PAGELLIBUS / Atletico Madrid-Juve 2-0

Szczesny 7
Fa tutto quello può, anche di più.

De Sciglio 4
Semplicemente queste partite non sono per uno del suo livello.

Bonucci 4,5
Pesa la sceneggiata (vergognosa) sul primo gol in cui cade con troppa facilità:
Ma cosa cazzo ti butti? resta in piedi! (aggiungere bestemmie a piacimento)

Chiellini 5
Una follia che manda in porta Costa, la solita prestazione guerriera ma sofferta come non mai.

Alex Sandro 5
Sbaglia molto, poi prova a reggere la pressione. 

Bentancur 5
Sovrastato, si fa fatica a ricordare le cose fatte bene.

Pjanic 5,5
Forse la febbre, forse il centrocampo avversario (tosto e pressante ma non top) prova a ragionare: a volte lo fa male lui, a volte i suoi la pensano diversamente

Matuidi 5
Il livello e l’intensità si alzano e lui perde palloni come una tasca bucata perde monetine.

Dybala 6
Il migliore: si sbatte, ci mette il fisico e la tecnica, si abbassa a cercare palloni nascosti come un cane da tartufo.

Cristiano Ronaldo 5
Ci prova contro tutti, a volte anche contro i suoi compagni.

Mandzukic 4
Impalpabile. E come sempre non sostituibile per editto.

Emre Can sv

Bernardeschi 6
Buon impatto, ma certo che cambiare una partita compromessa in 10 minuti è grazia che bacia pochi.

Cancelo sv
Un cambio cialtrone, all’84° da disperati.

Allegri 2
2 punti sono la scusante di un centrocampo ridotto all’osso con Khedira out (ma affidabile non lo è più da un anno e mezzo), Pjanic febbricitante e come cambio il solo Can.
Poi grandi applausi all’Atletico e a Simeone, che ha avuto il grandissimo merito di non arrendersi agli episodi sfortunati.
Il resto è quello che vediamo da troppo tempo: ritmo scarso, personalità poca, quanto basta, speculazione anche con l’ultima in classifica in Italia. Non ci si può aspettare che tutto cambi in una sera di fine febbraio. Non può sempre andare bene.
Si può perdere in molti modi, scegliere di farlo avendo il braccino corto è il modo peggiore (il penoso ingresso di Cancelo all’84° dovrà restare nella memoria), soprattutto col materiale che questa società ha messo in mano all’allenatore. Aggravante è l’aver perso contro una squadra che sanno tutti benissimo come gioca.
Stasera era fondamentale segnare almeno un gol, e invece abbiamo visto tutti come ha giocato la Juve, una timida reazione si è vista solo sul 2-0, con niente da perdere, e questo è forse l’unico appiglio per il ritorno: la partita folle senza più niente da chiedere.
Già agli ottavi…

“L’uomo più furbo del mondo, conquistatore instancabile e attento ha avuto donne di tutti i paesi donne che aspettano il ritorno l’unica donna che ha tanto amato gli ha voltato lo sguardo un incontro all’ultimo bacio con lei non poteva rifarlo”;
Al nostro uomo più furbo gli manca un passo per perdere la coppa.
Questa volta non ci sono più scuse, perché non si deve vincere per forza, ma non si può perdere senza averci provato.