I bianconeri, in svantaggio dopo la rete di Veloso, ribaltano il risultato con il gallese, in gol alla sua prima da titolare, e con CR7
Sotto di un gol, in sofferenza nel finale, ma alla fine con tre punti in tasca. Le fatiche di coppa e una condizione non ancora brillante frenano la Juve, che supera comunque il Verona grazie al carattere e all’esperienza e che può godersi il debutto dal primo minuto di Demiral e soprattuto di Ramsey, autore del primo gol dei bianconeri, e il “nuovo esordio” di Buffon, decisivo in più di un’occasione.
EUROGOL DI VELOSO
Il portiere riparte da dove aveva lasciato: il 19 maggio 2018 aveva giocato la sua ultima gara con la Juve proprio contro il Verona e oggi lo ritrova, per un nuovo esordio, dopo 656 partite già giocate in bianconero. È anche la prima dall’inizio di Dybala in questa stagione e vuoi per i cambi, vuoi per le gambe ancora imballate, la Juve fatica a trovare il ritmo. Correndo pochi rischi il Verona trova coraggio e al 20′ passa, dopo una serie di episodi al limite dell’assurdo: Di Carmine viene atterrato in area da Demiral, si incarica della battuta del rigore concesso da La Penna e il suo destro spiazza Buffon, centrando però in pieno il palo. Sulla ribattuta c’è Lazovic, che con la porta sguarnita colpisce una clamorosa traversa e a quel punto il pericolo sembra scongiurato. E invece i gialloblu riconquistano immediatamente palla e, dopo una respinta della difesa, Veloso controlla ai venti metri e spara un esterno imparabile sotto l’incrocio.
RAMSEY SI PRESENTA ALLO STADIUM
La Juve non si scompone e continua a manovrare con calma. I gialloblu sono galvanizzati e non è semplice bucarli, così si deve ricorrere ai tentativi dalla distanza. Il primo, di Ronaldo, sfiora il palo. Il secondo, di Ramsey, tocca la gamba di Gunter ed è una deviazione decisiva, perché manda il pallone nell’angolino, battezzando l’esordio allo Stadium del gallese con la rete del pareggio. Il primo tempo non offre altro, solo un gioco spezzettato e confuso, soprattutto per merito del dinamismo e dell’aggressività degli ospiti, encomiabili per impegno e rigore tattico.
CR7 DAL DISCHETTO
Troppa aggressività può però costare cara e lo scopre a sue spese Gunter quando, appena iniziata la ripresa, falcia Cuadrado in area senza neanche sfiorare il pallone. Il rigore è sacrosanto e l’esecuzione di Ronaldo perfetta. Sarri cambia, inserendo Pjanic al posto di Bentancur e la Juve per qualche minuto appare trasformata, perché trova una serie di giocate in velocità. Prima Ronaldo e poi Dybala arrivano al tiro dal fuori area, il primo deviato in angolo, il secondo sopra la traversa, quindi è Ramsey ad angolare troppo il diagonale.
VERONA PERICOLOSO NEL FINALE
Il gallese lascia il posto a Khedira, ma intanto la Juve abbassa nuovamente il ritmo, permettendo al Verona di farsi pericoloso con Zaccagni, che costringe Buffon al tuffo con una sventola dal limite, quindi con la punizione di Amrabat, respinta dal portiere bianconero sui piedi di Di Carmine, il cui tiro trova però un muro davanti alla porta. Poco prima della mezz’ora Sarri richiama anche Dybala e manda in campo Higuain, ma i bianconeri continuano a lasciare l’iniziativa agli avversari e rischiano grosso al 90′ quando Lazovic colpisce al volo in area, Buffon ribatte e Veloso scheggia la traversa dopo essere arrivato per primo sulla respinta. Nel recupero, Kumbulla già ammonito, atterra l’instancabile Matuidi al limite e si merita il secondo giallo, lasciando i compagni in dieci e anticipando, di fatto, la fine dell’incontro. Vince la Juve, anche se con più fatica di quanto si potesse preventivare. In questo momento però, va bene così.
JUVENTUS-VERONA 2-1
RETI: Veloso 20′ pt, Ramsey 31′ pt, Ronaldo rig. 4′ st
JUVENTUS
Buffon; Danilo, Bonucci, Demiral, Alex Sandro; Ramsey (16′ st Khedira), Bentancur (6′ st Pjanic), Matuidi; Cuadrado, Dybala (27′ st Higuain), Ronaldo
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, de Ligt, Rugani, Emre Can, Rabiot, Bernardeschi
Allenatore: Sarri
VERONA
Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni;
Amrabat (40′ st Pazzini), Veloso, Lazovic; Zaccagni (28′ st Tutino),
Verre (14′ st Pessina); Di Carmine
A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Tupta, Danzi, Dawidowicz, Empereur, Adjapong
Allenatore: Juric
ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Di Iorio, Caliari
QUARTO UFFICIALE: Volpi
VAR: Di Bello, Alassio
AMMONITI: 16′ pt Kumbulla, 28′ Rrhamani, 49′ st Kumbulla
ESPULSI: 49′ st Kumbulla
Juventus-Verona 2-1: tre punti con tre passi indietro
Si aspettavano conferme dopo il pareggio di Madrid, l’unica nota di merito è la vittoria su un Verona esattamente non irresistibile: sotto ad inizio partita dopo un rocambolesco rigore fallito dall’Hellas, c’è stata la reazione positiva di carattere che ha portato ai tre punti, si è anche vista qualche trama di gioco, ma la sensazione è che qualcosa di grande ancora manca per arrivare ad un livello di competitività generale per poter affrontare di petto qualunque palcoscenico.
In barba alle dichiarazioni della vigilia, mister Sarri attua un turn-over anche pesante: esordi stagionali, esordi in bianconero, tante le notizie in questo senso fra Buffon, Demiral e Ramsey, e lo stesso Dybala. Non è uno spettacolo dell’altro mondo, altri si potrebbero cullare su un arbitraggio non eccezionale che fra Matuidi, Ronaldo ed Higuain poteva “partorire” almeno un altro rigore a favore bianconero, ma non è tempo di cacciare alibi.
Proviamo a trovare qualche nota positiva: il gol di Ramsey alla prima da titolare, una conclusione fortunosa, ma che dimostra la confidenza con la porta avversaria dell’ex Arsenal. Un paio di triangolazioni strette con Dybala e CR7 sono lo spettacolo del pomeriggio, si spera possano raffinarsi e diventare più continue in un futuro piuttosto prossimo. Demiral: luci ed ombre, un rigore concesso, un paio di interventi poco sicuri, ma anche tanta fisicità e tanta presenza in anticipo ed in marcatura in generale. Ed attenzione a Leo Bonucci, sembra un altro rispetto all’anno scorso. Ultima nota, questa più o meno a margine: è necessario ridere con tutti gli avversari durante una partita come fa Buffon, invece superbo fra i pali?