Szczesny 6,5
Poco impegnato, si ricicla come controfigura di superman volando per i fotografi.
De Sciglio 7
Non c’è più nulla da dire, il ragazzo si è fatto, anche se aveva le
spalle strette. Eccezionale per costanza e rendimento da qualche partita
in qua, l’assenza di Cancelo lascia meno preoccupati… Mattia ha
terminato il suo percorso di rinascita ed è pronto per la maglia da
titolare.
“La tortorella è diventata falco e sono cazzi tuoi, Seppia. Puoi andare adesso.”
Bonucci 6
Prende le misure a Schick e gli cuce il vestito, o meglio la camicia di forza.
Chiellini 6,5
Giganteggia come Gulliver tra i lillipuziani.
Alex Sandro 7
money make the world go round e a forza di girare Torino sembra
Catanduva e torna il buonumore in casa Lobo Silva. Partita straripante,
gol sfiorato almeno 2 volte e fascia presidiata con autorità. L’Alex
Sandro che stiamo ammirando quest’anno è un altro rispetto a quello
della stagione precedente ed è un acquisto top per il presente e il
futuro.
Bentancur 6
Solido e sempre
presente. Sembra non correre mai, ma è dappertutto e il suo apporto nel
palleggio è determinante anche se un po’ più molle del solito.
Pjanic 5,5
Con la spia accesa da troppo tempo. Lo si vede transitare spesso sulla line coi centrali, fa da schermo ma è appannato.
Matuidi 6
È bravissimo a perdere i palloni che solo lui riesce a recuperare.
Onnipotente nel pressing e nel recupero quanto disgraziato quando avanza palla al piede.
Dybala 6
Importantissimo palla al piede, quando decide di rompere e lanciarsi
avanti o crea pericoli o guadagna un fallo. È ancora lontano dalla
porta, ma in questa Juve si sacrificano tutti.
Mandzukic 7,5
Mario da un colpo di straccio e poi chiude il bar.
Quando parla lui è legge.
Re della giungla spietato non fa prigionieri: Milan, Napoli, Inter, Roma, quando segna è una condanna per l’avversario.
Sotto porta deve stare e sotto porta sta dove sente l’odore del sangue.
Impagabile il suo lavoro in copertura negli ultimi minuti in apnea.
Cristiano Ronaldo 5,5
Poco lucido, spreca molto. Fa fatica anche a saltare Santon e se avete
dovuto rileggere questa frase 10 volte è normale, non preoccupatevi.
Resta ancora l’effetto api col miele che si porta via mezza difesa
avversaria.
Emre Can 6
Allegri gli chiede di metterci il corpo lui ci mette anche l’anima, la testa le spalle e spallate.
Douglas Costa 5,5
Grandi slanci e qualche pallone buttato male. Si intravede il potenziale, si vede anche un gol che il VAR cancella. “Sei pronto per un’altra panca, bro?”
Allegri 6,5
49 punti su 51 meritano molto più che una calata di copricapo.
Contro i giallorossi la Juve gioca un primo tempo di assalto ragionato
che poteva chiudere molto prima del 96° il discorso. Olsen, un po’ di
imprecisione, un paio di decisioni discutibili ritardano l’eutanasia del
match anche se la Roma non tira praticamente mai. Resta il rischio di
tenere in vita partite che sembrano addormentate.
Questo di dicembre
finora è stata la masterclass di Allegri: quattro partite complicate
(Fiorentina, Inter, Torino e Roma), quattro clean sheet.
Finiscono
gli scontri “diretti”, o quantomeno con le squadre di vertice, con un
pieno di vittorie. E il titolo di campioni d’inverno. Bravi tutti,
applausi.
PS: manca un cambio perché Barzagli è infortunato.