Simone Zaza ceduto in Inghilterra. Non è una buona notizia quella che arriva quasi al termine del calciomercato. Perché porta via un giovane italiano di sicuro talento dalla Juventus. Perché lascia uno spazio dove prima non c’era e non si capisce per quale motivo si debba guadagnare plusvalenze così, cedendo gioielli di famiglia.
Zaza è il racconto di questa Juve sul trampolino di lancio, che compra e progetta come una di quelle grandi straniere che fanno incetta di campioni e promesse, bufale e cognomi, in una miscela indigesta che ha contrassegnato questo calcio pieno di luci e soldi. Zaza è il gol contro il Napoli quasi allo scadere del tempo.
Nel corso degli Europei questa affermazione l’ha pagata a caro prezzo. Nelle critiche e nelle osservazioni, nei racconti e nel tifo più semplice. La sua corsa ingenua per tirare alla sinistra del portiere, poco sotto la traversa, è stata vilipesa come meglio non si può. Perché in quest’epoca di foto e filmati ovunque quel gesto, quella finta sul posto è apparsa un po’ forzata. Sono stati degli infami Simone, diciamocelo tra noi. Questi che t’hanno buttato nel fango, mettendo in mezzo anche quella meraviglia che hai per fidanzata sono delle persone senza onore e valori. Gente abituata ad odiare e rubare, sciacalli della peggiore specie.
Inoltre, ammettiamolo, Simone tu avresti dovuto avere una possibilità in più dentro questa Juve. Perché hai fatto il tuo quando sei stato chiamato in causa. Perché dovrebbe avere un senso e un peso l’essere nato in questa penisola disgraziata. Ed invece i tuoi nemici, caro Simone, sono proprio quelli come te, tatuaggi e sfrontatezza, voglia di arrivare e amici lontani, occhi buoni e barba lunga per sembrar cattivo.
Zaza adesso va via. È una occasione perduta? Certamente. E c’è poco altro da dire. Per questo guardando anche al recente passato la speranza è che questa soluzione inglese sia solo transitoria, figlia di quel rigore e della necessità di far cassa. Ma dietro l’angolo, in fondo ad una stagione positiva e piena di goal in molti credono che il cammino possa esser compiuto in modo inverso. È il desiderio del tifoso. È il sogno di chi applaude Higuain e non ha paura. Perché quest’anno sarà lungo.
Simone Navarra