Szczesny 6
Non interviene mai a salvare la baracca ma la custodisce bene.
Cancelo 7
Genio e sregolatezza. Tradotto: colpi da campione e sciocchezze, ma
prevalgono i picchi in cui si beve Vrsaliko, sdraia Asamoah,
rincoglionisce qualsiasi ex, mette sulla testa del croato la palla che
vale 3 punti.
Bonucci 6,5
Qualche incertezza che sistema nel corso della partita.
Chiellini 7,5
Un paio di interventi che valgono il 2-0. Mostruoso e dominante, ci si
aspetta sempre che da un momento all’altro si strappi la maglietta e
diventi verde.
De Sciglio 6,5
Spinte in fascia, tacchi, coraggio per Mattia in serata da calcio bailado di spiaggia.
Bentancur 6
Più bassi che alti. Assente ingiustificato per la prima mezzo’ora, si sveglia poi e si vede.
Pjanic 5
L’Italia si ferma al 5° del primo tempo per vedere se stavolta riuscirà
a prendere il secondo giallo… partita compassata da chi è in riserva,
non solo per colpa dell’ammonizione, e non può sgasare tanto.
Matuidi 6
Gusto intenso, come una cialda di caffè, non molla un attimo e si
esalta nel secondo tempo quando aumenta il pressing di tutta la squadra
Lancio squisito per Cancelo da cui nasce il gol ma 2 sciocchezze
disgraziate quando si perde lo juventinissimo Gagliardini e poi fa
l’assist a Politano. Per fortuna è Sant’Ambrogio e a Milano è festa.
Dybala 6,5
Fa cose non da lui, ci mette la faccia il corpo e stasera anche la testa con un paio di inserimenti da centravanti d’area pura.
Non è il suo ruolo ma si sacrifica per la causa.
Soffre, s’offre.
Mandzukic 6
In un momento in cui i centrocampisti sono con la lingua di fuori la
sua prontezza a passare 4° in mezzo è fondamentale anche se non sembra:
lo si cerca invano per il campo convinti di averlo letto in distinta ma
niente fino a quando un pallone non gravita a pochi metri dalla porta ed
è là che spunta dal nulla come Aldo in 3 uomini e una gamba. 10 tiri 7
gol, what else?
Ronaldo 5
Spia accesa, paga anche l’assetto della squadra.
Douglas Costa 6
Utile per allarmare gli esterni nerazzurri ma ancora relegato al ruolo di ruotino.
Emre Can sv
In palla, bentornato, ne abbiamo bisogno.
Allegri 6,5
43 su 45. Record europeo.
La Juve parte sorpresa dall’organizzazione dell’Inter che meriterebbe
forse anche di passare in vantaggio ma il calcio è infame come la vita e
vince chi è più cattivo.
Mezz’ora di grossa confusione coi 3 di
centrocampo a tirare il fiato poi i nostri riescono a riprendere le
briglie e gestire il ritmo della gara.
Il cammino di questa Juve è
un manifesto di propaganda allegriana: sembra tutto calcolato metro per
metro, con la benzina centellinata che deve bastare fino a maggio quindi
pochi fronzoli, niente “spettacolo” ma tantissima concretezza, non a
caso dopo il vantaggio non rischia più nulla.
Passo indietro per la
prestazione, merito anche dell’avversario, ma a dicembre stiamo
commentando la Juventus migliore di sempre.