«Sapevamo che non sarebbe stato semplice»

«Abbiamo dato un bel messaggio: una grande vittoria come squadra»

Lo sguardo di Mattia De Sciglio parla di una Juve che esce soddisfatta dalla serata del Franchi. «Una prova di forza – conferma – Sapevamo della difficoltà di questa partita, sia perchè la Fiorentina è una grande squadra sia a livello ambientale. Sono molto soddisfatto per la mia prova, ma quello che contava era raggiungere un risultato da squadra, e anche questa sera lo abbiamo fatto».

Raccontando la partita: «Come è normale che sia, abbiamo avuto momenti di difficoltà, ma abbiamo retto bene l’urto della Fiorentina e portato a casa i tre punti. Noi sappiamo che quando attacchiamo qualcosa succede sempre, abbiamo campioni in grado di segnare, quindi per noi è fondamentale una grande attenzione difensiva. Quanto a me, la mia posizione la abbiamo provata in settimana con Allegri, sapendo che dalla mia parte ci sarebbe stato Chiesa e in modo da avere a sinistra più spazio per spingere con Cancelo».

E infine: «Abbiamo mandato un segnale agli avversari, all’inizio di questo mese importante: speriamo che lascino qualche punto nelle loro partite».

«A fine mese faremo un primo bilancio»

«Da qui a maggio è lunga: si apre un mese difficile, ma abbiamo cominciato nel migliore dei modi»

Un passo alla volta, senza mollare niente. Ancora una volta la filosofia Juve è tutta nelle parole di Capitan Giorgio Chiellini, a pochi minuti dal fischio finale della partita del Franchi.

«Riposiamoci e godiamoci la vittoria, ma poi cominciamo a pensare a venerdì – ammonisce – Ci aspetta una partita bellissima contro l’Inter. Abbiamo iniziato nel modo migliore un mese difficile, con trasferte impegnative. Dicembre sarà importante, a fine mese potremo fare un primo bilancio. Ma da qui a maggio è lunga…»

E sulla gara: «Sapevamo che sarebbe stata una trasferta complicata. La Fiorentina in casa finora è stata uno schiacciasassi, all’inizio loro hanno attuato un pressing molto alto. Poi siamo stati bravi a prendere possesso della gara, senza perdere l’umiltà di difendere quando loro alzavano la pressione».