VLAHOVIC È BIANCONERO!

20 gol in 24 presenze, tra Serie A e Coppa Italia, nella prima parte del 2021/2022. E diventano 41, in 64 apparizioni, se andiamo a sommarli a quelli della stagione 2020/2021.

Questi sono soltanto alcuni numeri, che possono essere racchiusi in due parole: attaccante totale. O, se preferite, Dušan Vlahovic, che da oggi è ufficialmente bianconero.

E quale momento migliore per diventarlo se non nel giorno del suo ventiduesimo compleanno?

Accordo con la Fiorentina per l’acquisizione definitiva del calciatore Dušan Vlahović [PDF]

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Una forza della natura, Dušan. Sarebbe riduttivo, però, fermarsi qui, perché oltre che forza fisica, Vlahovic è freddezza sotto porta, tecnica, qualità, potenza.

Nasce a Belgrado il 28 gennaio 2000 e dopo un passato da giovanissimo (appena sedicenne) proprio in Serbia, tra le fila del Partizan Belgrado, arriva l’approdo in Italia e nello specifico alla Fiorentina nell’estate del 2018.

Per un diciottenne, proveniente da un’altra nazione e soprattutto da un tipo di calcio molto diverso rispetto a quello italiano, l’impatto è più che positivo e al termine della prima stagione in Italia sono 10 le presenze in Prima Squadra, oltre ai 20 gol segnati in 22 partite con la Primavera viola.

La stagione successiva (2019/2020) la gioca tutta in Prima Squadra e la chiude totalizzando 8 reti in 34 presenze, ma soprattutto iniziando a mettere sempre più in mostra il suo talento cristallino e facendo stropicciare gli occhi in diverse partite. E poi la definitiva consacrazione. Dal 2020/2021 Dušan diventa una piacevole certezza della nostra Serie A per il suo straordinario rendimento.

Le sue prestazioni di alto livello, i suoi numeri sempre più importanti, gli permettono dopo tutta la trafila con le Selezioni Under di esordire anche con la maglia della Nazionale maggiore e alla sua quarta presenza con la Serbia mette in mostra immediatamente ciò che sa fare meglio: segnare. E dopo 14 apparizioni sono già sette i gol fatti. Conferme su conferme.

Altri numeri strepitosi: dal 2020/2021, Vlahovic è il calciatore che ha segnato più gol in Serie A (38), uno in più di Immobile e almeno dieci in più di tutti gli altri attaccanti che giocano ancora nel nostro campionato.

Dušan, inoltre, ha realizzato 33 gol nel 2021, in campionato. Nella storia della Serie A solo Felice Borel (41, nel 1933) e Gunnar Nordahl (36, nel 1950) hanno segnato più reti in un singolo anno solare.

Con 44 reti è anche uno degli unici due calciatori nati a partire dal 2000 ad aver segnato almeno 40 gol nei maggiori 5 campionati europei, insieme a Erling Haaland.

Il 93% dei suoi gol in Serie A, 41 su 44, sono stati realizzati dall’interno dell’area di rigore ed è anche il calciatore che ha effettuato più tiri in questa stagione, 75.

Sono numeri di un attaccante letale. Sono numeri da aggiornare insieme, partita dopo partita, per scrivere nuove pagine di storia.

Benvenuto, Dušan! E buon compleanno!

https://youtu.be/CX5HS0PqFYA

Cosa ci aspettiamo da Vlahovic?

Dusan Vlahovic è un nuovo giocatore della Juventus. Non più di un paio di settimane fa, una frase simile esisteva solamente nella testa di qualche tifoso bravo a fantasticare. Ora il centravanti serbo è davvero dei nostri, e sull’onda dell’entusiasmo, noi dello staff di Juventibus ci chiediamo: cosa dobbiamo aspettarci da Vlahovic in bianconero? Quali mirabolanti apre l’approdo del capocannoniere della Serie A alla corte di Allegri? Uno dopo l’altro, ecco i nostri pareri.

Luca Momblano

Da Vlahovic mi aspetto grande reazione alle difficoltà, perché verrà il momento in cui ci saranno. Mi aspetto un effetto osmotico sulla fase offensiva, perché non ci si salva da soli. Mi aspetto un bagaglio di voglia di fare e di imparare, perché il borsone per quel che chiediamo è ancora mezzo vuoto. Infine mi aspetto prima possibile i gol e gli abbracci, perché vorrebbe dire che ciò di cui sopra è avvenuto in fretta.

Massimo Zampini

Da Vlahovic mi aspetto due cose apparentemente in contraddizione: capire subito di essere arrivato in una squadra in cui non è lui l’unico campione e allo stesso tempo non frenare mai l’ambizione di diventare il più campione di tutti nel più breve tempo possibile. Alla Juve si diventa fuoriclasse solo così, facendo convivere questi due aspetti.

Willy Signori

Innanzi tutto mi aspetto di vederlo con le dita nelle orecchie tante volte, tantissime. Voglio i gol. Poi onnipotenza, una settimana da dio serbo sceso in terra con la maglia bianconera. Un commesso di FootLocker che usa le scarpe per picchiare i clienti. Un vendicatore senza paura che vuole solo sfondare la porta.
Mi aspetto tecnica e velocità, ferocia agonistica e voglia di spaccare il mondo. Un punto di riferimento per l’attacco, sempre pronto a cercare la profondità, a farsi trovare in area a raccogliere quei cross che da troppo tempo erano lanci nel vuoto.
Mi aspetto una grande intesa con Dybala. Mi aspetto voglia di aggredire partite e avversari.
Mi aspetto un attaccante da Juve, un numero 9 come non ne avevamo più da troppo tempo.

Alex Campanelli

L’acquisto di un giocatore come Vlahovic, che ha le stimmate per diventare un attaccante generazionale, ha ridato speranza anche ai tifosi più pessimisti. Mi aspetto che la ventata di positività portata da Dusan investa anche e soprattutto il campo: la Juventus deve tornare a far paura, a dominare, a tramortire gli avversari con la sua forza d’urto come è accaduto nel periodo immediatamente successivo agli acquisti di Higuain e Cristiano. Lo sbarco di Vlahovic deve essere il segnale della svolta, sia tecnica che mentale.

Fabio Giambò

Un ragazzo della sua età, che di fatto ha dimostrato di volere la Juventus almeno quanto la Juventus ha voluto lui, che ha già fatto vedere quello che sarebbe capace di fare, deve arrivare in bianconero, prendersi il grandioso carico di responsabilità che lo aspetta, e riuscire a dare un senso ad una squadra che per forza di cose tende ad appoggiarsi anche troppo sulla punta centrale. Fino a ieri la punta centrale della Juve scappava in avanti (Morata) o non era una punta centrale (Kean). Da oggi la punta centrale della Juventus sa scappare, si sa spostare se è il caso, ma soprattutto sa fare quello che ci serve: i gol. Non fuciliamolo se non partisse con 20 gol in mezza stagione…

Nevio Capella

Mi aspetto oltre che i gol, tanti gol, che ci sono mancati in questi primi quattro mesi, anche che riesca con il suo modo di interpretare il ruolo a far “funzionare” meglio Dybala, ad invogliare di più i compagni a fare cross precisi e a fare il 9 vero come per ultimo è stato Higuain, un uomo d’area a 360°, insomma (e che tiri bene il primo rigore della serie in finale di Champions).

Giuseppe Gariffo

Mi aspetto che Dusan cambi faccia alla Juve. Ok, 8-10 gol, possibilmente pesanti, in campionato e 3-4 in Champions. Ma non solo: mi aspetto che pian piano migliori la squadra. Ho letto molti sostenere che la Juve faticherà anche con Vlahovic se non cambia modo di giocare. Io al contrario sostengo che spesso sono i grandi attaccanti che ti fanno giocare bene, perché sono sempre una soluzione di passaggio, sanno tenere palla con la loro tecnica e il loro fisico, sanno come e quando appoggiarla o scaricarla al compagno, sanno quando dribblare e quando tirare.
E soprattutto, parafrasando il grande Julio Velasco ed il suo attacco agli alibi degli schiacciatori, sanno mettere in porta bene cross fatti male.

Michele Fusco

Mi aspetto lo stesso apporto di Higuain in termini emozionali e tecnici. Però invece che un biennio gradirei vedere almeno un lustro riempito dalle prodezze del serbo e, perché no, qualche record realizzativo battuto.
Le aspettative sono altissime.

Michael Crisci

Da Vlahovic mi aspetto che sia decisivo a prescindere da Allegri e da ogni tipo di contesto tattico. Di essere indipendente dalla poca produzione offensiva. Almeno fino all’arrivo di qualche centrocampista bravo. O di una filosofia nuova, dal baricentro leggermente più alto.

Giancarlo Liviano D’Arcangelo

Vlahovic è una furia, lo seguo dal suo primo anno alla Fiorentina e sognavo diventasse lui il successore di Ronaldo. Da lui come calciatore mi aspetto quella voglia di vincere e di migliorare che trasforma un campione in un fuoriclasse perché ha il potenziale per diventare il migliore del mondo. Dalla guida tecnica, finora estremamente deficitaria, mi aspetto che su di lui si costruisca una fase offensiva del tutto diversa, dove “ci si arrangia” di meno e si valorizzano le caratteristiche dei calciatori attraverso un piano di gioco.

Leonardo Dorini

Credo che la vera sfida che il giovane serbo dovrà dimostrare di poter vincere è quella di confermarsi grande campione dentro un collettivo fatto di giocatori di livello e in un Club dove ogni partita c’è l’obbligo di vincere. Lo aspettano 5 mesi di forte pressione e grandi aspettative, maggiori del normale proprio perché arrivato a gennaio e salito in corsa in una situazione di classifica deficitaria. Vedremo e, ovviamente, forza Dusan!

Toccoditacco

Da Dusan Vlahovic, molto banalmente, mi aspetto i gol. Dieci-dodici reti, qualcuna magari pesante, che ci permetta di raggiungere l’obiettivo minimo del quarto posto. Che diventi un punto di riferimento la davanti e sappia trasformare in gol le nostre (talvolta poche) occasioni create. Per questi 4 mesi penso basti. E che riaccenda un po’ di entusiasmo nello spogliatoio perso nell’ultimo anno e mezzo.

Stefano Utzeri

Non è affatto vero che la Juventus non arriva quasi mai in area di rigore. Lo Juventino si è abituato all’aridità di Morata e all’area di rigore vuota da troppo tempo. Da Vlahovic mi aspetto i suoi gol, ma anche che sia polo d’attrazione per le difese altrui. Per liberare spazio e uomini. È il centravanti che attendevamo.

Valerio Vitali

Da Vlahovic mi aspetto prima di tutto una cosa: dinamismo. Eh sì, perché alla Juve se c’è un difetto da evidenziare sin ora che elude l’aspetto tattico, è proprio questo. Vlahovic spalle alla porta, nel duellare negli uno contro uno, nel portare maggiore velocità di esecuzione ad una manovra offensiva di per sé abbastanza lenta, è manna dal cielo. Che sia il boost di cui avevamo bisogno.

Giordano Straffellini

Da Dusan mi aspetto due cose, una dal punto di vista psicologico una dal punto di vista tattico. Vlahovic deve essere una sferzata di energia per l’ambiente bianconero. Una ventata di entusiasmo che coinvolge società, tifosi e squadra. Un monito per gli avversari, il segnale che la Juve non accetta un ruolo da comprimaria. Da un punto di vista tecnico è il giocatore ideale per Allegri. É un semplificatore di gioco, dà forza e centimetri ad un reparto che da questo punto di vista era carente.