Sei mesi lontano dal terreno di gioco, poi il ritorno in campo: Claudio Marchisio ha recuperato dall’infortunio, ma sa di dover lavorare ancora con cautela: «Dopo stop così lunghi, ci sono giorni in cui senti qualche piccolo acciacco e bisogna sempre cercare di controllarsi, ma ora mi sento molto bene».
Il Principino ha parlato oggi in esclusiva ai microfoni di J|Tv, raccontando che cosa ha significato questo rientro tanto atteso, di fronte al proprio pubblico, che gli ha tributato una grande ovazione al momento della sostituzione contro la Sampdoria: «Riassaporare lo Stadium, i compagni, la vittoria, è una sensazione unica. Stare fuori tanti mesi non è facile, ti manca il tuo lavoro, il tuo ambiente e non vedi l’ora di riassaporare queste sensazioni. Sono emozioni che mi porterò dentro per sempre, non me l’aspettavo così, è vero che la partita è andata bene d ero molto contento del mio rientro in campo ma quel momento, quando è arrivato, è stato davvero emozionante».
Marchisio rientra in una Juve prima in classifica in campionato e nel girone di Champions League, ma che può ancora migliorare: «Ogni anno bisogna sempre cercare di migliorarsi. Siamo ancora all’inizio, ma abbiamo già giocato un numero importante di partite, cosa che ci permette di poter lavorare durante la settimana per andare a rivedere alcune situazioni di gioco in cui questo gruppo, con la qualità che ha, può ancora fare di più. Si arriverà ad un momento dell’anno in cui le partite saranno talmente tirate, e le squadre che incontreremo saranno talmente importanti, che si alzerà il livello e dovremo essere perfetti per raggiungere i nostri obiettivi».
Per carisma, per qualità, per esperienza bianconera, il Principino non può che essere un punto di riferimento, tanto che Juan Cuadrado ha dichiarato che, con lui, in campo, la Juve ha qualcosa in più: «E’ un gran complimento, sono contento. Sono stato fuori tanto e quello che posso trasmettere di più in questo momento è la voglia di dare tutto me stesso in campo. Mi è mancato talmente tanto che ho una carica importante dentro di me da trasmettere ai compagni, che hanno iniziato prima di me la stagione e che hanno giocato praticamente ogni tre giorni, tra impegni del club e delle nazionali. Sicuramente può essere una cosa positiva per il gruppo, ma ripeto: sono appena tornato, l’inizio è stato positivo ma so che dopo questo infortunio è possibile che uno possa calare un po’, in certi momenti, ma lavorerò, così come i miei compagni, per dare sempre il massimo».
Una vittoria nello scontro diretto col Napoli e la Roma che pareggia: chi può essere la vera anti-Juve secondo Marchisio? «Guardando la classifica, verrebbe da dire la Roma, ma siamo all’inizio e il Napoli quest’anno ha una rosa molto importante, può fare bene e può recuperare. La Roma stessa, comunque, ha pareggiato ad Empoli giocando molto bene, anche se alla fine delle partite quello che conta sono sempre i tre punti».
Una fotografia di Juve – Napoli: Marchisio e Bonucci che cercano Higuain a fine gara per portarlo ad esultare sotto i tifosi… «E’ una cosa fondamentale: come durante la partita, anche alla fine, bisogna godersi sempre tutto. Fare un gol, vincere un contrasto, ma anche andare ad esultare alla fine coi tifosi: sono momenti che passano in fretta, durano poco, ma bisogna viverli uniti, festeggiando, perché una vittoria è sempre importante e perché vittoria dopo vittoria si raggiungono grandi traguardi. Gonzalo ha segnato e non ha voluto esultare per rispetto della sua ex squadra, ma da parte nostra volevamo “caricarlo a molla” per il gran gol importante che ha fatto, e per i tre punti, ancora più importanti!».