Szczesny sv
Se fosse rimasto negli spogliatoi nessuno se ne sarebbe accorto.
De Sciglio 6
Coi rivetti ai piedi, inchiodato in difesa, si scioglie col passare dei minuti. Fa bene dietro ma non spinge davanti. La base c’è, ora deve costruire il resto.
Benatia 7
Continua nel periodo “diointerra”. Padrone e signore della difesa. Facilitato da un avversario che rinuncia totalmente alla fase offensiva. Quando è in questa condizione, negli anticipi è imbattibile. Non è un caso se siamo alla quinta presenza di fila e sono 5 partite con zero gol presi.
Chiellini 7
Grande lotta, zero errori e interventi tutti giusti: mette in chiaro le cose subito, una spallata davanti, un dietro, come chi parcheggia ed è alle prime armi, ma funziona.
Asamoah 6,5
Qualche errore che chiama la bestemmia vestita (con la mente che torna all’Inter Juve dello scorso campionato) seminati in mezzo ad una partita eccellente: chiude e apre, c’è dietro, si lancia arrembante davanti. “Arrembante” per gli standard di Asa.
Khedira 6,5
In netta ripresa. Martedì ad Atene l’abbiamo visto ciondolare per il campo con l’andatura di uno che va fare jogging dopo aver mangiato da Mannechenpix… ce lo siamo sorbiti in Grecia come tassa per vederlo seduto stasera… e invece oggi è sembrato di nuovo un giocatore di calcio.
Pjanic 5,5
Molto bene in chiusura, prende in mano il gioco, dalla metà del primo tempo in poi, perde palloni stupidi. C’è con la testa, meno col fisico ma è l’unico con l’interruttore in mano
Matuidi 6
Allegri lo scarica dalle tasse come scudiero.
È l’amico che porti in giro sempre anche se non mette la macchina: in caso di rissa sai che lo avrai sempre al tuo fianco.
Cuadrado 7
Sorci verdi per tutti, offre lui. In serata top rincoglionisce i difensori nerazzurri che provano a fermarlo e ci riescono azzoppandolo il più delle volte. Una delle sue migliori partite bianconere.
Higuain 5,5
Serata così così. Lodevole come sappia quando togliersi dal riflettore e accompagnare gli assoli altrui. Mette un paio di palloni splendidi, ma in generale sotto la sua (alta) media.
Mandzukic 5
Gioca punta e si muove meglio nel suo habitat. Prende una traversa e cosa vuoi dire… è sfiga, ma sulle altre 3 occasioni che sciupa tirando una volta in bocca ad Handanovic un’altra sbagliando lo stop e un’altra ancora scivolando come un giocatore di calcio saponato non ha scuse. C’è gente che sta ancora in giro a cercare le palle che gli sono cadute per terra. Peccato, perché in partite tirate come queste la vittoria passa da certe occasioni, e certi particolari.
Dybala 5
Periodo no, solo 15′ per lui ma è come un accendino senza gas: qualche scintilla ma niente fiamma.
Bentancur sv
Allegri 5
Finisce la partita con la convinzione di essere più forti e la sensazione che con poco in più si potesse vincere.
Delle ultime 3 partite era quella “meno” importante e Allegri teneva a vincerla ma molto più a non perderla.
La nota positiva è che finalmente si ricomincia a vedere la Juve compatta, convinta, serrata dietro, fisicamente in decollo nonostante la trasferta europea (con l’Inter rimasta a Milano a preparare la partita in tranquillità).
Da qui la formazione: Il professionista è lui, ma piange il cuore vedere 2 brasiliani in panchina per 90 minuti (più gli altri), il primo cambio a 15′ dalla fine, la rinuncia al terzo, una partita con un avversario sì forte ma inferiore (massima stima per Spalletti e il lavoro che sta facendo) bloccata, senza mai una vera svolta.
È che si vorrebbe vincere sempre… e non voler firmare per il pari nemmeno a briscola. Il minimo, se tifi Juve.