Tris alla Roma, Juve in semifinale

I bianconeri chiudono i conti già nel primo tempo con Ronaldo, Bentancur e Bonucci. Nel prossimo turno incontreranno la vincente tra Toro e Milan

Dieci giorni dopo la vittoria all’Olimpico, la Juve batte nuovamente la Roma, con ancor più autorevolezza rispetto alla gara di campionato. I bianconeri chiudono i conti già nel primo tempo con Ronaldo, Bentancur e Bonucci e rischiano solo nei primi minuti della ripresa di affrontare il resto della gara con un po’ troppa leggerezza, comprensibile per altro, visto il corposo vantaggio. Non appena la squadra di Sarri spinge, dà la sensazione di una superiorità netta, la cui inevitabile conseguenza è la vittoria e il passaggio alle semifinali di Coppa Italia, dove troverà la vincente tra Toro e Milan.

RONALDO CHIRURGICO

All’inizio la manovra della Juve si sviluppa soprattutto sull’asse centrale Bonucci-Pjniac-Higuain, perché Douglas Costa ha il suo da fare per superare la fisicità di Kolarov, mentre Ronaldo è controllato a vista da Florenzi. L’esterno giallorosso, con il passare dei minuti prende maggiormente l’iniziativa, spingendosi in avanti. In questo modo però lascia la posizione e la marcatura sul portoghese e se alla prima occasione trova il cross per la deviazione volante di Kluivert che, dall’area piccola non centra la porta, la seconda volta che abbandona la posizione viene punito, perché la Juve riparte velocemente e Higuain allarga per CR7. La posizione è defilata e chiunque cercherebbe il fondo e il traversone, Ronaldo no. Ronaldo parte palla al piede, accentrandosi sempre di più e, una volta arrivato in area scarica un rasoterra di sinistro chirurgico, che si infila sfiorando il palo opposto. Un capolavoro di precisione.

BENTANCUR RADDOPPIA

La partita è vivace, con la Roma che cerca di reagire e la Juve che trova finalmente spazi e li sfrutta a dovere: Bentancur parte in contropiede, apre per Douglas Costa, riceve il passaggio di ritorno in area e, dopo aver vinto un contrasto, piazza il raddoppio nell’angolino.

BONUCCI CALA IL TRIS

La Juve ora gioca con una scioltezza e una sicurezza disarmanti e quando si libera della marcatura anche Douglas Costa, per la Roma sono dolori. Il brasiliano prima spara una rasoiata da fuori area scaldando i guantoni di Pau Lopez, poi pennella per Pjanic, chiuso a due passi dalla porta, quindi lascia partire dal vertice destro dell’area un traversone telecomandato per Bonucci che, scattato in posizione regolare, si ritrova sulla testa un pallone golosissimo, da spingere in rete per il 3-0 che chiude il primo tempo.

UNDER ACCORCIA LE DISTANZE

La ripresa si apre con Santon al posto di Kluivert, Florenzi esterno alto e un legno per parte. Pellegrini impegna Buffon dalla distanza e sulla respinta, Kalinic, con la porta sguarnita, Kalinic colpisce clamorosamente il palo esterno. Sul ribaltamento di fronte, Ronaldo pesca in area Higuain che, di testa, centra in pieno l’incrocio. Il triplo vantaggio regala evidentemente un po’ troppa sicurezza ai bianconeri, che lasciano troppo campo agli avversari, permettono a Under di accentrarsi e di calciare dal limite. Il pallone colpisce la parte interna della traversa, la schiena di Buffon, tuffatosi per cercare di intercettare la conclusione, e si infila in rete. Tecnicamente è un’autorete, anche se il merito va interamente attribuito all’attaccante giallorosso.

JUVE IN CONTROLLO

A Buffon vanno interamente i meriti per la respinta con i piedi sul diagonale di Florenzi, lasciato troppo solo sulla sinistra. Il nuovo pericolo corso ha il pregio di risvegliare la Juve, che ritrova il ritmo e la mentalità del primo tempo e rischia di segnare il quarto gol quando Cuadrado inizia e rifinisce un’azione in velocità, conclusa dalla deviazione sotto porta di Higuain, intercettata da Pau Lopez. Sarri richiama Douglas Costa e Rabiot e manda in campo Ramsey e Matuidi e le forze fresche, unite ad un visibile calo atletico della Roma, permettono ai i bianconeri di mantenere agevolmente il controllo del match. L’unico rischio arriva negli ultimi secondi, ma Buffon è superlativo nell’intercettare il colpo di testa di Kolarov. Finisce 3-1 e la Juve vola in semifinale.

JUVENTUS-ROMA 3-1

RETI:
Ronaldo 26′ pt, Bentancur 38′ pt, Bonucci 47′ pt, Buffon (aut.) 6′ st

JUVENTUS
Buffon; Danilo (41′ pt Cuadrado), Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Rabiot (31′ st Matuidi); Douglas Costa (22′ st Ramsey), Higuain, Ronaldo
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, de Ligt, Emre Can, Matuidi, Coccolo, Bernardeschi, Pjaca, Dybala
Allenatore: Sarri

ROMA

Pau Lopez; Florenzi (23′ st Veretout), Mancini, Smalling, Kolarov; Cristante, Diawara (31′ st Peres); Under, Pellegrini, Kluivert (1′ st Santon); Kalinic

A disposizione: Fuzato, Cardinali, Fazio, Juan Jesus, Cetin, Spinazzola, Estrella
Allenatore: Fonseca

ARBITRO: Rocchi
ASSISTENTI: Ranghetti, Liberti
QUARTO UFFICIALE: Chiffi
VAR: Banti, Paganessi

AMMONITI: 31′ pt Cristante, 20′ st Higuain, 35′ st Matuidi

Juventus-Roma 3-1: schiacciasassi, con il sottile spettro del narcisismo

La Juventus approda alle semifinali di Tim Cup, proseguendo la serie di vittorie convincenti. Stavolta sconfigge la Roma con le armi più congeniali alle idee del proprio allenatore. Prove di centrocampo “di qualità”, composto da Bentancur, Pjanic e Rabiot, da molti invocato come quello titolare, in prospettiva. Esame per larghi tratti superato. Pressing alto, fraseggio rapido e qualitativo, Bentancur dominante e spesso ben accompagnato dalle punte nel pressing alto sui difensori avversari. E’ esattamente con queste frecce che, nel primo tempo, la Roma è stata demolita dall’undici bianconero. I giallorossi riescono anche, fino all’1-0 e ad inizio ripresa, a prendere coraggio e fare la partita. Perchè quando la Juve si impigrisce, non pressa e non cerca il recupero palla alto, iniziando anzi a specchiarsi, si disunisce e diventa attaccabilissima. Ma quando cambia marcia, attaccando con continuità ed in avanti i portatori di palla avversari, trovando triangolazioni rapide tra mezzali e punte, comincia la vendemmia di gol ed occasioni pericolose, che hanno consentito di chiudere sul 3-0 la prima frazione di gioco.

Come sempre, poi, sono gli interpreti a fare la differenza. Ronaldo in versione supereroe della Marvel sull’1-0. “La voleva in corsa”, dice il telecronista Rai. E in corsa ci si mette da solo, appena ricevuto il pallone, con un’accelerazione che brucia gli avversari ed una rapidità di esecuzione che non lascia scampo a Pau Lopez. Sul raddoppio è Douglas Costa a trovare un corridoio di passaggio straordinario per Bentancur, che rischia il dribbling in area e trova un gol splendido e meritatissimo per la prestazione offerta. Ma la sensazione, forse più che in qualunque altra gara stagionale, è che le qualità dei singoli inizino ad essere valorizzate da uno spartito che li mette particolarmente a proprio agio.

Citazione di merito a Gigi Buffon. Sfortunato l’autogol, senza colpe, in occasione della marcatura romanista. Ma due parate di livello straordinario ci ricordano con chi abbiamo a che fare. Note stonate la ricaduta muscolare di Danilo, proprio nel momento in cui il suo livello prestazione iniziava a salire, e il calo di tensione con tante occasioni (vere e potenziali) lasciate alla Roma nella ripresa. Ma a questa veste della Juve, meno “monolitica” che in  passato, dovremo forse imparare ad abituarci.