Prima e dopo: il Torino ai raggi X

Da Mihajlovic a Mazzarri: le differenze nel Torino, fra andata e ritorno

Si avvicina il Derby della Mole n° 146 in Serie A: finora 68 vittorie della Juventus contro i 35 successi del Torino; 42 le sfide terminate in parità. La Juve è infatti il club contro cui il Torino ha perso più partite e subito più reti (224) nella massima serie. La squadra granata ha vinto solo uno degli ultimi 23 derby di Serie A (aprile 2015): nel parziale 17 successi bianconeri e cinque pareggi.

Curiosità: la Juve ha segnato quattro gol in tre degli ultimi sei derby tra campionato e Coppa Italia.

Questo il totale dei precedenti fra le due squadre.

DA MIHAJLOVIC A MAZZARRI

Dall’arrivo di Walter Mazzarri, il Torino ha ottenuto tre successi in cinque partite di campionato (2N), tanti quanti ne aveva registrati nei precedenti 16 incontri. Granata a punteggio pieno in casa con il nuovo tecnico in panchina: tre vittorie su tre, otto gol fatti, zero subiti.

Qualora dovessero tenere la porta inviolata, i granata eguaglierebbero il loro record di partite interne di Serie A di fila senza gol subiti (cinque), registrato l’ultima volta nel gennaio 1995.

I MODULI DI GIOCO

Mazzarri non ha operato, a livello di formazione, grandi modifiche rispetto a quanto veniva fatto in campo con Mihajlovic. Dopo un inizio di stagione con il 4-2-3-1, da ottobre il tecnico serbo ha giocato a 4 in difesa Burdisso, N’Koulou centrali, Molinaro a sinistra e De Silvestri a destra. Il centrocampo era a tre con Valdifiori (o Obi) Rincon e Baselli, e reparto avanzato con tre attaccanti, scelti fra Belotti, Niang, Falque e Berenguer.

Schema e interpreti simili per Mazzarri, con una variante: il 4-2-3-1 messo in campo a Genova contro la Samp e in casa con il Sassuolo. A Marassi, a centrocampo sono scesi in campo Rincon e Acquah, con Falque, Baselli e Obi dietro la punta Niang.

QUALCHE NUMERO

Come si diceva poc’anzi, ha iniziato molto bene Walter Mazzarri, ancora imbattuto sulla panchina granata. La sua media punti è di 2,2 a partita, contro gli 1,32 del suo predecessore.

Questi i giocatori più utilizzati dai due tecnici: per Mihajlovic il più presente è stato Nicolas N’koulou (19 partite e 1710 minuti, unico giocatore insieme a Sirigu ad aver giocato tutti i minuti a disposizione). Con il nuovo tecnico invece sono, insieme al camerunense e Sirigu, altri 4 i giocatori di movimento con 450 minuti all’attivo: Baselli, De Silvestri, Falque e Molinaro.