Szczesny 6, 5
Attento e presente.
De Sciglio 6,5
Sprazzi di Brasile nei suoi piedi. In fiducia totale e crescente. Intelligente nel capire quando spingere e quando fermarsi.
Barzagli 6,5
Aritmia per noi quando Donsah lo salta secco con difficoltà livello principiante, per il resto chiude bene e con attenzione. Rinnovo sì, ma coi patti chiari e firmati.
Benatia 7
Copio e incollo le ultime pagelle: sindaco della difesa.
Alex Sandro 7
Quanto era mancato. Movimenti giusti, offende impietoso squartando il Bologna a poppa. Sublime negli stop e maestro nel controllo palla. Vietargli l’espatrio tra i buoni propositi del 2018.
Khedira 5
Mobilità da ospizio e ossigeno in riserva dopo 15 minuti.
Oggi come oggi un medico di condotta si farebbe degli scrupoli pure a rilasciargli un certificato di sana e robusta costituzione.
Pjanic 7
Entra col piglio di chi ha poca voglia, sbaglia i primi palloni, poi fa click e decide che la palla è la sua, stile “who’s your daddy?”
Gol a 4 mani con Mirante che sulla punizione prende il secondo spettacolo, poi invito meraviglioso per Mandzukic.
Matuidi 7
Volano della Juve targata secondo semestre ‘17, immagazzina tutta l’energia possibile e la distribuisce per il campo senza sosta. Un gruppo di continuità con le gambe, che fa pure gol.
Douglas Costa 6,5
Donadoni gli mette 3 uomini addosso e lui si dibatte per liberarsi con alterne fortune. Offre però molte soluzioni e crea buchi neri nello schieramento del Bologna. Irrinunciabile.
Higuain 5,5
Meno preciso del solito e meno centrale al gioco. Non manca mai l’impegno, si vede dalla voglia di venirsi a prendere i palloni (e i calcioni) a metà campo, ma le frecce arrivano spompe al bersaglio. La soluzione che vede Mandzukic più accentrato lo rende come un castrato in un harem.
Mandzukic 7
Partita di qualità e sostanza. Partiamo dal gol: controllo eccezionale che per giustizia dovrebbe valere come assist e mancino in porta. Rispetto a sabato scorso è un coltello a cui hanno riaffilato la lama.
In fase difensiva copre con efficacia. Non sbrocca nonostante le botte prese.
Messo in un ruolo più congeniale il suo rendimento si eleva sensibilmente, “il calcio è un gioco semplice”®️
Bernardeschi sv
Dybala sv
Qualche numero e scatto dei suoi a partita chiusa.
Marchisio sv
I selfie sui social non sono immagini di repertorio.
Allegri 7
Coerente con Dybala, sposta leggermente il tiro mettendo a fuoco la Juve del “nuovo campionato” cominciato 2 settimane fa. Dettagli, che ai massimi livelli fanno la differenza.
La difesa trova la quadra, per la sesta volta di fila non prende gol ma soprattutto rischia pochissimo, quasi nulla.
Riporta Mandzukic ad un ruolo più consono, lancia, si spera definitivamente, Douglas Costa aumentando i nostri “cosa sarebbe stato se…” mentre ripensiamo a sabato scorso e osserviamo altri bianconeri battere l’Inter, anche se ogni partita è un mondo separato.
La squadra prende forma, ha una sua coerenza, una linea guida, qualcosa di riconoscibile, una traccia, una spina dorsale. E in mezzo a tutto questo trambusto si ritrova a -1 dalla cima (avendo battuto la capolista) nell’impressione generale, costante come un rumore di fondo, che si stia rendendo ancora al 70% e che spetti solo alla Juve decidere quando vincere questo ennesimo e bellissimo scudetto.
Impressionante contare quanti uomini mancassero oggi, e nonostante questo verificare la qualità messa in campo e quella di cui questa rosa dispone.