«Serviva più cattiveria»

«La Juve normalmente non prende gol alla fine del primo tempo e della partita… Dobbiamo capire che il campionato non è chiuso»

Due gol subiti nei finali di tempo sono a dir poco inusuali per la Juventus, che normalmente concede ben poco agli avversari, specie negli ultimi minuti. E invece le reti di Conti e Freuler hanno privato i bianconeri di due punti preziosi e «sono state lo specchio della partita – commenta Allegri al termine della gara contro l’Atalanta – La Juventus non prende gol a tre secondi alla fine del primo tempo e alla fine della partita dopo averla ribaltata. Abbiamo fatto un bel secondo tempo, ma prima siamo andati avanti a corrente alternata e questo deve farci riflettere in vista di mercoledì, quando affronteremo una squadra simile all’Atalanta che palleggia poco e verticalizza rapidamente»

IL CAMPIONATO NON È CHIUSO

«Dobbiamo capire che il campionato non è ancora vinto – continua il tecnico – Abbiamo il Derby contro il Toro e lo scontro diretto con la Roma. Il discorso sarebbe stato chiuso avessimo vinto questa sera, ma non ci siamo riusciti. Mezzo passo falso salutare? Quando prendi i mezzi schiaffi reagisci e ti rialzi, quando vieni da un periodo in cui tutto va bene e si parla anche di triplete tendi a rallentare… Gol del genere li prendi quando la partita va in questo modo quando nel primo tempo non vinci un contrasto. Negli ultimi minuti avremmo dovuto avere più cattiveria e portare a casa il risultato perché avrebbe voluto dire lo scudetto. Ci arriveremo – conclude Allegri – ma serviranno altre partite».

 

«Troppo leziosi nel primo tempo»

Così la Joya: «Abbiamo giocato meglio nella ripresa, peccato perché volevamo tornare da Bergamo con 3 punti»

Un po’ di rammarico, ma molta lucidità nelle parole di Paulo Dybala al termine del match: «Non è facile uscire con un punto da questo campo – spiega – e non in molti ci erano riusciti finora, ma noi volevamo portarne a casa tre, per lanciare un messaggio alla Roma».

Sazi dopo nove vittorie e/o deconcentrati pensando al Monaco? Per niente: «Noi eravamo completamente concentrati su questa partita, sapevamo che l’Atalanta era un avversario molto difficile e al Monaco ci pensiamo da domani. Siamo però entrati in campo leziosi nel primo tempo, poi nella ripresa abbiamo fatto molto meglio, e prendere gol proprio alla fine dispiace e ci lascia un po’ di tristezza».

IL CAMPIONATO NON E’ FINITO


«Sappiamo – continua la Joya – Che il campionato è ancora da vincere, la Roma sa che può raggiungerci, non conta averne portate a casa nove di fila, la nostra mentalità è quella di vincere, sempre».

E ORA IL MONACO

«Non sarà semplice, mercoledì: hanno giocatori giovani come Mbappé, che a soli 18 anni ha saltato molte tappe. Dovremo essere bravi a non lasciarlo libero e io voglio aiutare al massimo la squadra».