A circa un mese e mezzo dal termine della stagione, ci è sembrato doveroso fare il punto sulla situazione dei tanti giocatori controllati dalla Juventus. In questa panoramica abbiamo deciso di prendere in considerazione non solo i calciatori girati in prestito ad altre società, ma anche quelli ceduti a titolo definitivo con diritto d’opzione (sul modello di Berardi, per intenderci) e i giovani coinvolti nell’affare Tevez col Boca Juniors, per i quali i bianconeri vantano il diritto di prelazione.
SERIE A
Partiamo ovviamente da Domenico Berardi: il ragazzo sta vivendo la sua stagione più complicata in Serie A dal punto di vista realizzativo, complice qualche infortunio di troppo e le solite intempreanze di carattere disciplinare (7 cartellini gialli e un rosso) che, in caso di approdo in bianconero, dovrà certamente correggere. Comunque buona la sua stagione fin qui: 6 reti, 4 assist e un’occasione creata ogni 53′ di gioco sono un bottino di tutto rispetto.
Tra le sorprese troviamo sicuramente Marcel Buchel, alla prima esperienza in Serie A con l’Empoli di Giampaolo; complice l’infortunio della bandiera Croce nella prima parte di stagione, il centrocampista austro-liechtensteinese ha trovato parecchio spazio nel ruolo di mezzala sinistra titolare, racimolando le sue prime 14 presenze nella massima serie. Tra le sue qualità principali, la pulizia negli appoggi, il supporto alla squadra in fase di non possesso e il sinistro da fuori area, col quale ha messo a segno questo gran gol contro la Fiorentina.
Segnali di miglioramento da parte di Nicola Leali: lo scorso anno il portiere era rimasto invischiato nella mediocrità del Cesena poi retrocesso, e relegato in panchina in favore di Agliardi, quest’anno invece sta provando a tenere a galla il Frosinone di Stellone, che nutre ancora concrete speranze di mantenere la categoria. Le sbavature, quasi fisiologiche considerando che il Frosinone è la squadra che subisce più tiri in porta della Serie A, non sono mancate ma, da quando i ciociari hanno acquistato l’ex Inter Bardi, il giovane estremo difensore ha quasi azzerato gli errori, reagendo alla grande alla “minaccia” concreta rappresentata da un secondo decisamente superiore all’ormai terzo portiere Zappino.
Tra gli altri, da segnalare il ritorno a buoni livelli di Marrone, passsato dal Carpi al Verona a gennaio e ora pedina importante per mister Del Neri. Ingiudicabili invece Mattiello, tornato a Torino dal Chievo dopo il secondo grave infortunio nel giro di due anni, e Brignoli, secondo di Viviano alla Sampdoria e mai sceso in campo in A.
ESTERO
Il calciatore della Juve che più si è messo in mostra nei campionati esteri è un nome a sorpresa: si tratta dell’attaccante Mame Baba Thiam, passato in un anno dalla Serie B col Lanciano all’alta classifica della Jupiler League belga con lo Zulte Waregem. Il senegalese classe ’92 si è integrato alla grande nella nuova realtà e ha collezionato ben 28 presenze, delle quali 24 da titolare, condite da 9 reti. Il trasferimento dalla B all’estero ha giovato anche a Gabriel Appelt Pires, che sembrava ormai essersi perso tra i vari prestiti nel campionato cadetto e due brutti infortuni. Il centrocampista brasiliano è ora faro del Leganés capolista in Liga Adelante, seconda divisione spagnola; tra campionato e coppa, 28 presenze, 4 gol e 2 assist per un calciatore rigenerato.
Tra i bianconeri all’estero più impiegati, da segnalare anche Ouasim Bouy, certo ridimensionato rispeto alle aspettative iniziali, ora pedina importante del Pec Zwolle (Eredivisie) dopo aver fallito con Amburgo e Panathinaikos nella scorsa stagione. In Eerstedivisie troviamo invece il ventenne centrocampista lituano Vykintas Slivka, 27 presenze e 2 reti con la maglia del Den Bosch, squadra-filiale della Juve che in passato ha “ospitato” altri giovani bianconeri quali Penna, Ceria e Kabashi.
Da segnalare anche le 4 reti dell’attaccante greco Donis, ironicamente finito al Lugano di Zeman, mentre i pari ruolo Soumah (Videoton) e Josipovic (Aarau) si fermano a una sola realizzazione. In Svizzera troviamo anche il laterale difensivo Joel Untersee, classe ’94 considerato anni fa l’erede di Lichtsteiner; per lui 17 presenze con la maglia del Vaduz, squadra della capitale del Liechtenstein iscritta al campionato svizzero.
Chiudiamo con chi, per un motivo o per l’altro, ha trovato pochissimo spazio finora. Il promettente Sakor non è mai stato impiegato dal Westerlo, che ha schierato col contagocce anche l’attaccante Bnou-Marzouk, passato all’Angers a gennaio e ancora in attesa dell’esordio. Pochissime presenze anche per il centrocampista Roussos (Panthrakikos, Grecia), il centrale difensivo Djalo (Girona, Spagna) e i portieri Branescu (Omonia Nicosia, Cipro) e Gallinetta (Naxxar, Malta).
SERIE B
Il miglior marcatore bianconero nella serie cadetta non è esattamente un ragazzo di primo pelo: si tratta di Cristian Pasquato, che a 27 anni pare aver trovato in Serie B la sua collocazione ideale. Passato in inverno dal Livorno al Pescara, squadra nella quale aveva già militato nella scorsa stagione, l’attaccante ha messo a segno 4 reti in 23 partite. Pasquato con ogni probabilità saluterà definitivamente la Juventus a giugno, mese nel quale il suo contratto andrà in scadenza.
Ci si aspettava decisamente di più dagli altri giovani attaccanti mandato in prestito dalla Juve: i vari Lanini, Padovan, Bunino e Rosseti non sono riusciti a trovare continuità nei rispettivi club e di conseguenza hanno segnato col contagocce. Anche il tanto atteso Alberto Cerri ha fatto fatica ad emergere in un contesto complicato quale quello del Cagliari, diventando di fatto la quarta punta dopo Sau, Melchiorri e Giannetti, ma riuscendo comunque a timbrare due volte il cartellino e servire 3 assist.
Per quanto riguarda il centrocampo, di Mandragora abbiamo già parlato abbastanza, mentre il giovane colombiano Tello (al netto del deprecabile caso relativo alla sua esultanza contro la Salernitana) ha trovato il suo spazio in una rosa abbondante come quella del Cagliari, racimolando 17 presenze e 2 reti. Impiegato sia da mezzala destra che da mediano davanti alla difesa, Tello ha messo in mostra una discreta tecnica individuale unita a una predisposizione al sacrificio e alla copertura insolita nei suoi coetanei sudamericani. Comunque significativo il fatto che, dopo l’episodio con la Salernitana, il giocatore sia stato impiegato da titolare solo una volta. Tra i centrocampisti, bene anche l’ex capitano della Primavera Schiavone, regista del disastrato Livorno comunque spesso autore di prove al di sopra della mediocrità della squadra, e il “vecchio” Fausto Rossi, tornato in Italia con la maglia della Pro Vercelli a 26 anni da compiere, dopo aver ben figurato nella Liga con le maglie di Valladolid e Cordoba. Tra i desaparecidos, o quasi, lo spagnolo Lafuente in quel di Chiavari con l’Entella e l’italonigeriano Udoh, arrivato a Lanciano a gennaio e ancora mai impiegato dai rossoneri.
Menzione speciale per Mattia Vitale, il più giovane del gruppo, visto lo scorso anno in prima squadra e in questa stagione in Primavera fino a gennaio; nella sessione invernale di mercato il centrocampista classe ’97 è stato ceduto in prestito alla Virtus Lanciano assieme al già citato Udoh. Il ragazzo è diventato subito un punto di riferimento, per D’Aversa prima e Maragliulo poi, scendendo in campo in tutte le partite disputate dal Lanciano da metà gennaio in poi e offrendo ottime prestazioni sia da mediano davanti alla difesa che da mezzala destra.
Tra i difensori, buona la stagione di Hordur Magnusson, rimasto in prestito al Cesena dopo la retrocessione dei romagnoli; impiegato da terzino sinistro lo scorso anno, l’islandese ora sta trovando continuità come difensore centrale di sinistra. Stesso percorso per lo spagnolo Pol Garcia Tena, impiegato da laterale sinistro di difesa nella prima parte di stagione trascorsa al Como, quindi il trasferimento al Crotone capolista e il passaggio a difensore centrale nella retroguardia a 3. Inseriamo tra i difensori anche Leonardo Spinazzola, probabilmente il ragazzo evolutosi maggiormente dal punto di vista tattico: trequartista o esterno nella Primavera e lo scorso anno con Atalanta e Vicenza, è stato pian piano trasformato da Bisoli in un laterale difensivo e poi, col passaggio del Perugia al 3-5-2, schierato anche da esterno a tutto campo, vista la sua capacità di garantire qualità ed efficacia in entrambe le fasi.
Chiudiamo con i portieri; non esattamente memorabile la stagione sin qui di Fiorillo, coinvolto nel recente crollo verticale del Pescara e protagonista in negativo in alcune occasioni, decisamente meglio il coetaneo Pinsoglio, alla seconda annata consecutiva col Livorno, affermatosi come estremo difensore di sicuro affidamento per il campionato cadetto.
LEGA PRO/SERIE D
In quest’ultima sezione esamineremo alcuni dei tantissimi giovani controllati dalla Juve nelle serie professionistiche inferiori alla B. Tra i nomi più noti c’è sicuramente Stefano Beltrame, sceso in Lega Pro dopo una prima parte di stagione alla Pro Vercelli; dopo aver fatto intravedere ottime cose in Primavera, l’attaccante sta faticando a imporsi nel calcio dei grandi, come testimoniato dalle 3 sole presenze da titolare con il Pordenone. Il giocatore più prolifico tra i bianconeri in prestito in D e Lega Pro è il 23enne Margiotta, 7 reti in 25 presenze col Pordenone, seguito a ruota da Davide Cais, più giovane di un anno, 5 reti nella Carrarese un tempo presieduta da Gigi Buffon.
A Carrara si stanno mettendo in mostra anche il tecnico centrocampista Michele Cavion e i difensori Tavanti e Barlocco, meno impiegati l’ex capitano della Primavera Gerbaudo e l’ormai 26enne estremo difensore Nocchi. Buona la stagione degli altri due portieri bianconeri, entrambi titolari: il classe ’94 Anacoura nel Rimini e il neanche 20enne Volpe nel Gubbio in Serie D (qui abbiamo analizzato nel dettaglio tutti i portieri controllati dalla Juve).
Tra i giocatori con più presenze vi sono anche Benucci, 20enne difensore del Prato, Kabashi, centrocampista del Pontedera, e il pari ruolo Ilari, al Santarcangelo con Margiotta. Ci si aspettava probabilmente qualcosa di più dal terzino sinistro Liviero, che tra infortuni e panchine in serie non è mai riuscito ad affermarsi in Serie B e ora viene impiegato a singhiozzo anche nel Lecce, che lotta per tornare nel campionato cadetto.
Alex Campanelli.
Le Juventus Legends rientrano da Shanghai. Ma se chiedeste loro quale viaggio ricordino con più piacere, secondo voi come risponderebbero?
Pubblicato da Juventus su Sabato 26 marzo 2016