Szczesny 7,5
Passa i primi 45’ solitario in campo come Macaulay Culkin in “mamma ho perso l’aereo”
Mette ko gli avversari con 2 interventi con I maiuscola e grassettata, il secondo prodigioso con l’aiuto del palo.
Barzagli 7
Praticamente perfetto in ogni intervento. Bene da terzino con compiti esclusivamente difensivi, chiude centralmente quando serve, e stasera serve.
Benatia 6,5
Grazie a lui ormai la difesa è tornata ad essere una roccaforte.
Soffre Pavoletti, ma meno di quanto lo soffra Chiellini, è preciso in chiusura.
Chiellini 5
Turbante ennesimo in carriera in una delle serate più imprecise.
Si perde Pavoletti male spesso e volentieri, sbaglia passaggi facili a pochi metri. C’è la solita grinta, la lotta, il coltello addentato che serviva in una partita come questa.
Alex Sandro 5,5
Inizia bene come quasi tutta la Juve, è ispirato e metta la sua bandiera sulla fascia. Si spegne mentalmente insieme agli altri, perde una quantità di palloni da far invidia al Motta dei bei tempi.
Rimane a lottare per inerzia.
Khedira 5
Szczesny lo prepara definitivamente per il museo egizio.
Pjanic 5,5
Meno lucido del solito, azzannato alle caviglie dai sardi, spreca un contropiede che poteva valere ossigeno e parecchi palloni che di solito gestisce bene. Spesso costretto a rincorrere i giocatori del Cagliari.
Matuidi 5
Si innervosisce comprensibilmente e poi perde la sua solita bussola che farebbe ricredere due grandi antropologi come Eranio o Pecci.
Bernardeschi 6,5
Bello quando all’inizio si prende la partita, si propone, chiede la palla, partecipa da attore protagonista, ma è un film che dura poco e vede il suo palo che esalta le sue capacità di calcio.
Bravissimo a farsi trovare nel cm quadrato giusto a 15’ dalla fine, sciagurato qualche minuto dopo quando svolazza come l’ape maia a braccia larghe in area in una specie di balletto sgraziato: per sua e nostra fortuna Calvarese non vede e non vuole rivedere.
Dybala 5,5
Passo indietro abbondante fino a quando resta in campo.
Esce piangendo, non è l’unico.
Higuain 5
La Sardegna è terra di grandi formaggi stagionati.
Gonzalo non lo sa e mette in scena la piece teatrale dal titolo “lo stracchino” per tutti i 90 minuti.
Buone vacanze a lui, ne ha bisogno.
Douglas Costa 7
Uno dei pochi in rosa in grado di strappare la partita.
Non solo l’azione del gol dove semina un paio di avversari e in 5 metri glie ne prende 2, ma la sua è la rivoluzione in campo.
Costringe Lopez a mettergli 2 uomini sempre dietro. Una cosa del genere non si vedeva dai tempi di Boss Hogg con Bo e Luke
Mandzukic 6
In un momento di estremo disordine entra a fare quello che non doveva fare per sostituire chi non doveva sostituire.
100% sacrificio per lui e in questo senso è l’uomo giusto per quello che serviva in quel momento.
Lichtsteiner sv
Allegri 5
La partita inizia bene poi si assiste ad una morte agonizzante del cigno.
Un balletto sgradito, sgradevole e difficilmente sopportabile.
Il Cagliari gioca una di quelle partite rognose, non solo puramente difensiva, una partita che che da spettatore, mentre la guardi col passare dei minuti, cominci a convincerti che si possa anche perdere, come successo già altre volte.
I cambi forzati sistemano alcune cose, ma è serata in cui salvare le penne piuttosto che allisciarsele.
La vittoria arriva grazie ad un’invenzione di Costa, ad un convincente Bernardeschi ed ad un arbitro che prende un abbaglio: nulla di grave eh, cose che capitano anche nell’era del VAR.
Preoccupante la tenuta fisica e mentale: il Cagliari corre e pressa il doppio, e contrariamente a quanto si pensa e spera non cala alla distanza, inoltre la Juve comincia davvero bene, ma una volta che se ne va la luce è buio pesto e riprendere in mano la partita è impresa impossibile.
Ci resta da attendere per sapere quanto dureranno le vacanze forzate di Dybala, nel frattempo rimane l’amletico dubbio di come coniugare il centrocampo a 3 con la linea avanzata in cui l’argentino è castrato come un gatto troppo intraprendente.
Lasciare fuori Matuidi è difficile, Dybala pure. E anche tenere seduto Costa richiede fegato e non poco.
Il mister ha 15 giorni per pensarci, saranno vacanze lavoro.