PAGELLIBUS / Juve-Udinese 4-1

Szczesny sv
Qualche brivido di freddo.

Caceres 6
Centrale nella difesa a 3 e per un attimo è Delorean, flusso canalizzatore, ritorno al passato destinazione 2013.

Barzagli sv
Nessuno tocchi il passato di Barzagli. L’eroe di Fiesole è una divinità, ma se nessun dio o profeta ha mai deciso di invecchiare su questa terra una ragione ci dovrà pur essere.
E a una certa età i cavalli vecchi finiscono nel bancone del macellaio.

Rugani 6
All’inizio sembra il pulcino pio, poi migliora.

Spinazzola 6,5
Destra o sinistra senza pensieri. Terzino che sembra ala e che non ha paura di prendersi i rischi (talvolta giova ricordare che si gioca a pallone, non si sta disinnescando una bomba). Peccato che ci sia il mostro sacro De Sciglio a bloccarne l’impiego.

Emre Can 6,5
In crescita. Passi avanti in una stagione passata sui carboni e con ancora un posto in campo da trovare.

Bentancur 7
Perfetto.

Matuidi 6,5
Senza riposo.
Bene di testa perché coi piedi il feeling col pallone è al livello di quello della curva sud col resto dello stadium.

Bernardeschi 4
È ufficialmente entrato nel periodo della quaresima. Per questo gioca col cilicio forse per intercedere a favore del compagno Barzagli che al momento dell’uscita ha smadonnato come Mosconi ai tempi d’oro.
A sua volta però si dimostra un pessimo credente: provoca la blasfemia di qualche milione di italiani.

Alex Sandro 7
Non sembra lui, come quando guardi le foto di certi profili femminili di instagram.

Kean 8
Avete presente quando Renè Ferretti si sorprende della normalità dell’attrice Beatrice di Mauro chiamata a interpretare i panni del “bel magistrato Pardieri”?
Ecco; un attaccante che punta la porta che aggredisce lo spazio che corre, che fa le cose normali che ti aspetti dal centravanti… e invece….
6 mesi a fare la muffa in panchina…
Signore, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare.

Bonucci 6
Di giocare sta partita non gli passa mai per la testa. La tocca di suola e quando può finge di essere impegnato a fare altro. Se la cava.

Dybala sv
Ormai la mediana è casa sua.

Nicolussi Caviglia sv
Pochi minuti ma bella personalità. Daje co’ le plusvalenze!

Allegri 
Aveva parlato ieri di cavalli vecchi che corrono bene senza specificare dove… suggeriamo verso il viale del tramonto (che come recita IL VERBO “si percorre a piedi nudi”). Purtroppo per lui la tris non gli riesce e non c’è Soldatino, King o D’artagnan che tenga.
La partita di stasera invece ci ricorda che l’ippica è un altro sport e che un’altra Juve è possibile.
Contro un Udinese che cerca di resistere alle argomentazioni juventine come Fazio a quelle di Macron gli uomini di Allegri offrono una produzione offensiva quantomeno costante, frutto anche di una punta che si fa trovare sempre in the place to be. E di questi periodi, ahinoi, non è poco.
Si può fare, si può non sempre riuscire, ma si può pensare di potersele giocare spesso così.
La classifica recita +19 sulla seconda, un distacco irreale anche se temporaneo che rende ancora più criminoso l’andarsi a giocare il ritorno di martedì (tanto lo sappiamo che stiamo pensando tutti a quella partita) sapendo di dover sperare nel miracolo e nella buona sorte quando sarebbe bastato aver preparato meglio nel corso dei mesi scorsi la partita di andata.

PS La situazione paradossale che si è venuta a creare col pubblico che fischia la curva sud non dice tutto ma molto.
Il brontolio del resto dello stadium è un segnale: Non si viene allo stadio per vedere lo spettacolo, nessuno vuole gli acrobati, i clown e le foche ammaestrate che fanno i numeri col pallone ma proporre un gioco gradevole e non rinunciatario scalda i cuori e fa uscire la voce. A tutti.