Le reti di CR7, a segno da undici gare consecutive, e del gallese, certificano il successo sui ferraresi
Dopo 52 anni la Juve torna a vincere sul campo della Spal in Serie A, grazie a una prova attenta e a tratti anche piuttosto brillante. Ronaldo, naturalmente, e Ramey, firmano i gol con cui i bianconeri si assicurano il successo e a nulla vale il rigore di Petagna, concesso dal VAR.
GARA VIVACE
La Spal è aggressiva, ordinata, ma spavalda e costringe subito Szczesny a bloccare il sinistro di Petagna, dal limite. La Juve non sta certo a guardare e alla prima avanzata passerebbe anche in vantaggio, se la posizione di Ronaldo, servito in area da Dybala e bravo a superare Berisha in uscita, non fosse irregolare per pochi centimetri. Con il passare dei minuti i bianconeri prendono in mano il gioco, Chiellini, nuovamente titolare dopo il lungo infortunio, comanda la difesa con autorevolezza e il recupero palla alto porta la squadra di Sarri ad essere una presenza costante nella metà campo ferrarese. Cuadrado ha sul destro il pallone buono e calcia coraggiosamente al volo sul traversone di Alex Sandro, non centrando la porta, poi Dybala, con il suo vellutato sinistro, sfiora il gol direttamente da calcio d’angolo, quindi una nuova combinazione tra Alex Sandro e Cuadrado porta ancora il colombiano al tiro, contratto però dalla difesa biancazzurra. RONALDO, SEMPRE LUI!
La Spal ha personalità, non rinuncia ad attaccare e arriva a impensierire Szczesny con la discesa e la conclusione di Strefezza e con il colpo di testa di Petagna, alto, mentre dalla parte opposta Dybala centra un legno clamoroso, con un sinistro dai sedici metri che colpisce il montante interno. La difesa altissima permette ai padroni di casa di serrare le linee, ma si rivela un’arma a doppio taglio quando viene presa in velocità: accade al 39′, quando Ramsey lancia sulla destra Cuadrado e il colombiano pesca Ronaldo che, dall’area piccola, firma il vantaggio, andando a segno per l’undicesima gara consecutiva. Tutto di prima. Tutto bellissimo.
RADDOPPIA RAMSEY
CR7 inizia la ripresa con una rasoiata in diagonale deviata in angolo e la Juve ora è padrona assoluta del match. Chiellini lascia il posto a de Ligt e i bianconeri sfiorano il raddoppio con Cuadrado, il cui destro da ottima posizione viene respinto da Berisha, e con Ramsey, che dal limite mette a lato di un soffio. Il gallese è pimpante e impreziosisce la sua miglior gara da quando è in bianconero al quarto d’ora quando, imbeccato da Dybala, si presenta a tu per tu con Berisha e lo supera con un pallonetto delizioso.
RIGORE DAL VAR, PETAGNA ACCORCIA
La partita sembra chiusa, ma dopo una manciata di minuti la Spal ha l’occasione per riaprire i giochi. Rugani anticipa in area Missiroli e il signor La Penna lascia proseguire, poi viene richiamato al VAR, senza però riuscire a rivedere le immagini a bordo campo. Sono quindi i suoi collaboratori a comunicargli via radio di concedere il penalty. Petagna, dagli undici metri, accorcia le distanze.
JUVE IN CONTROLLO
Sarri richiama Ramsey e Matuidi e inserisce Rabiot e Bernardeschi. La Spal ora prova il tutto per tutto e di conseguenza concede spazi maggiori, specie sulla destra, da dove partono due traversoni per Ronaldo che il portoghese non riesce indirizzare in porta. La fortuna non assiste CR7 neanche quando pennella una punizione dai venti metri, stampandola in pieno sulla traversa, ma la Juve rimane comunque in pieno controllo della partita, tiene ben lontani gli avversari dalla propria area e torna a Torino con tre punti preziosi e più che meritati.
SPAL-JUVENTUS 1-2
RETI: Ronaldo 39′ st, Ramsey 15′ st, Petagna rig. 25′ st
SPAL
Berisha; Cionek, Bonifazi, Zukanovic, Reca;
Missiroli (37′ st Tunjov), Valdifiori, Castro (15′ st Fares); Strefezza,
Petagna, Valoti (44′ st Di Francesco)
A disposizione: Thiam, Letica, Vicari, Felipe, Tomovic, Sala, Dabo, Murgia, Floccari
Allenatore: Di Biagio
JUVENTUS
Szczesny; Danilo, Rugani, Chiellini (10′ st de Ligt), Alex Sandro; Ramsey (28′ st Rabiot), Bentancur, Matuidi (34′ st Bernardeschi); Cuadrado, Dybala, Ronaldo
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, De Sciglio, Coccolo, Wesley, Peeters, Olivieri
Allenatore: Sarri
ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Longo, Prenna
QUARTO UFFICIALE: Baroni
VAR: Di Bello, Di Meo
AMMONITI: 19′ pt Valoti 46′ pt Zukanovic, 33′ st Matuidi, 43′ st Strefezza, 45′ st Danilo, 46′ st Cionek
Spal-Juventus 1-2: adesso scatenate l’inferno
Passi falsi, piccolo trotto, obbligo di vincere, si è presentata così la Juventus in casa della Spal, non è stata una Vecchia Signora brillante, tanto per cambiare, ma il risultato è arrivato, e pescare qualcosa che portasse tranquillità nei giorni di vigilia di Champions era l’obiettivo minimo immediato. Ronaldo e compagni lo portano a casa, ma adesso non basta più: mercoledì il primo atto degli ottavi di finale, poi l’Inter domenica sera, è l’ora di accelerare, è l’ora di far capire cosa potrà essere questa squadra in questa stagione.
Sarri concede spazio a Chiellini dal 1′, turno di riposo per De Ligt, Rugani in campo e sono le solite sofferenze da leggerezza: non è un caso che la partita si riapre proprio sul fallo da rigore gentilmente concesso dall’ex Empoli, che poi ha avuto anche la forza di protestare. Glissiamo. Centrocampo “sperimentale” dove Bentancur si disimpegna egregiamente anche da centrale, Ramsey più fluido che dimostra quanto a suo agio si sente lì dove trova anche spazio per gli inserimenti, e Matuidi bravo ad esprimersi ai suoi livelli. Davanti un tridente che forse è anche sulla carta il migliore possibile, al netto di un Higuain spuntato e fisicamente in ritardo, ed un Douglas Costa sempre a rischio infortunio: Dybala è l’anima di questa squadra, Cuadrado dà la scossa alla manovra, per Ronaldo parlano il nome ed i numeri.
Rispetto alle scorse giornate, fermo restando che si giocava contro una squadra decisamente poco pungente come la Spal, e messo da parte il solito gol subito, la sensazione è che in uscita si siano visti dialoghi più interessanti ed una trasmissione palla più veloce e fluida, non casuale. Così come si sono viste cose potenzialmente interessanti davanti: vedi il gol di Ronaldo, un’azione esemplare, vedi la rete di Ramsey, sia in fase di conclusione che di rifinitura. Adesso, come detto, è l’ora di scatenare l’inferno, di quiete ne abbiamo vista e sopportata anche troppo sino ad oggi. Dimostrateci che la pasta di questa Juve sia di alta qualità non solo sulla carta.