Perin 7
Bene nelle uscite basse e alte e decisivo sul tiro di Sansone che devia sul palo.
De Sciglio 5
Soffre Dijks sulla destra. Serve altro?
Bonucci 5,5
Meno lucido del solito
Rugani 6
The book is on the table, the ball is in the box, either ball or ankle.
I fondamentali ci sono, così Allegri e Persico sono accontentati.
Alex Sandro 4
L’impegno non manca ma non basta. Se guidasse le ambulanze metterebbe
sotto il malato dopo averlo scaricato fuori dal pronto soccorso.
Disastroso. Unico guizzo quando si butta a corpo morto sul tiro a botta sicura di Mbaye.
Cancelo 5,5
Qualche lampo. A centrocampo è impalpabile, da terzino invece torna a far intravedere qualcosa. Col Bologna basta e avanza.
Bentancur 6
Tra il primo e il secondo tempo gli cambiano la testa come i robot de “Grandi Magazzini” e svolta.
Matuidi 6
Negli occhi di CR7 tutta la disperazione quando prova a dialogare con lui e riceve indietro palloni sparati a mille.
È un peccato perché se avesse piedi non diciamo sopraffini ma normali
potrebbe sfruttare la grande capacità di inserimento e scatto.
Bernardeschi 5,5
È voglioso e inquieto come Luana, la casalinga di Rovigo. Si accentra
molto, cerca il pallone ma poi una volta ricevuto fa poco e male. Rende
meglio sulla fascia.
Bene per l’impegno che lo porta a 10 cm dal gol
(che nasce da una sua iniziativa quando si decentra) per la riuscita
tocca lavorarci ancora.
Cristiano Ronaldo 5
Oggi più abbacchio che capra.
Mandzukic 5
I grandi traversoni che si fanno sui prati dei parchi col supertele,
questo ci rimarrà della partita del capitano. Oltre i 90 minuti di
cagnara con Mbaye.
Dybala 7
Vicino alla porta è un cecchino. Se non facesse il mediano potrebbe farci un pensierino…
Pjanic sv
La cosa migliore che fa è l’assist di tacco per il tiro di Sansone.
Chiellini sv
Si scrive “Chiellini”, si legge “Barzagli”.
Allegri 5
C’è perplessità: era la prima partita di preparazione al 12 marzo o semplicemente la giornata 25 di campionato?
Allegri da la risposta in campo minestrando alla grande e proponendo
una formazione indecifrabile come sempre (fattore che ha svariati pro)
con la prova di Cancelo terzino, ma fondamentalmente che lascia al
Bologna il compito di decidere lo spartito e il ritmo della gara con una
quasi totale rinuncia all’attacco se non fosse per la bella iniziativa
di Bernardeschi. Il risultato dice che il primo tempo la Juve subisce 9
tiri, record stagionale.
Un plot a cui siamo abituati ormai e che, come il pesce ratto, ha estimatori e detrattori, discorso ruminato mille volte.
Alla fine la Juve vince perché un attaccante dai piedi sopraffini si
trova in area al momento giusto invece di mordere le caviglie dei
centrocampisti avversari e non sbaglia segnando il gol partita. Il
mismatch di valori in partite come queste è al limite del “mischiamo le
squadre” anche se in campo spesso non si avverte.
Nota positiva è che lo score finale permetterà di andare a Napoli con almeno 13 punti di rassicurante vantaggio.
Il mister ci saluta col più classico finale, che è come l’Alba chiara per Vasco o Urlando contro il cielo di Ligabue: La Barzagliata. Fuori Bernardeschi dentro Chiellini a difendere il fortino. Contro questo Bologna.