PAGELLIBUS / Fiorentina-Juve 0-3

Szczesny 6,5
Non chiamato a miracola, una di quelle serate che non finisce nei vangeli.

De Sciglio 7
Basterebbe dire che Chiesa, l’astro nascente che dovrebbe rinverdire i fasti italici antichi, non lo passa mai. E con “mai” intendiamo dire MAI.
L’autostima si impenna.

Bonucci 6,5
Non suda ma lotta, chiude bene quando e dove deve, ma è un lavoro di normale amministrazione.

Chiellini 7,5
È la sua Juve, ai piedi di un giocatore in stato di onnipotenza. Si mette a segnare ma impressiona la concentrazione massima dal 1° al 92°, senza sbalzi di tensione. Inumano.

Cancelo 7
Parte a sinistra si vede che non è proprio il suo habitat ma da bravo Chamaeleonidae Rafinesque si adatta a qualunque sfondo e ambiente con la caratteristica di diventarne padrone in pochissimo tempo. Praticamente spiana chiunque provi a mettersi davanti, tipo Bud Spencer ne “lo chiamavano bulldozer”.
Nel secondo tempo si dedica all’autoerotismo dannunziano e cala lentamente.

Cuadrado 6,5
Partita ordinata, che testimonia l’applicazione tattica ormai profusa dal ricciolone colombiana negli ultimi anni. Sarà l’età…

Bentancur 7,5
Gli anni che ha se li porta male… e nel calcio è un bene.
Passa in 20 minuti dalla timidezza alla saggia prepotenza, senza sprechi, senza sboronate da ragazzone. Gioca perché è maturo, è maturo perchè gioca.
L’anno scorso Allegri lo chiamava “il ragazzino”, oggi è titolare preziosissimo.
21 anni e dimostrarne 30. Signore e signori godiamocelo a lungo.

Matuidi 6
Sturareggia in mezzo al campo.

Dybala 6,5
Immaginate un grande attore di teatro che si presta a fare da suggeritore;
questo è il Paulo Dybala del tardo autunno 2018. Fa un passo indietro, si rimbocca le maniche, si butta nella mischia, accetta il duello fisico, molla il fioretto per la clava, abbandona lo scontro dialettico raffinato per la parolaccia e l’insulto libero come Nanni Moretti in “sogni d’oro”, con Allegri nel ruolo di Tatti Sanguinetti. Il bracciante lucano, il pastore abruzzese e la modesta casalinga di Treviso approvano.

Mandzukic 6
Restando ai film di Bud Spencer ricorda la scena del coro in “Altrimenti ci arrabbiamo”: voglioso ma lo spartito dice altro. Apprezzabile l’affidabilità e l’impegno quando va a fare il quarto di centrocampo.

Cristiano Ronaldo 6,5
Cannibale sazio, ma sempre cannibale. E non ha ancora cominciato a centrare la porta su punizione.

 

Bernardeschi SV

Douglas Costa SV

Kean SV

 

Allegri 6,5
Si permette il lusso di vincerla senza cambi fino all’80° quattro giorni dopo la champions.
Guida la corazzata verso uno score che recita: “40 punti su 42” mai nessuno come questa Juve e il dato è in continuo aggiornamento.
Parlando chiaro è un atteggiamento quasi strafottente che Allegri si può permettere viste le distanze siderali tra lui e gli altri, uno scontro impari da sembrare irreale ma che va goduto sino all’ultimo sorso, perché tutti i boccali, anche quelli più capienti, non restano pieni per sempre.
Quella di Firenze, da qualsiasi parte la si guardi, è una delle 4/5 trasferte più temibili ogni anno. 0-3 e tanti saluti.

PS un abbraccio a Mariella e Riccardo Scirea. Non potremo mai capire fino in fondo il loro dolore, ma possiamo provare per un attimo a farli sentire meno soli.