«Lo Sporting è tosto, difende molto bene e qui in casa ha messo in difficoltà il Barcellona. Dovremo fare una partita umile e attenta, gestendo bene i vari momenti della gara, perché dobbiamo uscire con un risultato positivo, vale a dire una vittoria, che ci darebbe la qualificazione.
Massimiliano Allegri vuole gli ottavi di finale e li vuole subito. Il tecnico sprona i suoi a scendere in campo con la stessa concentrazione mostrata a San Siro contro il Milan. E per farlo deve riuscire ad avvicinarsi alla gara nel modo corretto: «La squadra deve essere capace di rimanere serena fino alla partita, per poi accendere l’interruttore e mettere in campo le qualità per vincere la partita: convinzione, tecnica, cattiveria agonistica… Poi, terminata la gara si deve di nuovo staccare la spina, perché giocando una partita ogni tre giorni dobbiamo sfruttare il tempo tra una gara e l’altra per recuperare energie».
DUBBI DI FORMAZIONE
Riguardo all formazione Allegri non sciogli i dubbi, neanche per la posizione di terzino destro: « Le soluzioni sono De Sciglio, Sturaro e Cuadrado. Riguardo Matuidi devo valutare, perché ha preso una botta a Milano. Giocare con il 4-3-3? È semplice farlo: basta che Dybala giochi da mezz’ala…».
DOUGLAS COSTA, DYBALA E MANDZUKIC
Infine il tecnico dedica un pensiero ai singoli: «Douglas Costa sta bene, ha fatto una buona partita contro la Spal e mi dà delle alternative su entrambe le fasce, sia dall’inizio che a gara in corso. Dybala sta crescendo come prestazioni e questa è la cosa più importante, perché il gol lui prima o poi lo trova. Mandzukic è un giocatore di carattere, eclettico, che quando ha voglia può stare ovunque, credo potrebbe fare anche la mezz’ala».
«Proporre calcio e far vedere la Juve migliore»
«Sappiamo che domani non sarà facile. Lo Sporting in casa è forte, ha fisicità, corsa e gamba, ed è un avversario temibile per chiunque. E poi ha un ottimo portiere, Rui Patricio, che ha fatto un grande Europeo l’anno scorso ed è da anni un giocatore di livello internazionale».
Presenta così la partita di domani Capitan Gianluigi Buffon in conferenza stampa, tornando con la memoria anche alla gara di andata: «Non eravamo deconcentrati, allora: conoscevamo molto bene il peso della partita, avendo perso contro il Barcellona, siamo entrati in campo consapevoli, ma il “problema” sta anche nel valore degli avversari».
Quanto a domani, «Vogliamo proporre calcio e far vedere la migliore Juve, poi sarà la partita a dire che tipo di prestazione saremo chiamati a fare».
IL MOMENTO DELLA JUVE
«Le cose belle capitano lavorando e impegnandosi – spiega Gigi – Conoscendoci sempre meglio e migliorando nella condizione fisica alziamo il livello, troviamo maggiori motivazioni e unità di intenti dentro di noi».
Una Juve di attacco o di difesa? «Penso che la squadra sia diventata esperta e consapevole, sa leggere le partite. Ci sono serate in cui ti puoi permettere di essere meno prudente, e altre in cui non lo devi fare. A Milano lo abbiamo capito molto bene, e infatti abbiamo vinto. Quanto a quel che si dice di noi, non me ne curo particolarmente: le critiche fanno bene se sensate. Noi stiamo facendo un buon percorso, bisogna fare un applauso alle nostre competitrici, che per starci davanti in questo momento stanno realizzando qualcosa di straordinario».
GIGI E LA CARTA D’IDENTITA’
«Al di là di quello che dice la carta d’identità, io mi sento ancora bene e questo lo devo a chi mi sa stimolare nel modo giusto e a quanto mi ha insegnato questa società, ovvero a lavorare senza guardare l’età e voler essere ancora protagonista. L’unico modo che conosco per farlo è alzarmi ogni mattina e andare a Vinovo deciso a dare il massimo»