«Qui per cercare la vittoria e qualificarci»

L’esterno brasiliano: «In queste partite le grandi squadre non devono avere paura»

«Nessuna paura»: questa è la parola d’ordine di Dani Alves, alla vigilia della sfida di Siviglia, che potrebbe dare ai bianconeri la qualificazione matematica agli Ottavi di Champions League.

«Siamo qui per cercare la vittoria e qualificarci: è il nostro primo obiettivo» – afferma il laterale brasiliano – «Ovviamente saranno gli avvenimenti sul campo a determinare il risultato di domani, ma se arriviamo qua cercando il pareggio, potremmo avere dei problemi. Conosco bene il Siviglia, e non credo che cercherà un pari: qui si gioca sempre per vincere».

Dal 2002 al 2008 con la casacca del club andaluso, per Dani Alves si tratta di un ritorno al Ramon Sanchéz Pizjuan: «Il Siviglia è una società straordinaria, con un allenatore davvero bravo e un grande Presidente. Ormai è stabilmente ad alti livelli da anni, non si può considerare neppure una sorpresa. Ho avuto il privilegio di essere parte di questo progetto, e di dare il mio contributo, e tornare qui è sempre una bella sensazione».

E’ un «grande momento di forma», secondo Dani, quello dei padroni di casa, ma la Juve è pronta: «Nel calcio non esiste la paura, esiste il rispetto. Noi siamo abituati al livello di questa competizione: troveremo una squadra che gioca con grande intensità, facendo sempre pressing, ma siamo qua per lottare per la qualificazione e penso che domani potremo ottenere grandi cose. In queste partite, le grandi squadre non devono avere paura: scenderemo in campo con un unico obiettivo, ottenere la vittoria».

Una grande esperienza, quella del verdeoro classe ’83, che potrà tornare utile anche in campo: «Non conta soltanto la mia esperienza: qui ci sono anche molti compagni esperti. Io ho giocato in altre squadre, visto ambienti differenti, e posso dire che nello spogliatoio della Juventus c’è tanta maturità, utile per affrontare al meglio queste situazioni. L’esperienza di tutti noi ci dice che senza rischi, non si può vincere. La mia filosofia di gioco è questa: se rischi di più, vincerai di più. Sicuramente voglio adattarmi al calcio italiano, ma senza cambiare la mia filosofia di gioco»