finora (13 quelli bianconeri); nel complesso la formazione granata dispone della terza miglior media realizzativa della Serie A (18%), dietro Milan e Cagliari.

24 gol granata sono arrivati su azione in movimento: in Serie A nessuno ha fatto meglio. La squadra di Mihajlovic, però, è anche quella che ha subito più gol di testa (sette) con il 32% di reti al passivo giunte da calcio d’angolo.

Con cinque rigori concessi, il Toro è anche la seconda squadra del campionato ad aver usufruito di più tiri dal dischetto, alle spalle della Roma, a quota otto.

FOCUS ON

Due gli ex bianconeri tra i granata: Iago Falque (finora sette reti, di cui sei in casa, comprese due doppiette) ha giocato nella Primavera bianconera senza mai esordire in Prima squadra; mentre Emiliano Moretti ha collezionato otto presenze in maglia bianconera nella Serie A 2002/03.

Adem Ljajic ha messo la firma su otto gol granata nelle ultime otto partite giocate in campionato (cinque reti e tre assist); la Juve è l’unica avversaria affrontata più di sei volte in Serie A contro cui l’attaccante serbo non ha mai segnato.

Andrea Belotti è rimasto a secco nelle ultime due partite giocate dopo aver siglato cinque gol nelle precedenti quattro. Il suo bottino è fermo a dieci gol complessivi: quattro di sinistro, tre di destro e tre di testa. L’attaccante classe ’93 ha una media di un gol ogni 109 minuti di gioco ed è il terzo giocatore di Serie A come numero di conclusioni nello specchio (20) nonché il secondo come numero di falli subiti (41).

In 13 presenze in campionato, il portiere granata Joe Hart ha neutralizzato il 73% delle conclusioni subite, subendo 15 reti e mantenendo la porta inviolata in tre occasioni.

In otto precedenti da allenatore, Sinisa Mihajlovic non ha mai battuto Massimiliano Allegri: sei le vittorie dell’attuale miste bianconero, oltre a due pareggi. In generale, in 11 confronti contro la Juventus, il tecnico serbo ha vinto una sola volta, alla guida del Catania nel 2009.

COME GIOCA IL TORINO

Sinisa Mihajlovic schiera la sua formazione con un 4-3-3 piuttosto offensivo: di fronte a Hart, agisce solitamente la coppia centrale composta da Castan e Rossettini (con Bovo come alternativa). Sulle fasce, sono Barreca e Zappacosta i prescelti abituali, rispettivamente a sinistra e a destra. Linea mediana composta da Valdifiori in cabina di regia, affiancato dalle mezzali Baselli e Benassi; tridente offensivo di cui Belotti è il terminale, con Ljajic a sinistra e Falque sulla destra.

Prima alternativa al “Gallo” in attacco è l’argentino Maxi Lopez, mentre l’altro argentino, il giovane Boye, spesso viene inserito come punta in più in situazioni di svantaggio o come sostituito di Falque. Nella ripresa, in più occasioni hanno trovato spazio anche Obi e Acquah come sostituti di Baselli e Benassi, quando il tecnico serbo ha avuto bisogno di un centrocampo più muscolare.