Cresce l’attesa fra juventini e non in vista del servizio relativo ai rapporti fra gli ultras bianconeri e la dirigenza della Vecchia Signora che verrà trasmesso lunedì sera da Report, manca poco per conoscerne il contenuto dopo le tante polemiche delle ultime settimane. Dopo l’infinito girovagare fra radio romane e napoletane, ieri Sigfrido Ranucci, conduttore del programma, è intervenuto anche su Telelombardia (QSVS) e su Top Calcio per alimentare il fuoco mediatico che sta accompagnando l’ormai imminente messa in onda: andiamo subito al dunque, nessuna accusa alla Juventus come si era lasciato intendere più o meno chiaramente fino ad ora, piuttosto dito puntato contro il “sistema calcio”. A detta sua. Già, perché in un contesto più mite ed imparziale rispetto agli ultimi dove era stato presentato il tutto, è questo l’incipit, questa la chiara premessa, fra un attimo di imbarazzo e l’altro, col quale è stato presentato il servizio da Ranucci.
Non mancano, però, i punti da chiarire, per quanto possibile in attesa di conoscere l’esatto contenuto dell’inchiesta realizzata: “campionato falsato” dai rapporti fra ultras e società, come dimostrato dalla relazione della Commissione Parlamentare Antimafia, seppur questo mercato del bagarinaggio in fin dei conti non influenzerebbe i risultati del campo. Tesi che, seppur in altri contesti, abbiamo già sentito tante volte, soliti pilastri di aria fritta, basti pensare che si è addirittura arrivati a sostenere che tutto ciò influenzerebbe anche gli scenari politici nazionali in nome di un non meglio precisato controllo territoriale in termini di elezioni: brividi. Anche perché sarà interessante capire quale sia il nesso fra la morte di Bucci, le citate finte vincite al Lotto, e gli acquisti ambigui di società dilettantistiche di soggetti apparentemente con poca potenza di fuoco a livello economico. Capiamo la confusione che possono generare concetti del genere, ma fa tutto parte della logica presentata da Ranucci ieri sera.
C’è stata una retromarcia evidente: in una delle intercettazioni rese note popolarmente da Report, D’Angelo comunica a Leonardo Bonucci il suicidio di Bucci. Si sente il “non ci credo” del difensore bianconero, si lascia immaginare che siano queste parole le prime dalle quali qualcuno comincerebbe ad avere dubbi sulla natura della morte dell’ex ultras juventino: non si può non credere alla buona fede di chi ha realizzato il servizio, è stato chiarito che è stato un malinteso involontario, le critiche erano tutte rivolte a D’Angelo. Sarà, non c’è dubbio.
Dubbi che, invece, persistono sull’esistenza attuale del bagarinaggio: la Juve, già recentemente punita dalla giustizia sportiva in tal senso, sarebbe ancora invischiata in una situazione del genere. Ok, si parla di “sistema calcio” e non “sistema Juve”, ma tutti gli approfondimenti sono realizzati col bianconero sullo sfondo: altra disattenzione mediatica, incomprensione involontaria, o Agnelli & Co. davvero sono stati ripescati con le mani nella marmellata? Ferme restando tutte le considerazioni già fatte nei mesi scorsi sulle pagine di Juventibus, e volendo anche trascurare l’evidente atteggiamento della curva bianconera nelle ultime settimane, in netto contrasto con la società per motivi che, molto probabilmente, sono legati ad un cambio di gestione delle cose.
Adesso resta solo l’attesa, qualche ora e non di più, lunedì sera, vigilia di Champions, ci ritroveremo davanti alle tv per ascoltare e guardare quello che definitivamente ci è stato presentato con tutta l’enfasi di questo mondo in queste settimane. Poi, si spera, si metterà un punto definitivo su queste vicende: è vero che il nostro sguardo non può che essere critico, è ancor più vero che stavolta non ci si può permettere di chiudere neanche mezzo occhio.