Sarri e Szczesny in conferenza a Mosca

Le parole del tecnico e del portiere alla vigilia della sfida di Champions contro la Lokomotiv

Sono Maurizio Sarri e Wojciech Szczesny a sedere nella sala stampa dello stadio Lokomotiv, alla vigilia della gara valida per la quarta giornata della fase a gironi di Champions League, che vedrà i bianconeri sfidare i russi domani sera a Mosca. Questi i temi affrontati.

MAURIZIO SARRI

PER FARE PUNTI SERVE LA PRESTAZIONE

«Abbiamo una partita difficile, perché in Europa se non si gioca su un buon livello non si prendono punti. L’obiettivo è passare il turno e arrivare primi nel girone, ma faremo i conti con una squadra che si giocherà tutte le possibilità di andare avanti nella competizione. Quindi concentriamoci sulla nostra prestazione per poi riuscire a fare il risultato»

I PRIMI MESI DI JUVE

«A livello di risultati finora è andata molto bene, perché abbiamo ottenuto tanti punti sia in Champions che in campionato. I dati rispetto alle passate stagioni sono completamente diversi, per possesso palla, baricentro della squadra, tiri fatti e subiti. Non sono sempre migliori, ma sono diversi e questo significa che un’impronta nuova è stata data. Ovviamente abbiamo margini di crescita, ma sono soddisfatto di quanto fatto finora. Le novità portano sempre interesse e stimoli nuovi, quindi è naturale che i giocatori siano coinvolti».

CHE LOKOMOTIV SI ASPETTA

«È difficile trovare contromisure quando gli avversari fanno densità davanti all’area e spesso queste situazioni si risolvono con la giocata individuale. Noi fortunatamente abbiamo grandi giocatori e penso che se loro facessero la stessa partita dell’andata prima o poi ne verremmo a capo. Credo però che avranno un atteggiamento diverso, più aggressivo».

HIGUAIN, DYBALA E LA GESTIONE DEL TURNOVER

«L’ultima cosa che vorrei fare è convincerli a stare fuori. I ragazzi conoscevano la situazione fin dall’inizio: entrambi hanno voluto rimanere con forza e nel momento in cui hanno deciso così, sapevano che difficilmente avrebbero giocato in contemporanea. Se riuscirò a metterli in campo insieme sarò il primo ad esserne contento. In cosa è migliorato Higuain? Nel mettersi a disposizione del collettivo. Oggi è a completa disposizione della squadra e la partecipazione difensiva o la predisposizione all’assist non erano su questi livelli. Se l’atteggiamento in campo è questo significa che sta cambiando anche a livello caratteriale. Lo scorso anno ha vissuto il distacco dalla Juve come una sconfitta personale e ora che è tornato qui si è ritrovato».

LE CONDIZIONI DI DE LIGT

«De Ligt non era in condizione di giocare e ha bisogno di qualche giorno per sistemare la caviglia. Decideremo domani se al suo posto giocherà Rugani o Demiral».

DOUGLAS COSTA TITOLARE?

«Se partisse dall’inizio non potrebbe fare i 90 minuti, non li ha ancora nelle gambe. Per ora può giocare uno spezzone di partita».

LA LOTTA AL RAZZISMO

«Il razzismo fa parte della società e di conseguenza entra poi anche negli stadi e mi lascia anche perplesso parlare di razze, perché ne esiste una sola: quella umana. Nel calcio abbiamo tutti gli strumenti tecnologici per arrestare la gente che commette reati. Non so se esistano leggi che lo permettano per quanto riguarda il razzismo, ma allora andranno fatte. Vorrei che si smettesse di squalificare gli stadi, ma la si facesse pagare agli individui». WOJCIECH SZCZESNY

AVERE BUFFON COME SECONDO


«Con Gigi mi trovo benissimo, sappiamo tutti che è un grande portiere e un grande uomo. Vivere un altro anno con lui è una gioia e quando gioca sta facendo benissimo, dimostrando di essere in forma. Nel ’97 ha esordito qui con la Nazionale? Io allora giocavo a tennis, non ancora a calcio, ma ero molto, molto scarso».

KRYCHOWIAK, UN AMICO


«Siamo legati dal 2004 e per noi è bello ritrovarsi. Abbiamo iniziato a 14 anni a giocare in campi molto brutti con le Nazionali giovanili e ora ritrovarsi in Champions fa parte di una storia importante, anche non vedo l’ora di batterlo domani».

L’IMPORTANZA DI NON SUBIRE GOL


«È importante perché spesso queste cose accadono in serie. Abbiamo avuto una lunga striscia di partite senza un clean sheet, ma nell’ultima gara non abbiamo subito reti e ora mi auguro di continuare su questa strada».

I TRE PORTIERI PIU’ FORTI IN CIRCOLAZIONE

«È difficile, ce ne sono tanti in circolazione. Direi Allison, ter Stegen e Oblak. Io non dirò mai che mi sento un fuoriclasse, faccio parte di una delle migliori squadre del’Europa e di conseguenza mi sento forte, ma non mi piace giudicarmi».