«Mancano quattro vittorie, ma martedì andremo a Cagliari, dove il campo è più stretto e troveremo una squadra che darà battaglia»
«Abbiamo giocato un pessimo primo tempo, non avevamo distanze e tempi contro un buon Empoli. Meglio la ripresa dove non abbiamo concesso nulla. Ci voleva un 1-0 di sofferenza, è un altro passo verso il titolo». Massimiliano Allegri si gode un successo pesante, che nella prima parte di gara non ha certo visto la miglior Juve, ma che nella ripresa è stato più che legittimato: «Non riuscivamo ad arrivare sugli esterni, poi loro sono calati e noi cresciuti. Le partite sono lunghe, non si può sempre vincere 3-0 dopo 10 minuti. A volte si deve far passare il tempo e poi colpire. Ora siamo a + 18 a nove giornate dalla fine, ma mancano quattro vittorie alla vittoria dello scudetto e martedì andremo a Cagliari, dove il campo è più stretto e troveremo una squadra che darà battaglia».
Inevitabile dedicare un pensiero Kean, protagonista della serata. Dopo l’infortunio di Dybala durante il riscaldamento («con l’Argentina ha preso un colpo al polpaccio, oggi ha aveva un indurimento e non volevamo rischiarlo») molti pensavano a un suo impiego dal primo minuto e Allegri spiega così la sua scelta: «Ha ambizione ed è giusto, ma conta la testa. La voglia di sacrificarsi e di migliorarsi lo aiuterà. In questi giorni ha subito delle bordate mediatiche spaventose, così come il dispendio di energie mentale dopo le due partite e i due gol in Nazionale. Va centellinato, ma per una questione psicologica, non tecnica. Lo avessi schierato subito inoltre non avrei avuto altri cambi in attacco».
I riflettori ora sono tutti per Kean, ma è ovvio che, specie in vista della gara con l’Ajax, la domanda verta su quante possibilità abbia Ronaldo di recuperare in tempo: «Questa mattina ha fatto qualcosa, ma è andato al trotto – conclude il tecnico – Bisogna vedere quando riuscirà a galoppare».