Buffon – senza voto
Ecco una di quelle partite in cui anche mia nonna ultranovantenne potrebbe scendere in campo con la Juve, indossando i guantoni da forno, e restare imbattuta.
Rugani – voto 6,5
Testa alta, sempre elegante e bello da vedere. La tecnica e il senso della posizione sono indiscutibili, ma la dote principale è il suo anticipo con il pensiero… pensiero stupendo nasce un poco marcando.
Bonucci – voto 7
L’anima, il battito cardiaco di questa Juve… Non va mai in affanno, neppure quand’è pressato, anzi è in quei frangenti che strappa applausi scroscianti, seminando le intenzioni avversarie con quel tacco-finta che ormai ha il marchio di fabbrica. Si procura anche il rigore del 2-0… Ai numerosi detrattori anti-juventini, a fine gara, non resta che il solito bicchierone di collutorio con cui sciacquarsi la bocca.
Barzagli – voto 6,5
Un torace gigante, che sembra la vela maestra di una nave corsara, gonfiata dal vento impetuoso… Ed ecco il Barza che corre tra le acque e veleggia verso (il) Quinto, disintegrando ogni onda azzurra.
PS.: Un grazie sentito ai giardinieri per aver inondato il campo, prima del match e durante l’intervallo, e avermi così suggerito questa metafora.
Hernanes – voto 6
Non sarà certo una Ferrari, ma neppure un ammasso di ferraglia. Già, perché Hernie il Maggiolone, veicolo d’epoca, ma tirato a lucido e riadattato ai nostri giorni, ha un cuore e un cervello e quando li mette in pista tutto funziona, sempre e solo alla sua velocità, ma funziona.
Lichtsteiner – voto 7
Nessuno lo sa, è top-secret per ragioni contrattuali, ma il vero sport di Lichtsteiner non è il football, ma lanciarsi dal cucuzzolo con il parapendio, armato di mannaia tra i denti, per uccidere non solo le aquile madre, ma anche i loro piccoli. I risultati di queste imprese estreme, poi, si vedono anche sul campo da calcio… quando incontra la Lazio.
Alex Sandro – voto 6
Molto impreciso, ci ha abituato a ben altri brividi, non a quelli di paura. Si salva comunque dall’insufficienza per quei 4-5 traversoni che pennella sul dischetto… Ahhh se quel dischetto avesse una tridimensionalità, sarebbe il capocannoniere di serie A!
Pogba – voto 6,5
Sbaglia un gol che neanche il miglior Raducioiu dei tempi d’oro avrebbe sbagliato con tanta classe… Però occupa il campo come nessun altro. A proposito, se il campo da calcio coincidesse con la tavola del Risiko sarebbe l’unico calciatore ad avere un piede-carroarmato sulla Kamčatka e uno sul Quebec. Insomma, nonostante quella défaillance, Pogba resta una superpotenza!
Asamoah (SUB) – senza voto
Khedira – voto 7
Finalmente possiamo apprezzarlo non solo per la forma mentis (perché “lucido intelletto” è sempre stato!), ma anche per la forma corporis. Le due forme, prospettive intrecciate, danno così vita a uno spettacolo geometrico degno di Escher. E quando il nostro Escher esce, seppur a risultato acquisito, il “quadro” tattico perde tutta la sua straordinarietà.
Sturaro (SUB) – senza voto
“Picchia per noi, Sturaro picchia per noi”. Ed eccolo che infierisce anche sui cadaveri.
Mandzukic – voto 7,5
Minuto 39’, viene servita la tagliata di Mandzo. Minuto 63’, ecco la tartare di Mandzo (per il buongustaio Sami, che spazzola il piatto, e per tutti i palati fini). E io, che volevo diventare vegetariano…
Dybala – voto 8 MVP
Dybala: voce del verbo “sgusciare”, infinito, intransitivo, declinato in ogni forma, in ogni ambito logico, dall’inizio alla fine di un fraseggio, e contro ogni soggetto avversario, singolare o plurale che sia. [da La Nuova Enciclopedia sulla Grammatica del Calcio, Edizioni Pauline]
Zaza (SUB) – voto 6,5
Il solito cuore da gregario, che purtroppo non gli vale il gol, ma solo un’infruttuosa pedalata.
Allegri – voto 7
La due giorni casalinga si conclude con sette gol fatti e zero subiti, ben distribuiti nelle due gare. Insomma, c’è da stare Allegri, aspettando il risultato scontato (5!!) di quell’equazione matematica che all’inizio sembrava irrisolvibile…