Tutte le scuse dell’AntiJuve

Da 8 anni la Juve incontra l’AntiJuve per capire se il dominio può continuare o se si interromperà.

L’AntiJuve non è una sola squadra, è uno stato della mente, è variabile. In estate ci sono 6-7 AntiJuve: Roma, Napoli, le due Milanesi, la Lazio, qualche outsider pimpante.

Dopo qualche giornate le AntiJuve stanno come d’autunno sugli alberi le foglie. Ne resta sempre una tra Roma e Napoli e l’immancabile Inter, almeno fino a Natale.

Mangiato il panettone l’Inter cola a picco e l’unica AntiJuve rimasta si allontana così tanto che potrebbe essere doppiata. A quel punto l’unica speranza dell’Italia AntiJuve è che la Juve si fermi al double e perda un’altra finale in Champions.

Un momento clou di questo copione è la sfida Juve-AntiJuve, con quest’ultima che di solito rimedia sonori ceffoni ma in qualche modo ci spera sempre, anche dopo.

Un big match perso con la Juve non indebolisce mai le convinzioni dell’AntiJuve, anzi, ricordiamo bene lo sviolinatore Rudi Garcia dire “Oggi ho capito che vinceremo lo Scudetto!“.

Ma soprattutto la vera AntiJuve non perde mai perché inferiore, ma per una serie di 10 scuse, eccole!

 

Posto numero 10: LA JUVE HA VINTO PER IL FATTURATO!

La scusa più ovvia, la più sensata rispetto agli altri alibi farlocchi. Ci sta. Anche se il ciclo Juve è iniziato quando fatturava meno di Milan e Inter (quindi vincere col fatturato più basso si può, ed è accaduto in passato e all’estero, pensiamo al Borussia, all’Atleti, al Monaco, al Leicester). Non si capisce perché se la Juve vince perché ha un fatturato più alto delle altre sia una cosa negativa, un fatturato sceso dall’alto o peggio, creato in modo artificioso (le plusvalenze alla Mandragora) e non merito di scelte della società sul mercato e sugli altri ricavi. Soprattutto non si capisce perché la Juve, col 10° fatturato in Europa (e rivali col doppio del fatturato) debba vincere la Champions se no è un FLOP e soprattutto la Juve non si sia mai lamentata del fatturato da Berlino in poi.

 

Numero 9: LA JUVE HA VINTO PER LO STADIUM!

Questo è il teorema Morgan De Sanctis (l’ex-Portiere della Roma, lo ricordate vero?) ma anche di molti giornalisti e opinionisti nostrani che attribuiscono allo Stadium almeno 10 punti in più l’anno (a volte 15). Certo avere una casa propria, uno stadio moderno, sempre sold out e aperto tutti i giorni è un bel vantaggio, ma non si capisce allora perché la Juve sia sempre prima anche per punti in trasferta e perché le altre non riescano a farlo lo stadio ma restino ancorate a meravigliosi rendering (bellissimi quelli di Milan e Inter), modellini di plastica (carino quello della Fiorentina), progetti (Lo StadioDellaRoma è il top) o annunci vari (“Tra due anni lo Stadio” di De Laurentiis, dichiarazione del 2009-2011-2013-2015-2017). Peraltro poi il nostro Stadium, sempre per gli altri, è ridicolo nella sua piccolezza e scarso calore, non paragonabile al San Siro gremito ed infuocato né all’urlo Champions del San Paolo. Quindi? Come si spiega col fatto che ci vinciamo sempre?

 

Numero 8: LA JUVE HA VINTO PERCHE’ HA GIOCATO PRIMA!

Qui il Maestro è il bravissimo (sul campo) Maurizio Sarri che negli anni ha affinato la scusa con varianti raffinatissime: hanno giocato prima e quindi abbiamo pressione psicologica sapendo  il risultato, hanno giocato dopo e quindi per loro era facile conoscendo il nostro risultato, abbiamo giocato a mezzogiorno ed è un orario schifoso, abbiamo giocato il pomeriggio e c’è penombra, giocare il lunedì fa schifo, giocare il venerdì è una merda, e bla bla. Non si capisce quindi perché se Sarri riteneva un vantaggio giocare il venerdì o il sabato, il Napoli si facesse sbattere presto dall’Europa e non si capisce nemmeno perché la scusa veniva fuori solo nella seconda parte del torneo con la Juve avanti in Europa e il Napoli no, mentre se il Napoli giocava 10 volte prima all’inizio tutto filava liscio.

 

Numero 7: LA JUVE HA VINTO MA NOI ABBIAMO GIOCATO MEGLIO!

Negli anni si sono alternati lo splendido Milan di Ibra e Robinho, il piccolo Barcellona viola di Montella, la Roma Europea (l’Europa Siamo Noi) di Garcia, il Napoli prima spagnoleggiante e poi il celeberrimo BelGioco Sarrista. Abbiamo perso, ma abbiamo giocato meglio, la supremazia territoriale, il possesso palla. Tra 20 anni la gente si ricorderà del Napoli di Sarri e non della Juve. Probabile invece che qualcuno si ricorderà di Sarri al Chelsea solo se vincerà qualche titolo.

 

Numero 6, LA JUVE HA RUBBATO: ROSSO

In zona caldissima, dopo schermaglie preliminari, si sfodera la carta classica: #LaJuveRubba, e le sue mille varianti. Il ROSSO diretto, l’amputazione del rivale che lotta, il gesto atroce dell’arbitro corrotto che tarpa le ali e concede un vantaggio incolmabile alla Juve. Giocatori del Torino (Glik, Acquah, Baselli) che entrano come karateka, giocatori del Napoli (Britos) che danno testate, giocatori della Roma che impazziscono del tutto (De Rossi), giocatori dell’Inter che passeggiano e affondano tacchetti (Vecino). Anche se il rosso arriva a gara già chiusa o con la Juve già dominante (Eh, ma potevamo riprenderla!) Prima si discute il rosso. Poi di fronte all’evidenza la risposta è: EhMaChiellini, con la nuovissima variante EhMaPjanic! La cosa divertente è che la Juve in 10 ci è andata spessissimo, in Italia come in Europa. Con scarse proteste e anzi, vedi recente passato, finendo anche per vincere la gara.

 

Numero 5, LA JUVE HA RUBBATO: RIGORE

E’ la variante classica. RigorePerLaJuve urlano i social, noncuranti del fatto che la Juve in questi 8 anni di totale e assoluto dominio, negli Scudetti, nei punti e nei gol segnati abbia avuto incredibilmente molti ma molti meno rigori a favore di Milan, Roma, Napoli e perfino Lazio. Ricordiamo gli 11 rigori del Milan di Muntari contro i 3 alla Juve, ricordiamo il record dei 13 rigori (10 nel girone d’andata) della Roma di Spalletti. Ricordiamo, al contrario, i 2 anni e mezzo senza rigori a sfavore al San Paolo. Quelli che si ricordano sono il rigore per fallo su Vucinic (ma c’è!) a Pechino, i due rigori in Roma-Juve (non il loro farlocco, i nostri). Alle statistiche surreali dei rigori altrui “gli altri” oppongono un’ineffabile risposta: se i rigori ci sono si devono dare, a voi li regalano al momento giusto!…

 

Numero 4: LA JUVE HA RUBBATO: GOL IN FUORIGIOCO

Qui non si parla di offside evidenti e palesi. C’è quello passivo ma forse attivo di Vidal contro la Roma. C’è il portiere forse impallato. C’è il fuorigioco nell’azione precedente. C’è il fischio che falsa. C’è una complessa teoria di centimetri e figure geometriche: si prende in mano il righello e la squadretta, i 21 centimetri di Llorente, la luce che passa di Caceres (e poi incredibilmente solo la mezza scarpa di Mertens e Insigne contro altre squadre); poi c’è la prospettiva geometrica falsata alla Galliani, le telecamere strategiche, il grande fratello Juve che controlla grafiche, linee, punti e fotogrammi. E da Turone in poi tutti i singoli episodi ogni anno vengono ritirati fuori, in modo scientifico, mentre i gol subito dalla Juve in offside si perdono come lacrime nella pioggia. E poi insomma: Ronaldo è in gioco, ma è il fotogramma giusto? Fa nulla se c’è il VAR, fa nulla se c’è un software infallibile: la JuveRubba.

 

Numero 3: LA JUVE HA VINTO PERCHE’ SI SCANSANO.

Siamo sul podio, quando proprio non si riesce a trovare un rigore, un fuorigioco, non c’è un rosso e magari la Juve anzi ha vinto dominando e segnando a raffica, giocando anche bene, quando non c’è proprio nulla da eccepire dopo un 4-0/5-0 allora il coro è “SI SONO SCANSATI!”. Il Sassuolo si scansa, l’Udinese si scansa, l’Atalanta non ne parliamo. Ci sono teorie, intrecci..il DG del Sassuolo è testimone di nozze di Marotta, la figlia fa lo stage, si sono scambiati favori, i Pozzo, l’Atalanta perde sempre…c’è anche la confessione, Buffon lo ammette! Ti ricordi il Livorno che non schiera Paulinho!? E guarda poi anche Verdi, Politano, rifiutano il Napoli per ordine di Marotta! Poco importa se le squadre accusate di scansarsi poi fanno più punti con la Juve delle VERE rivali, poco importa se il Sassuolo ci batte (con un rosso a Chiellini!), poco vale se l’Udinese vince a Torino, se l’Atalanta ci ferma sul pari più volte. Pochissimo importa se lo altre vincono 7-0 o 0-5, se il Toro prende 30 gol dal Napoli negli ultimi 5 anni, se il Parma gioca con la squadra B col Napoli. E’ contro la Juve che si scansano, fanno i “tentativi di autogol“, mentre con le altre giocano sempre alla morte. Come se i tifosi di tutte le 19 squadre di A alle presentazioni non chiedessero sempre di “battere la Juve” ma di “scansarsi con la Juve!“.

 

Numero 2: LA JUVE HA AVUTO CULO

Se non c’è proprio alcun episodio arbitrale, se non c’è una goleada netta, se non c’è proprio nulla, ma davvero nulla da lamentare a cui attaccarsi (difficile…) allora la scusa è “Che culo!”. La Juve ha culo si sa, rimpalli, autogol, pali, traverse, scivolate, zolle, vento, centimetri. E’ un mix letale: la juve gioca male, noi siamo più forti ma guarda che culo, loro tirano e segnano, a noi Schick per pochi centimetri sbaglia, Callejon calcia male, a loro Zaza tira al 88° e con un rimpallo va in porta

 

Numero 1: LA JUVE HA RUBBATO, LA GESTIONE DEI CARTELLINI

Ma al vertice assoluto delle scuse delle AntiJuve dopo un KO c’è l’ineffabile, gloriosa, leggendaria, inarrivabile “GESTIONE DEI CARTELLINI!”. Se non c’è culo, scansamento, rigore, rosso, gol non valido che tenga allora arriva la Madre di tutte le Scuse fantasmagoriche dei perdenti: la gestione dei cartellini. “Tu non capisci, non hai mai giocato a calcio, non devi vedere i rigori, i gol, i rossi, devi vedere la gestione dei cartellini! E’ quella che ti ammazza! Se ammonisci subito al primo fallo i rivali mentre loro sono impuniti, condizioni la gara in modo più subdolo, più raffinato!”. Se ammonisci 3 difensori del Napoli dopo 7 falli totali al 67° (…) è una chiarissima gestione superficiale (subdola, strumentale e fondamentale corrotta e parziale) dei cartellini). Se Mario Rui fa due fallacci (uguali a quelli per cui Pjanic la giornata precedente meritava il rosso…) può essere espulso ma ALLORA si fa la conta di tutti i gialli potenziali e possibili (ovviamente solo per la Juve) e vengono fuori supermoviole con 12 gialli, qualcuno anche per i subentrati.

Strano poi che questa “gestione dei cartellini” finora in 7 gare (tutte e 7 vinte) veda la Juve al secondo posto per minor numero di falli in media per ottenere un cartellino. Alla faccia della gestione!

Sandro Scarpa.