Buffon 5-
Perché dare 4 al capitano mio capitano non ce la faccio, ma ci va vicino.
Le partite si giocano su episodi e lui la orienta con una papera da saponetta.
Si rimette il mantello da superman per un intervento a poco dalla fine.
Evra 6,5
Parte esterno di sinistra nella difesa a 4, lineare, Patrice è il posto fisso statale part time: poco ma sicuro.
Nel secondo tempo salva un gol quasi fatto togliendo la palla a 3 metri dalla porta.
Barzagli 7
Se Gigi è superman che ogni tanto ritorna Clark Kent, a Barzagli hanno incollato il costume e il mantello: non se lo riesce a togliere manco per sbaglio. Sempre attento, sempre perfetto, sempre pettinato. Vorremmo essere un po’ tutti la sua Lois.
Benatia 6,5
Tornava dall’infortunio ed è tornato a modo suo: pulito, sicuro, sul pezzo. Su Perica fa un intervento da chirurgo a cuore aperto, bisturi in mano e senza anestesia.
Lichtsteiner 6
Un Alex Sandro sbiancato, mette cross, si mangia gol facendo la scelta sbagliata.
E la solita voglia di strappare a morsi il cuore a qualcuno.
Alex Sandro 6,5
Partita bipolare, la heatmap del primo tempo è quella di un giocatore tarantolato in cerca smaniosa di un posto dove stare.
Vaga per il campo come Renzi per le tv in cerca di consensi, pure lui non ottenendoli.
Mario Lemina 6
Stasera versione ciccio pasticcio, inciampa su qualunque cosa gli passi a tiro, è un Celentano epilettico ma senza musica.
Hernanes 5
Umanamente… facciamo che non ce ne frega niente.
Mi ricorda Tiago, la lavatrice che dura zero, anche con calfort: quando sembra che abbia svalicato e trovato la sua dimensione ripiomba nel baratro.
Dal suo liscio nasce il gol, non è colpa sua ma gioca in un ruolo in cui ogni palla persa piovono bestemmie, e lui sta facendo riscoprire la vena religiosa a milioni di tifosi.
Cuadrado 5,5
Perché sembra sempre subire la squadra e mai montarla per cambiargli rotta, ma in parte è scusato perché almeno nel primo tempo, sarebbe servita la macchina enigma per capire in che modo stesse giocando la Juve.
Dybala 8
È difficile descrivere l’importanza della sua parabola evangelica che riporta in pareggio la partita sul giallo del semaforo del primo tempo.
Libro cuore quando sente i fischi al profeta dopo un suo passaggio sbagliato malamente e applaude in maniera vistosa come a richiamare il pubblico pagante.
È l’eletto come non se ne vedevano dai tempi di Neo, gli manca il giaccone di pelle, ma le movenze sono le stesse: gioca e si muove a velocità ad altri sconosciute. Se ti sta dietro è perché ti sta doppiando.
Mandzukic 5,5
Nella serata dei superman si scopre la vera kriptonite di Mario: si chiama Gonzalo.
Se in nazionale aveva segnato 4 volte in 2 partite, basta avere Higuain in panchina per depotenziarlo e fargli sbagliare gol facili.
Sarà anche il maschio alfa e tornerà utile, ma se non si riprende da qui a un paio di mesi lo vedo male.
Higuain 6
Ancora col fuso del sudamerica gli bastano 3 minuti per accendersi e fare quello che non riesce al suo concorrente in 70 minuti. Non c’è altro da dire.
Bonucci 6
Nell’abbraccio dello stadium al ragazzo-uomo-papà Leonardo durante il riscaldamento c’è il momento più bello della serata.
Sturaro 6
Il suo ingresso è un mistero che lasciamo a Giacobbo e al suo Kazzenger, lui però fa il suo mettendoci la grinta.
Allegri 5
Giù le carte: la Juve batte l’Udinese semplicemente per inerzia: ha giocatori migliori e tra questi Dybala.
Le assenze hanno pesato perché hanno tolto ad ogni reparto almeno un titolare.
Ed è qui, nei momenti complicati, che la squadra si aggrappa al sistema di gioco, a quella cosa che fa parte della tua natura, le funzioni base e la modalità provvisoria che ti accompagna in porto quando il mare si fa grosso. Ma se il sistema di gioco latita e oltre al 352 c’è poco altro di rodato, la confusione regna, e stasera s’è visto, soprattutto il primo tempo.
Il gol preso non è colpa sua, l’atteggiamento generale sì.
Un pensiero sull’ultimo cambio: va bene l’esaltazione dell’umiltà, che storicamente è qualità bianconera, ma in casa con l’Udinese, in vantaggio, vorrei non vedere Sturaro per Dybala, 541 e difesa del vantaggio minimo.
Ma ha vinto Allegri, e il rischio è stato calcolato. Ha ragione “il serenissimo”® e io, anche se non capisco, per il momento mi adeguo.
Per l’Udinese:
Del Neri 7
La provincia è casa sua, e quello che è riuscito a fare in 15 gg è notevole.
Da un senso ed una personalità ad una squadra che fino a 2 settimane avrebbe perso pure contro la rappresentativa notai in pensione.
Viene a Torino per giocarsela, non si scansa manco per niente, contrariamente alla favoletta tanto in voga e avrebbe meritato il pareggio.