Chiellini guerriero e il classico finale che non stanca mai
Buffon 6,5
Interviene pulito su tutti i palloni, c’è sempre, para quello che c’è da parare.
Lichtsteiner 6,5
Impreciso ma efficace (un paio di cross in orbita as usual), Perisic è ammansito, missione compiuta.
Bonucci 6,5
Parte che sembra svagato come gli capita ultimamente, ma gestisce bene 2 palloni “hot” e capisci che c’è con la testa. Col tempo si centra e non sbaglia più un’uscita.
Chiellini 8
Guerriero meraviglioso, il migliore in campo. Piedi alla Dario Argento quando prova a impostare ma non sbaglia un anticipo. Si affronta contro marcantoni grossi come lui: non passano mai. Icardi deve girargli lontano. Manda fin da subito un messaggio chiaro: “questa è una guerra e io sono venuto con l’elmetto, e sotto una testa ancora più dura dell’elmetto stesso.” (parola più, parola meno®)
Quando è in forma e annusa l’odore della partita e ancora un difensore irrinunciabile.
Alex Sandro 6,5
Imballato e bloccato all’inizio anche grazie allo schieramento scelto da Pioli che intasa le fasce, si scioglie e sgroppa col passare dei minuti. Fa un numero pazzesco nel secondo tempo in cui nasconde il pallone letteralmente per un paio di secondi.
Khedira 7
Rinato, nell’atteggiamento e nel modulo. Rinato perché lancia il pressing molto spesso per primo, non perde la testa, gioca calmo (halmo) anche in mezzo alla tempesta di centrocampo e ai calcioni che gli rifilano gli impuniti giocatori di nerazzurro vestito.
Pjanic 7
A 2 all’inizio, poi play basso davanti alla difesa quando entra Marchisio. Insieme al tunisino di Germania è il bianconero che corre di più. Presente sempre, sfiora il gol, e in generale sembra nato per quel ruolo. Nel primo tempo affoga a tratti nel traffico di centrocampo, nel secondo invece scala una marcia mette la freccia e trova la sua corsia ideale.
Cuadrado 7
Beccantini dice che il calcio è 50% scienza e 50% riffa, casualità.
La dimostrazione è nello splendido siluro di Cuadrado a fine PT, fin lì il peggiore in campo.
Peggiore per i soliti motivi: tanta corsa e impegno stella di papà, il ragazzo si applica ma sbatte la testa contro il vetro come una mosca: sempre la scelta sbagliata al momento giusto.
Ma stasera gli si perdona tutto, se dal cilindro, sopra alla capigliatura da telespalla bob, tira fuori dei conigli come quello di stasera: una bordata che se Handanovic l’avesse intercettata sarebbe rimasto stordito per mezz’ora.
Dybala 7
Cresce di qualità, in vista del mese più atteso dal popolo gobbo, ovvero marzo. In palla, i primi 20 minuti sono da esporre al museo in loop. Gioca, sguscia, non lo vede nessuno degli avversari, sfiora il gol con una rovesciata in area (qualcuno in Rai ha detto che abbiamo tirato solo da fuori area… bere meno please). Finito lo show comincia a giocare per la squadra. Cala di livello alla distanza ma ottima partita.
Mandzukic 6,5
Asfissiato si libera come Houdini delle tenaglie al limite del regolamento (spesso anche oltre). Non è la sua migliore partita, si prende qualche rischio di troppo (come quando sfiora il rigore su Icardi, sfiora perché prende il pallone), ma giudicato da centrocampista avanzato la sua prestazione è più che positiva.
Finisce coi crampi, ma Allegri non lo toglie manco sotto ricatto.
Higuain 6,5
Ha poco spazio nella difesa a 3 che Pioli imbastisce. Super controllato, gioca per la squadra in maniera esemplare come sempre. Ha la colpa (si parla ironicamente eh…) di non inventarsi dal nulla il solito capolavoro.
Marchisio 6
Gioca mezzala e manda indietro Pjanic a dirigere il traffico. In 20 minuti fa molto spesso area-area giocando e gestendo parecchi palloni.
Dani Alves SV
La lontananza da Torino deve avergli fatto perdere la cognizione del tempo e del calendario. Entra svagato come nemmeno al calcetto con gli amici. Entra al posto di Licht come esterno ma lui se ne fotte e gioca regista. Curioso di vederlo titolare nel 4231
Rugani SV
Entra a dare centimetri gli ultimi 10 minuti recupero compreso
Allegri 7
Va dato merito a Pioli di aver preparato bene la partita intasando la fascia di AS/Mandzukic togliendo il fiato soprattuto nel PT a quei due. Dall’altra parte invece Cuadrado gode di libertà che sfrutta male fino al 45° dove segna uno splendido gol, completamente dimenticato dalla difesa interista.
Stanis La Rochelle l’avrebbe definito un match “molto poco italiano”: squadre aperte che hanno a giocato prima a darsele piuttosto che a non prenderle.
La Juve avrebbe potuto chiudere molto prima la partita, in questo il mister c’entra poco. La squadra tiene botta e il secondo tempo non rischia nulla e Buffon è inoperoso.
Bravo Allegri a mettere Marchisio e abbassare Pjanic, lo scudo funziona e la Juve rischia ancora meno.
Primo test ignorante per questo nuovo modulo, Allegri si è dimostrato flessibile e capace di prepararla bene anche se resta l’impressione che nel giro palla ci sia ancora molto da migliorare, quando la Juve è messa sotto pressione va troppo in difficoltà. Chiariamo: capita a tutte le squadre, ma la Juve ancora soffre troppo.
– 22 a Marzo. Nel frattempo fanno 28 (VENTOTTO) vittorie di fila allo stadium…
PS Bravo come sempre a dribblare le polemiche inevitabili sull’arbitraggio (sono il grande classico che non stanca mai, come le polemiche con Rizzoli a fine partita, mi sarei sorpreso se non ci fossero state)