Non gli resta che piangere
Neto 6,5
Attento sempre il primo tempo, nel secondo inoperoso perché il Napoli è impegnato nel suo sport preferito, l’altro.
Barzagli 5
Udite udite. L’insufficienza per il dio Barzagli di Fiesole. Appoggi poco appoggianti, controlli rischiosi, imprecisioni che potevano costare care. Serata no. Capita anche agli dei, ma guai a parlare di tramonto.
Bonucci 6,5
Della difesa il più convincente. Luce nei lanci, fermezza nei ripiegamenti, intelligenza quando non fa quello che Nani fece anni fa rovinando uno dei gol più belli di CR7
Chiellini 6
Mmmm che delizia i suoi lanci precisi nei piedi degli steward in tribuna… Serata che in teoria sarebbe una delle sue perché c’è da lottare, mettersi un turbante e andare in battaglia. Accetta lo scontro, le prende e le da senza guardare in faccia a nessuno ma è particolarmente opaco anche negli appoggi più semplici.
Lichtsteiner 5,5
Primo tempo complicato, Insigne ha il peperoncino in corpo, Hamsik invece fortunatamente è quello da trasferta quindi il solito ectoplasma. Lo svizzero va in leggera crisi ma soprattutto non spinge pur giocando alto. Il cambio della squadra nel secondo tempo non è solo demerito suo, ma rende lampante cosa significhi avere gente in grado di mettere in difficoltà gli avversari sulle fasce.
Pjanic 6,5
Tomo tomo cacchio cacchio si prende in mano il centrocampo e tesse come spiderman le sue tele in attesa che i nemici vi caschino dentro. Colpisce la sua pacatezza, sempre in controllo, sempre con l’espressione da “tranquilli, ci sono qua io”.
Khedira 6,5
Bravo Sami (alla 33°a presenza… chi l’avrebbe mai detto) ad essere dovunque, anche in più parti allo stesso momento. Propositivo, lancia la squadra in avanti ma ripiega che sembra Pipino il breve. Sta dando il fritto, si dice, ma di qualità.
Asamoah 5
Ahiamoah stavolta. Si perde Callejon nel gol, che è campione del mondo di aggiramento della difesa ma fa sempre quel movimento. E poi pasticcia, va in confusione. Esperimento meno riuscito di altre volte contro una squadra di livello, anche se vederlo reggere per un’ora e un quarto sembra già un miracolo.
Dybala 7
Prezioso nell’affanno a cui costringe la difesa del Napoli che si vede obbligata a fermarlo irregolarmente 2 volte in area. Poi, siccome l’arbitro è stato scandaloso, come dice l’imparziale Varriale, il primo dopo 8 minuti non viene assegnato.
Batte 2 rigori uccellando Reina sullo stesso palo. Primo tempo ni, secondo sì convinto.
Higuain 7,5
A dare botte a tutto campo il primo tempo, bestemmiando quando i compagni non lo seguono nel pressing. Preciso come un proctologo quando deve prendere la mira e fare l’esame. 2 sfide contro i suoi ex, 2 purghe: non male dottore, non male.
Resta sempre un giocatore emozionante da vedere, non si nasconde mai, sempre sempre utile alla causa.
Vorrei essere nella sua testa oggi, sapere come vive sta follia di quell’ambiente che fino a pochi mesi fa era il suo, come la vive vista da fuori e se pensa d’aver fatto a luglio 2016 la scelta migliore della sua vita.
Mandzukic 6,5
Semplice media aritmetica tra il primo tempo (5) e il secondo (8)
Ufo nel pt dove sparisce nel buco nero di un Napoli che non brilla, ma fa il suo gioco ordinato, nulla più. Ha il tempo di mangiarsi il suo gol d’ordinanza. Nel secondo giganteggia (non gigio- ma giga-):
esce col costume da supereroe e ammazza i nemici con la sola forza dell’umiliazione. Corsa, recupero palloni di sciabola e fioretto ma soprattutto di machete. Tacco di dio che prova spesso e volentieri.
Cuadrado 7
Cambio di mentalità della Juve. Non serve il rigore per capirlo, lo vedi da come rientrano in campo e cominciano il st azzannando ogni pallone che gira. Juan ha il merito di essere una scheggia impazzita, la variabile che il Napoli non riesce a prevedere ne capire.
È un’opzione: tre parole, ma che vogliono dire tanto. Bravo in occasione del rigore.
Alex Sandro 6,5
Avrei voluto vederlo prima. Spinge più del suo compagno Asa, mette in allarme la preoccupata difesa partenopea.
Pjaca sv
Seven minutes boy.
Allegri 6,5
Il primo tempo lo getta via con nonchalance. Prova un 3412 che rinnega prestissimo, grave però che ci impieghi 20 minuti (non sto tirando un numero a caso) letteralmente venti minuti per far capire ai suoi che vuole passare al 442. Forse guardava la partita da Marte e le comunicazioni sono ritardate.
Il secondo tempo fa il cambio giusto e svolta la partita. In questo gli riconosco il merito di saper usare bene ciò che madre Juventus gli fornisce in rosa; a parte la gestione di Pjaca (che non capisco ma è naturalmente un problema mio mica suo) degli altri dispone in maniera egregia usandoli con perizia al momento giusto. Ci va una considerazione a questo punto: non tutte le sfide sono recuperabili, questo Max lo sa meglio di tutti noi. Regalare un tempo all’avversario che lo sfrutta quanto basta per fare un gol non sempre è una decisione saggia. La scelta degli esterni mi ha sorpreso perché mettere Asa e Licht significa legarsi le mani. Ciò nonostante la Juve nel primo tempo le occasioni le avrebbe avute, per dire che anche scalibrata questa è una squadra che si sa inventare dal nulla (un cross azzeccato di Chiellini, o un lancio al millimetro di Bonucci) sempre l’occasione per colpire.
Vale la pena non sfruttare tutto il potenziale offensivo poggiandosi su una difesa che per varie ragioni non sembra più impenetrabile?