Buffon – voto 6,5
“Pronto, chi para?”… Un certo Gigi, centralinista di fiducia, che si fa trovare sempre pronto al primo squillo, anche sulle telefonate da fuori.
Rugani – voto 6,5
Altri minuti importantissimi per costruire un futuro roseo in maglia bianconera. La qualità delle sue giocate cresce proporzionalmente al livello di fiducia e anche oggi, per la cinquantunesima volta consecutiva, dimostra di non essere il protagonista di un giallo, né di Simenon, né di Giacomelli.
Bonucci – voto 6,5
Le sue spazzate alla “viva il parroco” ci introducono in una nuova fase della stagione: quella in cui conta solo il risultato. Lontani dal sagrato della Grazia, l’importante oggi era essere impeccabili, oltre che umili, sul campetto impolverato dove scorrazzano stinchi e tacchetti.
Barzagli – voto 6,5
Compie un salvataggio che, oltre a valere un gol, comporta un linciaggio di spogliatoio per il povero Trajkovski. A proposito, Zamparini si è già attivato per trovarne il sostituto: un certo Mark Lenders, l’unico calciatore in grado di perforare un muro con un Supertele.
Marchisio – senza voto
State pedalando tranquilli sulla ciclabile intorno al lago, vento nei capelli, aria pulita nei polmoni. Tutto intorno v’è silenzio, inframezzato da concerti di usignoli ispirati. Poi… Poi vi cade improvvisamente un meteorite in testa e non avete neppure tempo di accorgervi che il casco non è servito. Ecco, non so a voi, ma a me non è capitata una situazione del genere, ma quel dolore credo di averlo provato oggi, per empatia. Forza Claudio, sono con te!
Lemina (SUB) – voto 6
Dal suo ingresso in campo fino a fine stagione, dovrà giocarsi tutte le sue carte. La prima lanciata sul tappeto verde è un insignificante 6 di quadri, speriamo che le altre quattro siano di valore superiore. Io ci credo e sono convinto che abbia anche qualche asso nello scarpino.
Cuadrado – voto 7
Non solo ci mancherà il suo spunto in velocità, ma anche il suo senso tattico e la sua corsa da gregario. Sì, vederlo segnare quel gol (e non solo) mi ha già aperto una diga di malinconia.
Evra – voto 6
Diligente, nulla più.
Pogba – voto 7,5
Un gol, un assist, un legno… Ecco il trittico a cui questo calciatore di un’altra categoria ci ha ormai abituati. E, se le sue parentesi narcisistiche vi fanno ancora girare le cosiddette, rilassatevi e pensate solo che dentro queste parentesi ci sono ancora enormi potenzialità di crescita, che si muovono sempre più veloci delle vostre cosiddette.
P.S.: Se siete ancora in preda al nervoso (probabilmente cronico), sappiate che nel vostro quartiere la domenica pomeriggio si giocano anche i campionati di Subbuteo e i tornei di cacio-tennis.
Khedira – voto 7,5 MVP
Aggancio perfetto-collo magico… ed è nel trait d’union che sta tutta la bellezza di quel gesto tecnico, che, oltre a sbloccare la partita, regala agli amanti del football uno dei gol acrobatici più belli della stagione. Per il resto, il suo pensiero, ispirato e veloce, governa la manovra bianconera, accompagnato dall’inebriante silenzio degli intenditori.
Padoin (SUB) – voto 7
Voto alto per quel che fa vedere in campo, ma dovrebbe essere altissimo per quel che si vede fuori dal campo, poco oltre la linea di fondo, durante la sua esultanza: quello spogliatoio intero di un metro quadrato in cui il Pado viene inghiottito, quell’orgia istintiva di sentimenti e traguardi sudati, al centro della quale viene portato in trionfo il senso ultimo di questo sport.
Mandzukic – voto 6
Al novantesimo, quando tutti pensano alla nottata al Cacao in onore di Padoin, è ancora lì che pressa come un ossesso. Tutto merito (o colpa) del DNA.
Dybala – voto 6,5
Gira per il campo, in lungo e in largo, avanti e dietro, perché libertà non è star sopra un albero o sotto una porta, ma accollarsi volontariamente tante responsabilità. Un’altra prova di maturità, la sua consapevolezza è sbalorditiva.
Morata (SUB) – voto 6,5
La classe e la generosità viaggiano di pari passo, così come, purtroppo, anche l’ingenuità (mi riferisco al giallo stupido che gli farà saltare la Lazio). Lascia il segno, nel bene, con un assist da antologia e un paio di serpentine che ormai portano il marchio di fabbrica.
Allegri – voto 7
Qualche mese fa l’abbiamo creduto un folle per la tranquillità e la serenità ostentata nel momento più tragico del campionato bianconero. Ora tutto è cambiato e il “nostro” tragico si è trasformato nell’ennesimo siparietto tragi-comico per i nostri avversari. +9 e un altro tricolore “noioso”. Ormai il mister merita cieca fiducia.